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Ottobre: MESE DEL SANTISSIMO ROSARIO

- Beato Alano della Rupe: ESEMPI DI DONNE DEVOTE

- Benedetta, di Spagna. (2° parte)


- "...Quando dunque, alla fine dei tre anni,
San Domenico ritornò in quei luoghi per
predicare, andò da solo a visitare la sua
prigioniera, e si presentò a lei, ma ella non lo
riconobbe.
Infatti, aveva perso la vista, e tutto il
suo volto era così corroso, che apparivano le
ossa.
Poiché, tuttavia, aveva di tanto in tanto
degli sprazzi di lucidità, San Domenico iniziò
a predicarle molte cose su Cristo e sui Suoi
Santi, ma invano.
Ella, tuttavia, mentre San Domenico
parlava, lo riconobbe, e, con le (deboli) forze
di cui disponeva, non solo non si convertì,
quanto si infiammò di ira, e maledisse San
Domenico, dicendogli che era lui la causa di
tutti i suoi mali e delle sue sventure; e gli
disse che se avesse potuto, lo avrebbe
ucciso con le sue mani.

Infatti, già alla fine della prima
settimana, da quando aveva iniziato a
recitare il Rosario, gli fu restituito
perfettamente l’uso dei sensi, con una
rinnovata coscienza delle virtù morali.
Poi, alla fine della seconda settimana,
le rivenne dato onore, dal momento che
alcuni nobili iniziarono a farle visita, e a
donarle (parte) delle loro rendite nobiliari.
Alla fine della terza settimana, tutte le
notti, si vedeva tutto il suo tugurio illuminato,
e si udivano risuonare le voci di un coro,
certamente gli Angeli, che si rallegravano
della sua conversione, così che, tutti
iniziarono a temere Dio e a rispettarla.
E così quella che prima era oltraggiata,
fu in così breve tempo meravigliosamente
ossequiata da parte di Dio e della Beata
Vergine (Maria).
Alla fine, poi, della quarta settimana, le
apparve la Vergine Maria, e con il suo Latte
Virgineo cosparse tutto il suo corpo, (ed) ella
guarì dalla lebbra e recuperò l’antica
bellezza e l’accrebbe.

Verso la fine della quinta settimana, le
apparve di nuovamente la Madre di Dio, le
offrì una bevanda, e, dopo averla gustata, ella
(divenne) più forte di prima, e (riuscì) ad
alzarsi (dal letto): e ora aveva, rispetto (a
prima), la forza di quattro uomini.
Alla fine della sesta settimana ella
recuperò in pieno la sua fama, che aveva
perduto, e tutti parlavano di lei, elogiandola
grandemente, ed erano sorpresi della sua
guarigione, e se ne rallegravano e si
congratulavano con lei.
E riceveva anche molti più regali, che in
precedenza. Essendo giunta la sua fama
presso un Re, che onorava e venerava la
Madre di Dio: questi, preso dall’ammirazione
(per Benedetta), dopo aver deciso tra sé e sé,
affermò senza esitazione davanti a tutti, che
nessun’altra egli avrebbe desiderato come
moglie, al di fuori di Benedetta.
Tutti gli aristocratici si meravigliarono
grandemente, e, davanti a loro furono
celebrati gli Sposalizi Reali, e, a motivo di
ciò, fu cancellata l’infamia sulla sua persona
e sulla sua stirpe.
Appena ella divenne Regina, e divenne
pari al Re, il suo primo pensiero fu di
riportare l’intero Regno al culto verso la
Madre di Dio, e a far recitare il Rosario; le
antiche Chiese della (Spagna) Betica520, ella
abbellì accuratamente, e in esse fece
predicare il Rosario, che da tutti venne
accolto con gioia.

Il Regno, all’interno, era agitato da
guerre civili, e tutt’intorno, da ogni parte, i
Saraceni minacciavano guerre.
Il Re, affaticato dai mali interminabili
delle guerre, ricorse alla Regina (sua sposa),
che il Cielo gli aveva mandato in aiuto.
E lei stessa, piena dello Spirito Santo di
Fortezza, così consolava il Re: “Signore mio
Re, se così a te piace, una sola cosa (ti)
chiedo, che tu regga lo scettro e il timone del
Regno, e governi il reame (nel tempo di)
pace.
Le guerre (invece ti chiedo di) affidarle
a me, e, mentre io pregherò il Rosario, la tua
Maestà curi di adempiere fedelmente quanto
ti suggerirò.
Dio, per mano di una donna, abbatterà
la superbia dei nemici.
Abbi fiducia, o mio Re, perché in questa
mano destra ho una potenza522, ancor più
forte del vigore che tu hai nel corpo.
Acconsentì il Re, all’udire che era Dio
stesso a condurre l’impresa, e concesse
quanto ella aveva chiesto.
Non vi era giorno, nel quale la Regina
non recitasse il Rosario, prima di scendere in
battaglia.
Ugualmente, esortava anche il suo
esercito (a recitare il Rosario) e non
permetteva a nessuno di scendere (in
battaglia), se prima non avesse recitato, per
un certo tempo, il Rosario.

Ella, in verità, alle sue preghiere,
aggiungeva segrete penitenze.
E così, scendendo in battaglia, vinse e
mise in fuga gli eserciti dei nemici; e spesso
capitava anche che si ritiravano e fuggivano,
prima ancora che lei apparisse.
Questo, certamente, (avveniva per) la
potenza del Rosario, e per il Soccorso della
Madre di Dio.
(E questo) non (capitò) solo una volta,
ma era così frequente, da sembrare una cosa
abituale, che cento (soldati) del Re
vincessero mille avversari, ovvero che
cinque (soldati del Re) vincessero cento
nemici, ovvero che cinquecento (soldati del
Re) battessero quasi tremila nemici.
Tutti lodarono grandemente i grandi
successi e le vittorie militari della Regina.
Lo stesso Sultano dei Saraceni la
lodava grandemente, e nutriva per lei una
grande ammirazione e rispetto.
Quando ritornò la pace nel regno, la
Regina si adoperò con ogni solerzia e
premura, perché la devozione al Rosario
della Beata Maria Vergine, già recitato in
tutto il Regno, rimanesse saldo in avvenire.
Per realizzare (ciò), ella istituì una
Confraternita (del Rosario), e la sostenne
moltissimo.

E infine, dopo una lunga vita virtuosa,
la Soccorritrice (Maria SS.) le preannunciò la
morte, 150 giorni prima della (sua) fine.
Nel momento della morte, ella vide
Gesù e Maria che la visitarono dolcemente, e
spirò in grande contentezza.
E (avvenne) una cosa meravigliosa, che
tutti videro e udirono: che uccellini di ogni
specie, cinguettando soavemente, dal cielo
vennero al Castello, e l’intero stormo (si
fermò sul castello e) cantava una dolcissima
melodia."

(Beato Alano della Rupe
IL SANTISSIMO ROSARIO: IL SALTERIO DI GESU’ E DI MARIA
Volume V: Opere complete del Beato Alano della Rupe o.p.:
Libro V: GLI ESEMPI )


www.beatoalano.it