Fatima.
103

Vol 20 Libro di Cielo di Luisa Piccarreta.

Novembre 23, 1926

FIGLIA MIA, NON NE POSSO PIÙ, È NECESSARIO CHE FACCIA IL SUO CORSO LA MIA GIUSTIZIA; TU NON TI ALLARMARE DI CIÒ CHE VEDI, MA PIUTTOSTO OCCUPATI DEL REGNO DELL’ETERNO FIAT
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Trovandomi nel solito mio stato, il mio sempre amabile Gesù si faceva vedere nel mio interno che, sporgendo il suo volto da dentro il mio petto, coi suoi occhi scintillanti di luce, guardava lontano ed in quella luce guardavo anche io e si vedevano fiumi che straripavano, mari che gonfiandosi uscivano dal loro lido, navi travolte, paesi sott’acqua, tempeste che trasportavano tutto ciò che investivano e tanti altri mali che, mentre sembrava che facessero tregua ad un punto, ad altri punti riprendevano il loro furore.
Oh, come faceva spavento vedere l’acqua, il vento, il mare, la terra armata dalla giustizia divina per colpire le povere creature! Ond’io pregavo il mio Sommo Bene che si placasse e che ritirasse il comando che aveva dato a questi elementi di far giustizia. Ed il mio dolce Gesù, gettandomi le braccia al collo e stringendomi forte a sé, mi faceva sentire la Sua Giustizia. Io mi sentivo soccombere ed il mio dolce Gesù sospirando mi ha detto:
“Figlia mia, non ne posso più, è necessario che faccia il suo corso la mia giustizia; tu NON TI ALLARMARE DI CIÒ CHE VEDI, MA PIUTTOSTO OCCUPATI DEL REGNO DELL’ETERNO FIAT”.