Un Pastore con il Cuore di Cristo …
Liturgia di Martedì 4 Novembre Memoria di san Carlo Borromeo
Cari fratelli e sorelle, la Chiesa nel XVI secolo visse una delle sue più profonde crisi spirituali e morali delle sua storia bimillenaria. Il Papato del rinascimento attraversava uno dei suoi periodi più oscuri che raggiunse il culmine con il pontificato di Alessandro VI (1492- 1503) Molti vescovi e Abati, più principi che pastori, non risiedevano nelle proprie diocesi o abbazie, preferendo la corte papale a Roma o altre città, dove potevano godere di un migliore stile di vita. I sacerdoti, afflitti dalla piaga della mancanza di preparazione umana, teologica e spirituale contribuivano a fare della religione un insieme di pratiche più vicine alla superstizione che alla fede. … Nel 1517, Martin Lutero, monaco agostiniano tedesco, pubblicò le 95 tesi, che contestavano la pratica della vendita delle indulgenze e la corruzione della Chiesa. Le tesi, attaccando l'autorità del Papa, diedero il via alla Riforma che provocò uno “strappo” dolorose e drammatico nel “tessuto” della Chiesa e della società civile di quel tempo. Dio, che nella sua provvidenza segue costantemente il cammino del sui figli e figlie nel corso della storia suscitò un “risveglio” delle coscienze che portò a un profondo rinnovamento spirituale e morale nella Chiesa.
Papa Paolo III (1534-1549), indisse nel 1545 il Concilio di Trento (1545-1563) che nelle sue intenzioni doveva portare a una profonda riforma della Chiesa Cattolica. È impressionante Il numero dei santi che lo Spirito Santo suscitò nella Chiesa in quel periodo per contribuire al rinnovamento della Chiesa. Tra i più famosi ricordiamo Sant’Ignazio di Loyola, San Giovanni della Croce, Santa Teresa D’Avila, San Filippo Neri e san Carlo Borromeo considerato uno dei più grandi riformatori della Chiesa, la cui memoria celebriamo il 4 Novembre.
Carlo Borromeo, della nobile famiglia dei Borromeo, nacque nel 1538, ordinato sacerdote e consacrato Vescovo, a soli 28 anni nel 1566 fu inviato, da suo zio, papa Pio IV, nell’arcidiocesi di Milano che comprendeva Lombardia, Veneto, Genova e Svizzera. Pieno di Spirito santo e zelo per la Chiesa sposa di Cristo, il giovane vescovo dedicò tutta la sua vita per la gloria di Dio e la salvezza delle anime riuscendo a compiere, in un territorio così vasto, ben 3 visite pastorali. Si preoccupò per la formazione del clero e delle condizioni dei fedeli. Fondò seminari, edificò ospedali e ospizi. Donò tutte le sue ricchezze ai poveri. Riorganizzò tutte le strutture ecclesiastiche, liberandole dalle ingerenze esterne. Un'opera per la quale fu oggetto di calunnie, ostilità e di un fallito attentato. Durante la peste che colpì Milano del 1576, mentre tutti i responsabili civili fuggivano Egli assistette personalmente i malati. Appoggiò la nascita di istituti e fondazioni e si dedicò con tutte le forze al ministero episcopale guidato dal suo motto: «Humilitas». Morì a 46 anni, stroncato dall’immane fatica, il 3 novembre 1584.