IL COMANDAMENTO PIÙ GRANDE
Da un certo numero di anni a questa parte, si è privilegiato il secondo comandamento, come se bastasse e accantonando il dare culto e amore a Dio. Questo sta avvenendo anche dentro la Chiesa.
Ma come può un amore umano crescere, se non viene orientato, alimentato dall'amore per Dio, il quale fissa l'amore per l'uomo in una serie di principi morali e spirituali, che si fondano almeno come base nei Dieci Comandamenti?
Mi pare che si è persa la bussola dei valori, perché non si ha la forza spirituale per sostenere tali valori. Tale forza nasce dall'adorazione eucaristica, nella frequenza alla S.Messa, nel sacramento della S.Confessione frequente, indagando ciò che è peccato grave e chiedendo grazie spirituali per essere puri di cuore, avere contrizione per i propri peccati. Poi vi è tutta una lotta spirituale da sostenere, con l'aiuto delle grazie spirituali.
Vedasi
Il combattimento spirituale
Ma da molto tempo, la troppa attenzione all' amore al prossimo, ha fatto perdere di vista l'amore verso Dio, il quale è fondamentale per comprendere come amare il prossimo.
Se amare il prossimo è dare l'eutanasia, che questo chiede, ciò va contro il valore della vita, la cui durata è solo in potere di Dio.
Se amare il prossimo, significa che questo può disporre del proprio corpo, e anche di una vita, che sta per nascere, al punto di sopprimerla, oppure di usare il proprio corpo per piaceri innaturali, che non siano per la fecondità e l'amore vissuti dentro un progetto familiare, beh devo dire dov'è l'amore a Dio che illumina, offre significato, orienta il modo di amare il prossimo?
La Parola di Dio, la forza della preghiera, unite al sentimento dell'amore alla croce da portare, con l'aiuto dei sacramenti, dovrebbero far nascere sentimenti di vero amore del prossimo, volendo il suo vero bene, come promozione della sua umanità, dei valori interiori, che vanno coltivati e che traggono forza dai sacramenti, dalla Parola di Dio, da una preghiera incessante, che eleva spesso il pensiero a Dio e lo si prega durante la giornata.
Gesù stesso si ritirava frequentemente dopo la sua evangelizzazione su un monte o in luoghi deserti per pregare, per stare in comunione con Dio Padre, al fine di fare la sua volontà. Egli ci ha insegnato il modo, anche per dare culto a Dio, nel rispetto della sua presenza continua nel Tabernacolo, nei segni in cui riconosciamo la sua divinità, quando ci accostiamo nell'assumerlo in bocca, quando ci inginocchiamo nei momenti importanti della S.Messa, e appena siamo entrati in Chiesa. L'amore che doniamo a Dio, viene ricambiato in modo abbondante da Dio in base all'umilta', che portiamo dentro di noi, per la quale Dio ci ricolma di grazie spirituali, mediante la Mamma nostra celeste Maria Santissima, la corredentrice, che ha formato i Santi, i quali tutti sono ricorsi a Lei nel loro cammino spirituale.
Vangelo di Matteo 22,35-40
"e uno di loro, un dottore della legge, lo interrogò per metterlo alla prova: «Maestro, qual è il più grande comandamento della legge?». Gli rispose: «Amerai il Signore Dio tuo con tutto il cuore, con tutta la tua anima e con tutta la tua mente. Questo è il più grande e il primo dei comandamenti. E il secondo è simile al primo: Amerai il prossimo tuo come te stesso. Da questi due comandamenti dipendono tutta la Legge e i Profeti».