Tempi di Maria

Parole MAI DETTE PRIMA: Devo avvisare me e voi

Jesus Maria! Carissimi fratelli e sorelle nella fede, la potenza di Dio non è potenza di sopraffazione ma potenza di trasformazione. Dio cambierà il mondo, si. Lo farà. Ma non pretendiamo che lo faccia in modo magico o meccanico. Lo cambierà cambiando i cuori. Non tutti ma tanti. Quelli della maggioranza degli uomini. Ma questo cambiamento ha un prezzo. E il prezzo è alto: perché nasca la società nuova è necessario che crolli quella vecchia:

Se non ci fossero catastrofi, l'empietà prenderebbe sempre più terreno. Quel che è la morte per il singolo uomo, la catastrofe lo è per una civiltà malvagia: l’interruzione della vita è, per la civiltà, l’interruzione della sua empietà (…). Dio non permetterà che l'ingiustizia diventi eterna. Egli permette che accadano rivolte, disgregazione e caos per ricordarci che i nostri pensieri sono stati sbagliati e i nostri desideri sono stati empi. La verità morale è vendicata dalla rovina che consegue al suo ripudio. Il caos dei nostri tempi è l’argomento negativo più forte che potesse mai essere utilizzato dal cristianesimo. La catastrofe rivela che il male si sconfigge da solo e che non possiamo distogliere lo sguardo da Dio, come abbiamo fatto, senza fare del male a noi stessi (F. Sheen).

Una società malata muore da sola, non occorre che qualcuno la colpisca dall'esterno per toglierle la vita così come un corpo allo stato di metastasi tumorale muore per il tumore interno senza che nessuno lo ferisca dall'esterno. Così sarà per questa società malvagia:

Nei tempi in cui la fede era più viva, la gente peccava come pecca oggi ma “sapeva” di peccare; infrangeva la Legge di Dio ma l’ammetteva e la riteneva giusta (…). Quando una civiltà pecca e nega di peccare, diventa necessario per Dio farle sentire gli effetti del peccato (…). Come fargli sentire gli effetti del peccato? Con una crisi immane. Come una salute rovinata nel corpo e nella mente è il risultato dell’alcolismo, come una famiglia in rovina è il risultato morale dell’infedeltà e del divorzio, così il caos ed il disordine sono il risultato storico di una civiltà senza Dio. Dio non manda arbitrariamente i disastri su di noi ma, piuttosto, i disastri derivano dalla violazione della Legge di Dio, come il tuono segue il lampo e come l’ignoranza deriva dall’indolenza. Dio ha fatto il mondo in modo che il peccato produca certi effetti e questi momenti caotici della storia attuale sono un poco la manifestazione del Giudizio di Dio sul nostro modo di vivere (F. Sheen).

Siamo ormai agli sgoccioli. Qualche anno in più o in meno non cambia lo status quo. Le cose non miglioreranno. Questa società non si autoredimerà. Non ne è capace. Piuttosto si autodistruggerà sempre più fino al crollo completo. Non cerchiamo di evitarlo. Ci troveremmo così ad agire contro il corso della Provvidenza di DIO. Perché? Questa neo-Babilonia deve crollare. E quando tutto crollerà, gli unici che resteranno in piedi sono coloro che hanno radicato la loro anima e la loro fede in Cristo.

Occorre smetterla una volta per tutte con il tempo perso e la dissipazione dell’anima, non solo con divertimenti e divagazioni sterili e futili (o peggio ancora peccaminose) ma anche con notizie continue sul mondo e sulla Chiesa. Chi non lo capisce ora, può darsi che non avrà più tempo per farlo.

Cosa fare? L’anima deve elevarsi. Deve svettare. L’uomo interiore deve eccellere. Questa è la strada da percorrere, senza se e senza ma. Senza volgersi indietro dopo aver messo mano all’aratro:

- preghiera continua;

- osservanza scrupolosa dei comandamenti di Dio;

- confessione frequente possibilmente settimanale;

- comunione frequente più volte alla settimana;

- devozione filiale alla Beata Vergine Maria con il Rosario quotidiano possibilmente completo;

- studio della santa fede cattolica: Sacra Scrittura, catechismo, vite dei santi e i trionfi della grazia nella storia (come le grandi conversioni, ecc.);

- e, poi, una fiducia assoluta e incondizionata nella Provvidenza di Dio.
Senza nessun limite. Sperando contro ogni speranza. Nulla si oppone al potere e alla bontà di Dio quando una fede viva e una preghiera fiduciosa e perseverante bussano alla porta del suo Cuore.

Ricordiamo sempre che sulla strada DOVE DIO GUIDA, PROVVEDE. È una verità consolante che ci deve stare sempre davanti agli occhi e nella quale dobbiamo credere senza vacillare. L’Onnipotente aprirà una via dove non c'è via. Dice: “Aprirò anche nel deserto una strada, immetterò fiumi nella steppa” (Isaia 43, 19b). Non c'è limite oltre cui Dio non si spingerà per sostenerti! Ma, bada, vale anche il contrario. Dio non è tenuto a provvedere a te in una situazione in cui non ti ha mai detto di entrare. Se inizi a fare le cose come piacciono a te invece di farle come piacciono a Lui, Egli toglierà la sua mano da te. Non ti lascerà mai né ti abbandonerà. Ma puoi perdere la “copertura spirituale”. Ciò significa che Dio rimuoverà la sua benedizione e il suo favore dalla tua vita a causa della tua disobbedienza. Non ti ricompenserà per un cattivo comportamento. Sarebbe un cattivo genitore. Il tuo Padre celeste non vuole vederti percorrere una strada che sa che ti porterà alla rovina e alla distruzione:

Persuadiamoci che (...) la nostra vita è affidata a Dio (...). Navighiamo in mezzo a scroscianti tempeste, in mezzo a pericoli e ad insidie di ogni sorta ma la nostra sicurezza è in Dio che ci ama e ci salva. Non ci affanniamo in preoccupazioni vane, non ci consumiamo in pensieri penosi, affidiamoci al Signore e facciamoci guidare da Lui. Serviamo Dio senza cedere mai al male, senza cedere mai al mondo e le tempeste non ci sommergeranno (Don Dolindo Ruotolo).

Più di tutto, tra quanto detto, c’è la preghiera che non solo non può mancare ma deve intensificarsi:

Cosa gioverà a un uomo se sopravvive al collasso ma si trova impreparato davanti al trono di Dio? (…). Sant’Alfonso de Liguori ha detto: «Chi prega di salva, chi non prega si danna» (…). Non si tratta di una poetica metafora. Sono parole di verità eterna. La preghiera non è un equipaggiamento opzionale, è l'ossigeno dell'anima. Senza di essa la grazia appassisce, il discernimento svanisce e il peccato trova porte aperte (…). La vera tempesta non è ciò che attraversa la terra: è ciò che cerca di spazzare via le anime nella disperazione, nell'illusione e nella distruzione (…). Quando il mondo comincia a tremare, gli unici che staranno in piedi sono quelli che si sono già inginocchiati (J. Strickland).

Ricapitoliamo.

Non perdere tempo.

Usa il tuo tempo libero per la preghiera e per leggere, vedere e ascoltare tutto ciò che possa rafforzarti nella fede. Non si scherza. Non più. Il tempo che viviamo è grave e va preso così com’è.

Prenditi del tempo per curare la tua anima. Come una pianticella delicata e preziosa che esige somma cura. Dai alla tua anima non gli scarti del tuo tempo ma le primizie. Il meglio del tuo tempo sia speso per la preghiera, i sacramenti e la conoscenza, l’approfondimento e il rafforzamento della fede.

Se Dio ci pone in questa fornace ardente, in questa prova dolorosa della fede comprese le defezioni all’interno della Chiesa è per il nostro bene. Altrimenti non lo permetterebbe.

Ma dobbiamo smetterla di lamentarci e vedere le cose con fede. E agire di conseguenza.

Fiducia assoluta in Dio, nel Dio delle misericordie e dei miracoli. Saremo messi sempre più in situazioni umanamente irrisolvibili dove solo una fede viva contro ogni evidenza ci potrà salvare dalla disperazione e della rovina.

Anche se ci dovesse mancare tutto, non ci mancherà mai Dio che non ci farà mancare mai il necessario, per l'anima e per il corpo. Non possiamo non crederlo. Non possiamo dubitare. Saremmo cristiani moribondi o, peggio, morti alla fede.

Non dimentichiamo l’esercizio della carità che, unita alla preghiera quotidiana e a tempi di digiuno, renderà la nostra anima un baluardo inespugnabile e ci arricchirà di meriti per il cielo. Ricorda le 7 opere di misericordia corporale e le 7 di misericordia spirituale e praticale con ogni generosità.

Facciamo questo e permetteremo così a Dio di penetrare, rafforzare, trasformare le nostre anime e le nostre vite. Nulla in questo modo ci spaventerà e nulla ci affonderà. Se Gesù e Maria sono con noi, chi sarà contro di noi?

Siano lodati Gesù e Maria!
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Ci vuole un nuovo Diluvio Universale