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22/02/1964 Padre Nazareno scrive: Carissima Mamma ... Carissima Mamma, credo di farti cosa gradita inviandoti per prima a te, quei sentimenti che ho descritti nel mio articolo su “Odor Christi” intitolato …Altro
22/02/1964 Padre Nazareno scrive: Carissima Mamma ...

Carissima Mamma,
credo di farti cosa gradita inviandoti per prima a te, quei sentimenti che ho descritti nel mio articolo su “Odor Christi” intitolato appunto “Seminarista alla Mamma” . Riporto quindi per intero il mio articolo che fra un mese verrà pubblicato, naturalmente, mentre scrivevo questo articolo, pensavo a te.
Articolo :
Quando, carissima mamma, chiedesti alla Vergine la grazia di avere anche tu un figlio consacrato tutto al servizio di Dio ?
Fu forse il giorno in cui ti univi indissolubilmente col papà, mentre il Sacerdote proclamava “ io vi unisco in matrimonio nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo ....!"
Ma, quante volte, rivolta alla Vergine, avesti questo desiderio, e richiedesti questa grazia? Un giorno ti svelai il segreto che da tempo conservavo nel mio cuore.
Era il mio tesoro, la mia gemma che io svelavo a te trepidante. Corrispondeva al desiderio che tu stessa nutrivi, che forse avevi suscitato tu stessa, ma che Gesù mi aveva fatto intendere in uno dei nostri innocenti incontri.
Volevo diventare Sacerdote. Da allora mi circondasti di particolari attenzioni, comprendesti di avere in custodia un bambino che doveva diventare qualcosa di grande: Sacerdote!
Mi accompagnasti in Seminario. Ci condussero nella Cappella, nello studio, nel campo sportivo, nel dormitorio.
Dappertutto si respirava atmosfera sacra e mi dicesti: “ Figlio mio, qui sei in Paradiso, ti lascio nelle mani della Madonna!”
Nel distacco certamente soffristi, allora, sperimentandolo, comprendesti completamente il peso del sacrificio che compivi.
La sera nel mio lettino pensavo a te, non riuscivo ad addormentarmi.
Come sempre recitai la mia preghiera alla Madonna, e pensando che forse in quel momento le mie parole riecheggiavano le tue, silenziosamente piansi.
I giorni passavano, ogni volta che ci incontravamo, eravamo tutti e due felici.
Il mio amore per te non era diminuito. È vero, amavo più Gesù, ma in lui amavo Te; amavo prima Lui poi Te, ma l’amore per Gesù non diminuiva quello per Te.
Durante le difficoltà per lo studio, della disciplina, pensavo a Te; forse in quel momento pregavi per me, ed io, pensando a ciò, acquistavo coraggio, entusiasmo, che dissipavano la malinconia che sempre sopraggiungeva in quei momenti.
Quando scoraggiato, mi sforzavo di non mostrarti nulla, il tuo istinto materno si accorgeva di tutto .
Imploravi ed implori per me l’aiuto di Maria!
Mi sogni Sacerdote!