Abramo
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L'esortazione post-sinodale sulla famiglia dovrebbe uscire in febbraio

17/12/2015

Sarà un documento di una certa ampiezza. Sui temi che hanno riscaldato entrambi i Sinodi, e cioè la posizione dei cattolici divorziati e risposati con matrimonio civile, e sull’acceso ai sacramenti chi ne parla non si aspetta una risposta chiara e tranciante a favore dell'ammissione dei divorziati-risposati all'eucaristia, come sostenuto dai vescovi tedeschi.

Le voci parlano di un documento “magmatico”, con il consiglio e la possibilità ai vescovi di decidere caso per caso sulle singole situazioni. In sostanza una riproposizione della disciplina attuale sull’esame dei singoli casi, con una maggiore enfasi sul ruolo del vescovo.

Le stesso voci suggeriscono che l’impianto del documento non sia stato creato ex novo dopo la conclusione del Sinodo di ottobre scorso, ma che in realtà si fosse cominciato a lavorarci già prima di ottobre, probabilmente basandosi sugli elementi emersi dalla sessione sinodale del 2014.

All’elaborazione, sempre in base alle stesse informazioni, avrebbero collaborato con il Pontefice oltre al direttore de La Civiltà Cattolica, padre Antonio Spadaro, mons. Pierangelo Sequeri, preside della facoltà Teologica dell’Italia Settentrionale, mons. Maurizio Gronchi, professore all’Urbaniana e braccio destro del Segretario generale del Sinodo, il card. Baldisseri, e il rettore dell’Università Cattolica di Buenos Aires, uomo di fiducia di papa Bergoglio, l’arcivescovo Víctor Manuel Fernández.

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