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Ottobre: MESE DEL SANTISSIMO ROSARIO

- Beato Alano della Rupe: ESEMPI DI DONNE DEVOTE

- Il miracolo di Caterina la bella, Romana.


"Vi era a Roma una meretrice, fra tutte,
la più attraente, per bellezza, eloquenza,
abbigliamento e gioie mondane, la quale
ebbe la grazia di ricevere dalle mani
santissime di (San) Domenico, una Corona
del Rosario, e, nascondendola sotto la
tunica, assiduamente, lungo il giorno lo
pregava, e, ahimè!, nessuno la superava in
stupro e impudicizia.
Era, infatti, ricercata dagli uomini,
assai più delle altre donne di tale vanità.

Questa donna, di nome Caterina,
soprannominata bella, era perseverante (nel
recitare il Rosario), per l’incomparabile
bellezza della sua (Corona) del Rosario,
visitando, almeno una volta al giorno, la
Chiesa, nella quale pregava il Rosario e lo
meditava in questo modo: recitava la prima
Cinquantina (meditando) sull'Infanzia di
Cristo, quando Cristo accettava la futura
Passione, con l’immaginazione, il cuore e la
mente.
Recitava, poi, la seconda Cinquantina
meditando la Passione di Cristo, nella sua
reale sofferenza umana.
Pregava, infine, la terza (cinquantina,
meditando) la Passione di Cristo come Dio,
non perché come Dio potesse soffrire, ma
perché (Cristo), ama così tanto la (nostra)
natura umana, che, se avesse avuto la
possibilità di morire come Dio, certo sarebbe
morto infinite volte (come il Signore Gesù
Cristo, assai spesso ha rivelato).
Perciò, poiché la Sapienza di Dio è
eterna, e non ha in sé la possibilità di morire,
assunse l’umanità, mediante la quale volle
soffrire e morire per tutto il genere umano.

Perseverando, dunque, Caterina la
bella, nella preghiera (del Rosario), le
capitava, spesso di andare a spasso per la
Città di Roma.
Ed ecco, all’improvviso, un uomo
bellissimo e meraviglioso, avvicinandosi, le
disse: “Oh, Caterina, perché stai qui?
Non hai una casa?”.
Ella rispose: “Sì che ce l’ho, e tutta
ordinata perfettamente!”.
Egli le disse: “Voglio mangiare da te”.
Ed ella rispose: “Con piacere, e ti offrirò
volentieri tutto ciò che desideri”.
Così, camminando mano nella mano,
giunsero alla casa di lei, dove vi erano tante
giovani come lei.

Fu preparato da mangiare, e
quest’ospite sconosciuto sedeva accanto a
Caterina la bella, e bevevano.
Ma, qualunque cosa toccava l’ospite,
sia una bevanda, o alcunché di simile, subito
diventava color sangue, che profumava
straordinariamente, e (acquistava) un sapore
soavissimo.
Ella rimase sbalordita, e gli disse:
“Signore, sono diventata matta, o tutte le
cose che voi toccate diventano color
sangue?”.
E lui disse: “Non sai che il Cristiano non
deve bere, né mangiare nulla, prima di
comunicarsi al (Corpo e) Sangue di
Cristo?”

Ella era assai incantata da quell’ospite,
e non osava sfiorarlo.
Tuttavia, gli disse: “Signore, vedo che
avete un viso assai venerando.
Chi siete, gentilmente, e da dove
venite?”.
Ed egli le (rispose): “Quando saremo
nella stanza da letto, ti dirò quello che
chiedi”.
E così, ammirata, preparò la stanza
nuziale, ed entrando prima lei nel letto, invitò
l’ospite ad entrare anche lui.
(Avvenne allora un) evento mirabile,
che nessun uomo aveva mai udito!
All’improvviso quell’uomo, prese
l’aspetto di un bambino, aveva sul capo una
Corona di spine, la Croce sulle spalle, e le
Stimmate sulle mani, e sui piedi, e
innumerevoli ferite per tutto il corpo.
E disse a Caterina: “O Caterina,
Caterina, ora poni fine alla tua stoltezza!
Ecco, ora vedi la Passione del Cristo
Bambino, che tu pregavi nella prima
Cinquantina.
Poiché dal primo momento della Mia
Concezione, fino alla morte, sempre ho
portato nel mio Cuore questa pena, che ho
avuto (anche) per te, tanto che, se tutti i
granellini di sabbia del mare diventassero
fanciulli, e ognuno di loro provasse tanta
pena, più di tutti quanti gli uomini che sono
in punto di morte, neppure se (questi
granellini di sabbia diventati fanciulli) li
prendessi tutti insieme, sarebbero in grado
di sopportare le così grandi sofferenze, che
Io ho sofferto per te”.

Ella era sbalordita per ciò che vedeva e
udiva.
E, all’improvviso, egli nuovamente
prese l’aspetto di un uomo, che somigliava
alle immagini (del Cristo) al momento della
Passione, e disse: “Ecco, vedi, o figlia,
quante cose ho sofferto per te, che superano
le intere pene dell’Inferno.
E questo perché la mia capacità di
soffrire non fu umana, ma divina.
Fu così enorme la Mia Passione, che se
questa (potesse) essere divisa tra tutte le
creature, tutte le creature del mondo,
all’istante, morirebbero e si
corromperebbero”.

Dopo aver detto ciò, subito risplendette
come la luce del sole, e nelle gloriose
Stimmate, si vedevano sorprendentemente e
splendidamente tutte le cose insieme, e tutte
le realtà (apparivano) in ciascuna
(stimmata).
In ogni stimmata si vedeva la
sofferenza di tutto il mondo, qualunque fosse
la stimmata, al costato, alla mano, ecc.
E disse: “Ecco vedi, o figlia, quante
(pene) soffro ora nella Divinità per te e per la
tua salvezza!
E questo affinché tutte le cose siano in
me, e Io, in tutte le cose; in ogni istante ti
vedo, ti amo, e sarei pronto a soffrire ogni
momento per la tua salvezza, perché il Mio
Amore è infinito, e chi vive in Me ha la Vita
Eterna.

Riconosci, dunque, la Bontà di Dio, e
onora la triplice Passione di Cristo, per la
quale tu hai recitato le tre cinquantine (del
Rosario), e, per l’avvenire emendati, e, come
sei stata esempio di ogni scelleratezza e
malizia, così, in avvenire la tua vita sia un
modello di purezza e di limpidezza.
Se sono apparso a te, non l’ho fatto per
i tuoi meriti, ma per (dare) un modello di
conversione, e perché i tuoi Confratelli della
Confraternita della Mia Purissima Madre,
hanno pregato per te, affinché, mediante la
tua conversione, molti si convertano, come
prima, mediante la tua scelleratezza,
innumerevoli persone erano rastrellate dal
diavolo”.

Che cosa avviene dopo?
La visione disparve, e non fu vana,
perché Caterina, sentiva il dolore della
Passione di Cristo, alle mani, ai piedi, e alle
altre parti (del corpo).
Si alzò dunque, decise di cambiare vita,
e il giorno dopo si andò a confessare da (San)
Domenico.
Egli, secondo il suo solito, le diede per
penitenza il Rosario, e di associarsi alla
Confraternita della Gloriosa Vergine (Maria),
alla quale ancora non si era iscritta, pur
avendone l’intenzione e il proposito.

Si osservi quale grande valore ha la
Confraternita, dal momento che è riuscita
(ad operare la conversione) solo mediante un
proposito.
Mentre, dunque, ella salutava con
grande devozione la Vergine Maria, apparve
a lei la Regina, insieme a Santa Caterina
Martire, dicendo: “Ecco, figlia, molto tu hai
peccato, e devi fare tanta penitenza: farai
ogni giorno tre penitenze corporali, e ognuna
di esse avrà cinquanta colpi: questo è il
Rosario di penitenza.
Ma non occorre che tu usi la verga, ma
con le unghie ti pizzichi, ovvero pigi la tua
carne, quando e dove (vorrai).
Questa penitenza si può sempre fare,
per combattere le tentazioni e per ottenere
ogni bene.
E’ la penitenza più alta, segreta e facile,
ed è la Regina di tutte le penitenze”.

Così ella compì ciò che aveva
ascoltato, e ogni giorno faceva quella
penitenza.
Un giorno, San Domenico, durante una
veglia notturna entrò in estasi, per volere di
Dio, e vide cose da far meravigliare il mondo
intero.
Vedeva, infatti, che a casa di Caterina
c’era il Bambino (Gesù), dalle cui stimmate
sgorgavano cinquantacinque corsi d’acqua,
che discendevano fino al Purgatorio, e la cui
acqua confortava e consolava le anime
purganti.
Oh, quante acclamazioni di lode
elevavano!
Oh, quante benedizioni davano a
Caterina!
Risuonava la terra alle loro voci.

Le anime (del Purgatorio), dunque,
venivano liberate, confortate, consolate e
sciolte dalle (loro) pene, dal momento che
Caterina meditava la Passione del Bambino
(Gesù) e si impegnava con grande devozione
per applicarla (alle anime) dei fedeli defunti.
Quale stupore (ebbe San Domenico) per
il proseguo della visione!
Egli vide, poi, arrivare un uomo a casa
di Caterina, e, dal Suo Corpo, ovvero dalle
cinque piaghe, scaturivano cinquantacinque
fonti, che nutrivano e irrigavano l’intera
Chiesa Militante e il mondo presente.
Ivi germinavano alberi e arbusti, uccelli
e pesci pullulavano, gli uomini si ristoravano
a quella luce e a quelle acque.
Oh, quanta dolcezza!
Oh, quanta gioia (vi era) nel mondo!
Ivi, allora, tutte le creature
benedicevano Caterina e il loro Creatore, e
pregavano per lei.

Queste due eventi strabilianti
avvennero durante la prima e la seconda
cinquantina.
Tuttavia, quando Caterina iniziò la terza
cinquantina del (Rosario) di penitenza,
Domenico vide arrivare un Gigante di infinita
grandezza, più luminoso della luce del sole,
dal quale sgorgavano cinque sorgenti, dalle
quali si originavano cinquantacinque fiumi,
che non discendevano sulla terra, né al
Purgatorio, ma che, in modo stupefacente,
salivano al Cielo, e irrigavano l’intero
Paradiso Celeste.
Ed era così grande la loro armonia, che
ad essi i Santi Angeli attingevano infinite
grazie e le offrivano al Signore.
(San) Domenico, al vedere queste cose,
come narra Tommaso del Tempio, era
sbalordito, (e si domandava) perché queste
cose avvenivano a casa della peccatrice
Caterina.

Si avvicinò a lui, Maria (SS., e gli) disse:
“Perché, Domenico, ti meravigli di tali cose?
Non sai, che Io sono amica dei
peccatori, e che nelle Mie Mani è posta la
Clemenza di Dio?
Ti ho voluto, dunque, mostrare questa
figlia, affinché tu predichi al mondo, che i
peccatori, per quanto siano grandi (i loro)
peccati, non devono mai disperare, ma
sempre confidare nel Signore, e, in
particolare quelli, che vogliono rifugiarsi
sotto il Mio Manto, come (ha fatto) Caterina”.

Aggiunse la Madre di Dio, Maria: “Hai
visto, o Domenico queste realtà veramente
strabilianti: ascolta e predica le cose vere e
certe che ora ti dirò, ossia, che ho ottenuto
dal Mio Figlio mio, che tutti coloro che
pregano il Mio Rosario, e quelli che faranno
parte della Mia Confraternita, avranno il
medesimo privilegio che ha ricevuto
Caterina.
Anche se non lo vedranno (coi loro
occhi che importa)?
(Neanche) gli uomini vedono Dio, né gli
Angeli, né i Demoni, né i propri meriti, né le
virtù.
Se non (riescono) a vedere neppure gli
effetti del magnete o delle stelle (come
potranno, allora) vedere qui la loro Gloria?
La vedranno, tuttavia, dopo la morte.
Rassicurati, dunque, o Domenico e
predica il Mio Rosario e la Confraternita,
perché le cose che Caterina ha ricevuto, ho
ottenuto per tutti, e anche se non le
vedranno, tuttavia le riceveranno”.

Che cosa (avvenne) dopo?
(San) Domenico rese immense grazie al
Signore, per la divina Misericordia.
Caterina poi, entrò in un Monastero, e
distribuì subito tutte le sue cose ai poveri.
Ella, in seguito, raggiunse una così alta
santità, che i maggiori Santi si rivolsero a lei
per avere delle ispirazioni.
A lei, quindici giorni prima della sua
morte, apparve il Signore Gesù, insieme alla
Vergine Maria e Santa Caterina,
preannunciandole la morte.
Ella, poi, morì molto santamente.
Tre sante vergini, una delle quali si
chiamava Giovanna, la seconda Marta, e la
terza Lucia, videro la sua anima uscire dal
corpo, più luminosa del Sole, e volare tra le
braccia di Gesù.
Fu sepolta nella Chiesa di San Giovanni
in Laterano.

In base a questo fatto, pensate tutti,
quanta forza è contenuta nel Rosario della
Vergine Maria, se si recita devotamente
(meditando) la Passione di Cristo.
Lodiamo la Vergine Maria e il Suo Figlio,
nel Rosario. Amen. "

(Beato Alano della Rupe
IL SANTISSIMO ROSARIO: IL SALTERIO DI GESU’ E DI MARIA
Volume V: Opere complete del Beato Alano della Rupe o.p.:
Libro V: GLI ESEMPI )


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