Si faccia attenzione a parlare semplicisticamente di aborto, perché il bambino abortito saresti potuto essere tu. Ora tu puoi amare, decidere, sorridere, lavorare, perché una mamma, la tua, ha deciso che valevi di più di una “causa economica" o della sua libertà. Non dimentichiamoci che prendersela con i più piccoli e deboli è pura crudeltà e più debole è la vittima peggiore è il crimine. Ecco perchè l'aborto non è un atto medico ma un atto criminale, è l’unica "procedura medica" che ha per obiettivo la morte del paziente. Che l’aborto sia un omicidio è una verità oggettiva, sperimentalmente verificabile da chiunque, basta osservare l'ecografia di un bimbo nel grembo della sua mamma. I medici che praticano aborti sono quindi dei veri e propri "sicari", che si macchiano del più efferato dei delitti, tradendo il loro giuramento e la stessa arte medica che da secoli richiede: "primum non nocere" (per prima cosa non nuocere).
Giorgio Celsi