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Mese Mariano

LA VITA DEL BEATO ALANO DELLA RUPE
Restauratore della devozione e della celebre Confraternita del Santissimo Rosario. (p°5)


"Pregava, digiunava, si disciplinava, macerava la sua carne, ricorreva alla sua buona Madre la Beata Vergine; ma anche se fu preservato dal non cedere al consenso, non fu liberato dalla tentazione e lo spirito tentatore non soddisfatto di questo, in quanto si credeva essere il più forte, considerandolo il più debole degli uomini, ne aggiunse degli altri non meno penosi.
Attaccò l'uomo apostolico con tutta la crudeltà che aveva, esercitando la pazienza del beato Giobbe, dei santi Antonio, Macario, Paolo e altri Padri del deserto.

Combatteva una guerra aperta contro di lui. Lo tormentava con orribili spettri. Lo frustava con incredibile ferocia. Lo tormentava, lo affliggeva, lo copriva di piaghe, lo riempiva di lividi, e lo avrebbe ucciso mille volte, se, come dice lo stesso beato Alano, la gloriosa Vergine Maria non lo avesse salvato. Alla fine, fece di tutto, per farlo cadere nella disperazione, vedendo che non riusciva a farlo desistere dalla predicazione del Rosario.

E Alano avrebbe ceduto infallibilmente senza una speciale assistenza dal cielo; poiché una volta il demone avendo riempito di tenebre la sua mente, e avendo come legato la sua immaginazione, gli sembrò essere sul punto di causarsi la morte da una disperazione fatale, ma la Stella splendente, e conduttrice di coloro che ancora fluttuano e si agitano tra le tempeste di questa vita, gli apparve. Dissipò tutte le sue tenebre, lo rassicurò, calmò la tempesta, e alla fine lo liberò con la sua potente intercessione, presso suo Figlio, il nostro Salvatore, da questo fiume di tentazioni, che inondavano da più di sette anni il povero Alano. [Sulla dignità del Salterio capitolo IV. 4].

Ma se il beato Alano fu liberato dalle persecuzioni di Satana, non fu la stessa cosa per quelle degli uomini, che si opponevano agli Statuti, che aveva stabilito per tutte le Confraternite del Santo Rosario.
Queste sante associazioni, che per i luoghi che erano stati scelti erano scuole di virtù, rifugi di penitenza e asili di pietà, avevano causato invidia al Demonio, divennero anche pretesto di mormorazione, percoloro che cercavano più i propri interessi, che quelli di Gesù Cristo.

Attaccarono il rinnovatore di questo pio Istituto: e mentre l'uomo di Dio fioriva per predicare ai popoli la grandezza di Gesù e Maria, che metteva nelle loro mani una pratica irreprensibile, per non essere ingrati dal beneficio della nostra Redenzione, per meditare sulle virtù del nostro divino Riparatore, e per ottenere la grazia di imitarlo, coloro che avrebbero dovuto renderlo fecondo e difenderlo, furono quelli che demonizzavano la sua condotta, che lo insultavano a oltranza, che condannavano la sua pietà, che censuravano i prodigi, e per il fatto che predicava la devozione a Gesù Cristo e alla Vergine per mezzo del Rosario, lo additavano come un fanatico, un visionario, un esuberante, un inquieto, un innovatore, uno che voleva trarre vantaggio, fino a quando non crearono delle orribili calunnie, per denigrare la sua reputazione davanti ai Vescovi e ai Superiori Regolari."

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