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Liturgia della Parola con commento alle Letture dei Padri Silvestrini. Dal libro della Gènesi 9, 1-13 Dio benedisse Noè e i suoi figli e disse loro: «Siate fecondi e moltiplicatevi e riempite la terra …Altro
Liturgia della Parola con commento alle Letture dei Padri Silvestrini.

Dal libro della Gènesi 9, 1-13

Dio benedisse Noè e i suoi figli e disse loro: «Siate fecondi e moltiplicatevi e riempite la terra. Il timore e il terrore di voi sia in tutti gli animali della terra e in tutti gli uccelli del cielo. Quanto striscia sul suolo e tutti i pesci del mare sono dati in vostro potere. Ogni essere che striscia e ha vita vi servirà di cibo: vi do tutto questo, come già le verdi erbe. Soltanto non mangerete la carne con la sua vita, cioè con il suo sangue. Del sangue vostro, ossia della vostra vita, io domanderò conto; ne domanderò conto a ogni essere vivente e domanderò conto della vita dell'uomo all'uomo, a ognuno di suo fratello.
Chi sparge il sangue dell'uomo,
dall'uomo il suo sangue sarà sparso,
perché a immagine di Dio
è stato fatto l'uomo.
E voi, siate fecondi e moltiplicatevi,
siate numerosi sulla terra e dominatela».
Dio disse a Noè e ai suoi figli con lui: «Quanto a me, ecco io stabilisco la mia alleanza con voi e con i vostri discendenti dopo di voi, con ogni essere vivente che è con voi, uccelli, bestiame e animali selvatici, con tutti gli animali che sono usciti dall'arca, con tutti gli animali della terra. Io stabilisco la mia alleanza con voi: non sarà più distrutta alcuna carne dalle acque del diluvio, né il diluvio devasterà più la terra».
Dio disse:
«Questo è il segno dell'alleanza,
che io pongo tra me e voi
e ogni essere vivente che è con voi,
per tutte le generazioni future.
Pongo il mio arco sulle nubi,
perché sia il segno dell’alleanza
tra me e la terra.

Dal Vangelo secondo Marco 8, 27-33

In quel tempo, Gesù partì con i suoi discepoli verso i villaggi intorno a Cesarèa di Filippo, e per la strada interrogava i suoi discepoli dicendo: «La gente, chi dice che io sia?». Ed essi gli risposero: «Giovanni il Battista; altri dicono Elìa e altri uno dei profeti».
Ed egli domandava loro: «Ma voi, chi dite che io sia?». Pietro gli rispose: «Tu sei il Cristo». E ordinò loro severamente di non parlare di lui ad alcuno.
E cominciò a insegnare loro che il Figlio dell'uomo doveva soffrire molto ed essere rifiutato dagli anziani, dai capi dei sacerdoti e dagli scribi, venire ucciso e, dopo tre giorni, risorgere.
Faceva questo discorso apertamente. Pietro lo prese in disparte e si mise a rimproverarlo. Ma egli, voltatosi e guardando i suoi discepoli, rimproverò Pietro e disse: «Va' dietro a me, Satana! Perché tu non pensi secondo Dio, ma secondo gli uomini».

Tu sei il Cristo.

Pietro è il discepolo che dà soddisfazione piena alla domanda del maestro, ma in un breve tempo egli diventa il protagonista di una tra le più eloquenti testimonianze in favore del Cristo e, di lì a poco, meritevole di uno dei rimproveri più acerbi che il Maestro abbia mai rivolto a una persona umana: "Tu sei il Cristo, il figlio del Dio vivente" e "Allontanati da me, satana!". La motivazione è che, intervenendo contro l'annuncio di una inaspettata, tragica conclusione della vita terrena del Cristo, Pietro si oppone ai disegni di Dio, che prevedono non solo la morte in croce, ma la gloriosa risurrezione. È in fondo la stessa tesi di Satana al momento della tentazione di Cristo: sperare in un Messia meramente terreno. La presunzione di Pietro di interferire negli arcani disegni divini è ricorrente anche nella nostra vita di credenti: quante volte ci capita di contestare Dio o di non accettare le sue proposte o ancora di pretendere di capirle con la nostra povera logica umana!? Solo la fede e l'amore possono condurci a nutrire fiducia piena ed incondizionata nei confronti di Dio.