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Tele Maria
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012 - San Giuseppe, patrono dei morenti e la dottrina delle Indulgenze - Rif. 00012 Il momento culminante della nostra vita è quello della morte: da esso dipende infatti tutta la nostra eternità, o di …Altro
012 - San Giuseppe, patrono dei morenti e la dottrina delle Indulgenze - Rif. 00012

Il momento culminante della nostra vita è quello della morte: da esso dipende infatti tutta la nostra eternità, o di Paradiso con i suoi inesprimibili godimenti o d'inferno con i suoi indicibili dolori.
Importante è quindi avere allora l'assistenza e il patrocinio di un Santo che in quei momenti ci aiuti e ci difenda dai terribili ultimi attacchi di Satana.

La Chiesa, divinamente ispirata, con premura e solerzia di Madre, ha pensato bene di costituire come Santo Protettore dei suoi figli nell'ora dell'agonia San Giuseppe, il Santo ch'ebbe il meritato premio di essere assistito, nel momento del suo trapasso, da Gesù e da Maria, nella Santa Casa di Nazareth.

Con questa scelta la Santa Madre Chiesa vuole assicurarci la speranza di avere al nostro capezzale San Giuseppe, che ci soccorra in compagnia di Gesù e di Maria, lui che ne ha sperimentato l'infinita potenza ed efficacia.

Non per nulla gli ha dato quindi il titolo di «Speranza degl'infermi» e di «Patrono dei morenti»: «San Giuseppe, dopo avere avuto l'insigne privilegio di morire tra le braccia di Gesù e di Maria, a sua volta, assiste sul loro letto di morte, in modo efficace e dolce, quanti lo invocano per ottenere una santa morte».
San Giuseppe è stato scelto come patrono dei morenti dalla Chiesa cattolica e questo, ovviamente, interessa tutti perchè la morte è di tutti, nessuno può scamparla.
Dobbiamo perciò essere devoti in vita al grande Patriarca perchè ci aiuti, ci conforti e ci accompagni nel passaggio alla vita nuova.

LA DOTTRINA DELLE INDULGENZE


INDULGENZA PLENARIA

NELLA COMMEMORAZIONE DEI DEFUNTI


Fare memoria dei nostri cari defunti dovrebbe essere pratica di tutti i giorni, o quasi. Infatti noi tutti speriamo che i nostri cari tornati al Padre siano immediatamente nella sua gloria o perlomeno in Purgatorio. Infatti quanti di noi dovranno, come l’oro, essere purificati dalle scorie dei nostri peccati in quel luogo di dolore purificante che chiamiamo Purgatorio. L’unico momento di sollievo possiamo offrirlo noi con le preghiere e le Messe. In questi giorni la Chiesa ci offre anche la possibilità di lucrare l’indulgenza per i nostri cari. Le condizioni per lucrare l’indulgenza sono sotto riportate.

NORME SULLE INDULGENZE

N. 1 - L’indulgenza è la remissione dinanzi a Dio della pena temporale per i peccati, già rimessi quanto alla colpa, che il fedele, debitamente disposto e a determinate condizioni, acquista per l’intervento della Chiesa, la quale, come ministra della redenzione, autoritativamente dispensa ed applica il tesoro delle soddisfazioni di Cristo e dei santi.
N. 2 - L’indulgenza è parziale o plenaria secondo che libera in parte o in tutto dalla pena temporale dovuta per i peccati
N. 3 - Ogni fedele può lucrare per se stesso le indulgenze sia parziali che plenarie o applicarle ai defunti a modo di suffragio.
N. 4 - Il fedele che, almeno con cuore contrito, compie un’azione alla quale è annessa l’indulgenza parziale, ottiene, in aggiunta alla remissione della pena temporale che percepisce con la sua azione, altrettanta remissione di pena per intervento della Chiesa.
N. 14 - Se si richiede la visita di una chiesa o di un oratorio per acquistare l’indulgenza stabilita per un giorno determinato, detta visita si può fare dal mezzogiorno della vigilia fino alla mezzanotte del giorno stabilito.
N. 17 - § 1. È capace di lucrare indulgenze chi è battezzato, non scomunicato, in stato di grazia almeno al termine delle opere prescritte.
§ 2. Per lucrare le indulgenze è necessario che si abbia l’intenzione almeno generale di acquistarle e si adempiano le opere ingiunte nel tempio e nel modo stabilito dalla concessione.
N. 18 - § 1. L’indulgenza plenaria può essere acquistata una sola volta al giorno; l’indulgenza parziale può essere acquistata più volte al giorno.


Per i defunti

§ 1. Si concede l’indulgenza plenaria, applicabile soltanto alle anime del Purgatorio, al fedele che,
1° nei singoli giorni, dal 1° all’8 novembre, devotamente visita il cimitero e prega, anche soltanto mentalmente, per i defunti;
2° nel giorno in cui si celebra la Commemorazione di tutti i fedeli defunti (o, col consenso dell’Ordinario, la Domenica antecedente o susseguente, oppure nella solennità di Tutti i Santi) visita piamente una chiesa o un oratorio e vi recita un Padre nostro e un Credo.
§ 2. Si concede l’indulgenza parziale, applicabile soltanto alle anime del Purgatorio, al fedele che:
1° devotamente visita il cimitero e prega, anche soltanto mentalmente, per i defunti;
2° devotamente recita le Lodi o i Vespri dell’Ufficio dei defunti o l’invocazione L’eterno riposo.
E’ sufficiente andare una volta in qualsiasi cimitero. Ciò che conta è l'intenzione di suffragare le anime purganti.


L’indulgenza plenaria si può lucrare ogni giorno dal 1° all'8 novembre.