Fatima.
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I COMBONIANI REAGISCONO al "Rosario elettorale"

... e commento di Patrizia Stella

Noi Missionari Comboniani in Italia siamo schierati. Portiamo nel cuore il Vangelo che si fa strada con le Afriche della storia. Che non scende a compromessi e strategie di marketing. Né elettorali né di svendita becera dei piccoli in nome del denaro.
Ci indigna profondamente l’utilizzo strumentale del rosario, baciato sabato scorso in piazza Duomo a Milano dal ministro dell’interno, chiedendo voti alla Madonna. Rosario che è segno della tenerezza di Dio, macchiato dal sangue dei migranti che ancora muoiono nel Mediterraneo: 60 la settimana scorsa, nel silenzio dell’indifferenza dei caini del mondo.
Ci rivolta dentro il richiamo ai papi del passato per farne strumento della strategia fascista dell’esclusione degli ultimi. Di chi bussa alle nostre porte chiedendo di aprire i porti. Come la nave Sea Watch di queste ore. Nave che accoglie chi scappa da mondi inquinati dai gas serra della nostra sete di materie prime per mantenere uno stile di vita sempre più insostenibile. Che pesa sulle spalle degli impoveriti.
Ci ripugna il richiamo alla vittoria elettorale in nome della madre di Gesù di Nazareth che cammina con gli “scarti” del mondo per innalzare gli umili. Sempre dalla parte dei perdenti della globalizzazione dei profitti. La carne di Cristo sulla terra. “Ero forestiero e mi avete accolto” (Mt 25,35)
Ci aggredisce l’arroganza d’invitare la gente a reagire durante le celebrazioni in chiesa di fronte ai preti che predicano “porti aperti”. Dettando legge in nome dei vescovi.
Ci dà coraggio e ci fa resistere, contro questa onda di disprezzo e disumanità, condividere il sogno di Dio: ridestare la speranza tra la gente che un mondo radicalmente altro, interculturale, aperto, inclusivo e solidale è urgente e dipende da ognuno di noi. Da chi non tace e, con la determinazione della nonviolenza del Vangelo, grida con la sua vita che non ci sta con il razzismo dilagante di chi vuole stravolgere l’immagine vera del Dio della vita.
I Missionari Comboniani ci sono. Alzano la voce. Scendono in strada, non fanno calcoli e stanno da una parte precisa. Quella degli oppressi da un’economia che uccide. Prima e sempre.

Missionari Comboniani d’Italia

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Verona, 20 maggio 2019

Siamo alla follia pura. Anche ai tempi di Lepanto i nostri soldati avevano vinto perché, armati di Rosario su direttiva del papa S. Pio V combattevano col Rosario in tasca o la croce al collo. DOVE STA LO SCANDALO?

Al tempo della battaglia tra Costantino e Massenzio apparve un inviato dal Cielo a dire a Costantino di porre sulla bandiera il segno della Croce confermando che "IN HOC SIGNO VINCES" con questo segno vincerai. E NOTA BENE CHE ERANO ARMATI PER LA BATTAGLIA e non per le elezioni.

IL CRISTIANO, PECCATORE O SANTO, lo giudicherà Dio, ha il dovere SACROSANTO di inginocchiarsi anche pubblicamente davanti a Dio soprattutto presente nell' OSTIA consacrata, IL SANTISSIMO SACRAMENTO, e la Madonna sia a Parjgi, a Rue du Bac nel 1830 che a Fatima nel 1917 e altrove, ha raccomandato di portare con sé la medaglia miracolosa e il Santo Rosario. E NON HA MAI DETTO CHE QUESTI "SACRAMENTALI" SONO AD USO ESCLUSIVO DEI CATTOLICI SANTI !!!

Perché allora non li porterebbe nessuno dal momento che siamo tutti poveri peccatori bisognosi del suo aiuto.
ADESSO CHE I CONSACRATI, GLI ELETTI DI DIO, hanno abbandonato la preghiera per buttarsi nella politica peggiore tradendo il loro mandato divino, DIO LI ABBANDONA E RIVOLGE LA SUA ATTENZIONE AGLI ULTIMI, AGLI UMILI, che non temono di dichiararsi pubblicamente peccatori MA CHE cercano Dio e per questa loro umiltà e trasparenza, spesso DIO LI SCEGLIE PER PORTARE AVANTI I SUOI PIANI DI SALVEZZA ANCHE QUI IN TERRA IN VISTA DEL REGNO DEI CIELI.

Chi mi rinneghera' sulla terra, dice Gesù, anch'io lo rinneghero' davanti al Padre mio che è nei Cieli.
C'È una conduttrice televisiva che non fa mistero di portare al collo il Rosario e molti come lei. AVANTI CON CORAGGIO CARI ITALIANI CHE CERCATE GESÙ CRISTO E COMBATTETE PER La difesa della civiltà cristiana, avanti con coraggio perché la battaglia ormai è tra i figli della Luce e quelli delle tenebre e non tra i perfetti e i peccatori e molti che si credono i primi potrebbero essere gli ultimi anche nel più profondo dell'inferno!!!
Patrizia Stella