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Omosessualismo: arcivescovo stigmatizza prete che difende donna uccisa

La polacca Paulina Dembska è stata stuprata e strangolata a morte a Sliema, Malta, il 2 gennaio da Abner Aquilina, 20.

Dopo questo crimine orrendo, don David Muscat di Mosta ha sottolineato sui social media il fatto che l'assassino è omosessuale, commentando che era "peggio che essere posseduti dal diavolo".

Non sorprende che gli oligarchi abbiano preso le difese dell'uccisore, definendo la dichiarazione di don Muscat "omofoba" e "discorso d'odio".

Essendo un'appendice degli oligarchi, l'arcivescovo di Malta, Charles Scicluna, si è unito al gruppo, ha informato gli oligarchi di aver "ammonito formalmente" don Muscat, minacciandolo di sospensione e ordinandogli di "cancellare" il post di critica all'assassinio, "che infiammava e provocava dolore".

Scicluna è stato anche abbastanza ipocrita da sottolineare che, in "accodo con l'insegnamento Cattolico", i membri del clero devono mostrare rispetto, compassione e sensibilità per persone con qualunque percorso… anche se Francesco e i suoi simili continuano a insultare i Cattolici.

L'assassino di Paulina e la di lei famiglia, per Scicluna e gli oligarchi, rivestivano un'importanza secondaria.

Foto: Charles Scicluna © Mazur, CC BY-NC-SA, #newsXuifddqgnp