Massimok
1908

Per noi scandalizzati dalla Chiesa

Brano tratto da “Doni del Cielo” Jakob Lorber vol. 1 – Messaggio del 20 agosto 1840 6.

E' mai cosa lodevole, quando i figli abbandonano la loro madre ammalata, e alla sofferente augurano la morte a causa delle sue molte mancanze? Io dico che la Chiesa romana è una prostituta; pur tuttavia voi siete nati da lei e avete succhiato il primo latte infantile dal suo seno. Lei per prima vi insegnò a pronunciare il Mio Nome, vi nutrì come una madre molto tenera e vi proibì soltanto di gustare quei cibi che vi avrebbero rovinato lo stomaco. Con questo ella destò in voi l'appetito per cibi dell'anima e dello spirito più sostanziosi, i quali secondo la Mia Volontà non vi furono mai negati (da Me), così che avete potuto rimpinzarvi a piacimento. E anche al giorno d'oggi vi rimpinzate come non accadrà presto ad altri nel suo (stesso) grembo! 7. Come mai dunque ora voi esclamate con Giacomo e Giovanni: "Signore, fa piovere fulmine e zolfo sulla sua testa malata!"? Udite, qui traspare ancora molto poco del vero amore! Ritenete dunque che l'annientamento sia la strada per la correzione!? Oh, no, qui vi sbagliate proprio spaventosamente. Così la pensarono anche tutti i fondatori di sette. Ma essi pure si sono molto sbagliati, e la conseguenza fu: discordia tra fratelli, guerra, assassinio e atrocità di ogni genere! Fu benedetta una tale correzione? O può qui una setta dire: "La mia dottrina non è suggellata col sangue dei fratelli!"? 8. Vedete, lei, la Romana, è quella donna adultera che sarebbe dovuta essere lapidata. Io però dico anche qui: "Chi è senza peccato, scagli la prima pietra su di lei!". Ancora ella è la donna cananea, e ha una grande fede e molto amore. Ancora ella è la donna che soffriva da dodici anni di emorragia, e Mi rubò la guarigione dal Mio vestito, poiché aveva molta fede e molto amore. E ancora ella è simile alla grande prostituta e poi penitente Maddalena, che unse d'unguento i Miei piedi. Sotto tutti questi personaggi può comparire la Chiesa Romana. 9. D'altronde altri 'discepoli' sono pieni di scandalo quando odono della Mia 'Carne e Sangue'. Essi credono ciò che vogliono, si ravvivano con le briciole che cadono dalla tavola dei loro signori (il ché è la Mia Parola spezzettata), e nel loro arrogante barcollamento vogliono dimostrare che Io non ci sono affatto; e se pur tuttavia resta ancora qualcosa di Me, Io posso esserci soltanto se essi furono così accondiscendenti da averMi accolto nella loro "idea". In verità Io dico: "Se qualunque setta nel pieno possesso della Mia Parola non può giungere a una rappresentazione di Me migliore di quella che si prefigge il Mio totale annientamento, allora Mi sono più graditi perfino i Turchi nella loro onesta e severa cecità, poiché Mi ritengono pur tuttavia qualcosa di più alto del loro idolo Maometto; e [Mi sono] incomparabilmente più graditi i Romani (cattolici) , dove per lo meno Mi si offre tuttavia ancor sempre, quale Dio e Signore, un sacrificio esteriore e visibile, il quale per molti è una memoria vivente della Mia Redenzione. 10. Vedete come stanno dunque le cose con Roma! Io non Mi compiaccio del Vaticano (palazzo del Vaticano) né della chiesa di Pietro (la cattedrale). E al loro posto preferirei di gran lunga una casa per i poveri. Roma è una città che ha esercitato la prostituzione con i re del mondo. Essa è una prostituta e agisce come una prostituta. Abbellisce la sua faccia grottesca e indossa bei vestiti sul suo corpo mezzo putrefatto, per apparire come se fosse ancora una vergine. Vedete, tutto questo e mille cose ancora mi sono ben noti. Ma non dite voi stessi che una prostituta spesso alleva i suoi figli meglio di una madre orgogliosa, la quale crede di aver mangiato tutta la Mia Sapienza col cucchiaio!? Così anch'Io dico: "Questa prostituta ha già allevato moltissimi buoni figli, e ha con ciò profumato i Miei piedi. Perciò voglio aiutarla e guardare a lei, perché faccia penitenza; poiché ha molto peccato, ma anche molto amato!"………….. 13. Se voi dite: "Come può esservi una benedizione di novantanove volte?". Allora Io dico: "Gli angeli in Cielo si rallegreranno novantanove volte di più per un peccatore che fa penitenza, che non per altrettanti giusti, i quali ritengono di essere giustificati per la Mia integrale Parola". Poiché in verità questo Io dico: "Lutero, Calvino, Melantone e altri ancora, non hanno il peso di un Giovanni della Croce, né di un Giovanni di Dio, né di un Francesco, né di un Tommaso da Kempis, né di un Taulero, ne di una Teresa né di migliaia di altri ancora"………….. [.... ] Per quanto riguarda i sacerdoti, allora Io dico: di questi ce ne sono di parecchie specie, infatti, ci sono tali che sono sacerdoti a motivo del prestigio e del potere, ai quali ripugna la Mia grande povertà e totale impotenza nelle faccende mondane, dal momento che non volli essere un principe, bensì soltanto un Salvatore del mondo; e ci sono altri che sono sacerdoti a motivo di una certa dignità di casta in ambito spirituale. Costoro pretendono di essere loro soltanto la chiesa, e condannano poi arbitrariamente per gelosia tutto ciò che proviene da Me attraverso un qualche povero pescatore ed insegnano, contrariamente alla Mia Volontà, che Io non Mi rivelo a nessuno se non solamente alla chiesa, – la quale s’immaginano di essere loro stessi. In questo modo sbarrano poi a molte migliaia e migliaia la porta per la Mia Parola vivente. In Verità, Io vi dico: costoro mai intenderanno un'altra Parola da Me che la grande: «Allontanatevi da Me, perché non vi ho mai conosciuto! Voi siete sempre stati spregiatori della Mia Parola vivente ed avete fatto di Me un mentitore; infatti, sta scritto: chi osserva i Miei Comandamenti, costui è colui che Mi ama; ma chi Mi ama, ama anche Colui che Mi ha mandato, cioè il Padre Santo, e Noi verremo a lui e prenderemo dimora presso di lui e Noi stessi Ci riveleremo a lui!». Tuttavia ci sono di nuovo anche sacerdoti che ben meritano questo nome pieno di benedizione. Costoro sono benevoli e pieni d’amore verso chiunque. Quello che hanno, lo donano ai poveri. Essi non condannano nessuno, bensì cercano con cura soltanto di salvare il perduto. Consolano gli afflitti, alloggiano i forestieri dando loro un soffice giaciglio e mettono a se stessi, per vero amore, una pietra sotto il loro capo consacrato. Non si fanno pagare alcun sacrificio, bensì dicono a colui che vorrebbe farlo: «Fratello, il sacrificio è santo e di inestimabile valore; esso, infatti, rappresenta di nuovo in modo vivente, nella fede e nell’amore, la grande Opera della Redenzione. Perciò non può essere pagato ed eseguito a beneficio di un singolo, ma per la Potenza della grande Redenzione tutti possono e devono rinascere all’eterna Vita, proprio così opera anche la Forza del Sacrificio istituito allo scopo da Cristo stesso. Perciò offri prima il tuo dono come aiuto ad un fratello povero, e se poi hai ancora qualcosa che ti avanza, allora portala fedelmente qui e posala sull’altare del Signore e prega per i tuoi nemici; allora il grande Signore guarderà compiacente la tua offerta nel santissimo Sacrificio dalle mie mani e ti darà ciò che ti è necessario!». Vedete, questo è per Me un vero sacerdote, il cui sacrificio Mi è infinitamente gradito! In Verità Io vi dico: andate ed ascoltate la sua predica, poiché non una parola è sua, bensì vivamente la Mia! Oh, costui sperimenterà presto, quanto grande sarà la ricompensa che lo attende! In Verità, Io dico, egli dimorerà eternamente presso di Me, il suo Padre santo! Di più non Mi occorre dirvi; ma dalle loro opere li riconoscerete facilmente, come un albero dal suo frutto. Perciò voi stessi non dovete inciampare nella chiesa a causa dei sacerdoti. Meno però dovete scandalizzarvi per un qualunque vescovo. Poiché costui sta già più in alto e presiede ad un popolo, così potete già anche immaginarvi, che non se ne sta tutto solo, ma ognuno dei suoi passi, parole ed azioni vengono da Me contati molto precisamente, e attraverso di lui deve tuttavia sempre essere mantenuto in buon ordine lo stato esteriore delle cose. Ma per quanto concerne il vostro interiore, sapete già comunque che qui dipende sempre da voi e poi dalla Mia Grazia, e questa Grazia non ve la può dare né un angelo del Cielo, né un qualsiasi vescovo, né chiunque altro, bensì dapprima potete darvela voi stessi col vero Amore per Me e per il prossimo, mediante la precisa osservanza dei Comandamenti, oppure come peccatore, mediante una seria penitenza. Poiché da tutto quello che fate, risplenda l’Amore per Me e per il prossimo! Siate tra voi in comunione fraterna in tutto ciò che è buono, allora verrò a voi e vi renderò viventi completamente! Amate coloro che vi odiano e vi perseguitano, e benedite con la preghiera coloro che vi maledicono e vi condannano; allora comincerete a percepire grandi effetti della Mia Luce nei vostri cuori tenebrosi!
Massimok
Venerabile Fulton Sheen
« Ci siamo allontanati dal vessillo di Cristo per andare verso quello del mondo. Noi non ci chiediamo : “questo piace a Cristo ?”, ma “questo piace al mondo ?” Quindi mi vestirò e agirò in modo tale da non essere separato dal mondo ; voglio essere con lui. Noi sposiamo questo mondo, e diventiamo vedovi del mondo futuro. Adottiamo il suo modo di esprimersi, i suoi modi. …Altro
Venerabile Fulton Sheen

« Ci siamo allontanati dal vessillo di Cristo per andare verso quello del mondo. Noi non ci chiediamo : “questo piace a Cristo ?”, ma “questo piace al mondo ?” Quindi mi vestirò e agirò in modo tale da non essere separato dal mondo ; voglio essere con lui. Noi sposiamo questo mondo, e diventiamo vedovi del mondo futuro. Adottiamo il suo modo di esprimersi, i suoi modi. Ecco una delle ragioni di tanta instabilità nella Chiesa di oggi : la sabbia sulla quale camminiamo è mobile. Abbiamo abbandonato la roccia che è Cristo. »