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Ottobre: MESE DEL SANTISSIMO ROSARIO

- Beato Alano della Rupe: ESEMPI DI DONNE DEVOTE

- La nobilissima Lucia, di Spagna.


- "Vi era, in Spagna, al tempo di San
Domenico (come narra Giovanni del Monte,
nel suo Mariale), una piissima donna, che
dalla giovinezza serviva Dio e la Vergine
Maria nel Rosario di (Maria), (seguendo) gli
insegnamenti e i consigli di San Domenico.
Essa (si chiamava) Lucia, ed era nata in
una ragguardevole famiglia, ma era ancor più
ragguardevole nella fede.

Ella aveva sposato un soldato, ed era
incinta, quand’ecco i pagani invasero il
Regno di Granada, e Dio permise che i
devastatori armati le uccidessero il marito, e
lei, fatta prigioniera, fosse portata, insieme a
molte altre (donne), in regioni pagane, e
finisse al servizio, come schiava, di un
ferocissimo tiranno, che la trattò come la più
vile delle serve, facendole svolgere le
mansioni più umili.
Né quei malvagi avevano alcun riguardo
per lei, che era gravida, ma la colpivano
spesso con percosse e sferzate.

Giunse, infine, il tempo del parto, (che
avvenne) alla mezzanotte del Natale del
Signore, senza che alcuno lo sapesse, ed ella
partorì da sola, tra i buoi e le pecore, proprio
come un'animale.
Ella, tuttavia, in quella sofferenza non
tralasciava mai (di recitare) il Rosario di
Maria.
(E) Maria le ottenne una (grazia)
strabiliante.
Infatti, in quell’ora del travaglio del
parto, mentre era afflitta dai dolori, essendo
il (suo) primo parto, (ella era piccolissima di
età, aveva infatti quattordici o quindici anni,
e per questo era impacciata, impreparata ed
inesperta), ella sentì le doglie, e, non
sapendo cosa fare, mancandole ogni aiuto
umano, ebbe solo la forza di prendere (la
Corona) del Rosario di Maria, e in (quella)
notte pregò tantissimo la Vergine Maria, per
quanto il dolore si aggravasse sempre più.

La Regina di Clemenza, che non chiude
(mai) il cuore a coloro che la servono, venne
accanto all’afflitta, e, prendendo il posto
dell’ostetrica, lavò il bambino e tagliò
l’ombelico.
E, dal momento che non c’era nessuno
che lo battezzasse, all’improvviso giunse un
Sacerdote dall’aspetto venerando, che
splendeva di luce infinita, e aveva sul capo
una Corona di Spine, e le mani con le
Stigmate non insanguinate, ma risplendenti
come fulgide stelle.
Egli giunse con un Diacono ed un
Suddiacono (portando con sé) il Sacro
Crisma, battezzò il bambino, e lo chiamò
Mariano.
Maria, la Madre di Dio teneva il
bambino, e col Nome della Madrina Maria, (il
figlio) di Lucia, fu chiamato Mariano.

Lucia era così incantata, che per la
meraviglia si era dimenticata del dolore.
Dopo che ebbe ricevuto il Battesimo,
Maria consegnò il figlioletto a Lucia,
dicendo: “O figlia, ecco il tuo figlio, consolati
e vai avanti, ti prometto, infatti, che per
l’avvenire il soccorso ti verrà dal Cielo”.
E disparve dalla (sua) vista, e Lucia
rimase col figlio nell’umilissima stalla, piena
di gioia per la visione.
Era sbalordita, perché il dolore le era
passato completamente, e si sentiva forte
come non mai.
Prese, allora, suo figlio e lo pose sulla
paglia, tra le pecore, come Maria (pose) il
Figlio Suo Gesù nella Mangiatoia.
Lucia, poi, rimase lì, fino al giorno della
Purificazione di Maria Vergine, lodando
sempre Maria nel Suo Rosario.

E, all’improvviso, la mattina di quel
giorno, giunse presso di lei un giovane dal
volto splendente, e le disse: “O figlia, dal
momento che non ti sei purificata, secondo
quanto (chiede) la tradizione cristiana,
preparati ad essere purificata, dal momento
che sei battezzata”.
Ella rispose: “Signore, qui non c’è una
Chiesa, né un Sacerdote, né il popolo fedele”.
Quegli le disse: “Al contrario, ora ti
condurrò ad una chiesa bellissima, dove
vedrai cose meravigliose e udrai cose
meravigliose”.
E così, Lucia, portando tra le braccia il
(suo) bambino, seguì il giovane, e arrivarono
davanti a una Chiesa incantevole; alla soglia
della Chiesa le andarono incontro la
Maddalena e Sant'Anna, madre di Maria, le
quali, prendendo Lucia per mano,
l'accompagnarono fino al Coro.

Ed ecco, la Gloriosa Vergine Maria
apparve a Lucia, e le disse: “Benvenuta,
figlia: molte volte mi hai presentato il Figlio
Mio, nel Mio Rosario: ora Io ti presenterò a
Lui, insieme al tuo figlio, per la tua
Purificazione”.
Maria la prese per mano e la fece
entrare all'interno della balaustra, dove vi
era il Trono Regale di Maria, e la invitò a
sedersi accanto all'Altare Maggiore.
E venne quel Sacerdote, che le aveva
battezzato il figlio, e con indescrivibile
soavità celebrò la Messa.

Quando giunse all'Offertorio, Maria
diede alla Sua Lucia un Cero, e la invitò ad
esibirlo.
Esso era diviso in tre parti, e ciascuna
(parte) aveva cinque lampade,
magnificamente adornate.
(E quel Cero), pur essendo assai
grande, era più leggero rispetto agli altri
ceri.
Sorse anche un interrogativo tra Lucia
e Maria, chi, per prima, dovesse baciare la
mano del Sacerdote celebrante.
Maria, però, esortò Lucia a baciare per
prima (la mano del Sacerdote), dicendo:
“Oggi tu sei stata purificata: Io, invece, fui
purificata molto tempo fa; conviene, dunque,
che sia tu a baciare per prima la mano”.
Così Lucia baciò la Divina Mano del
Cristo celebrante, e, subito dopo (la baciò)
Maria.
Così, ritornate al loro posto, Lucia, per
prima, sedette.
E quando, sul finire della Messa,
entrambe andarono a fare la Comunione,
prima si comunicò Lucia, poi Maria.

Dopo aver ricevuto la Comunione,
contemplava e meditava i meravigliosi
Misteri (divini), poi, gioiosa e raggiante,
Maria la condusse alla Porta della Chiesa, e
Maria le disse: “Custodisci, o figlia, quello
che hai ricevuto, e persevera nell’opera che
hai iniziato, ti riconduco, infatti, ora, alla tua
terra”.
E subito, verso l’ora decima, Lucia si
trovò, insieme al suo bambino, nella Chiesa
di San Giacomo.
Ella, infatti, era originaria di
Compostela, ma era stata maritata nel
lontano Regno di Granada.

Ella rimase in clausura per il resto della
sua vita, e il suo piccolo figlio Mariano
rimase in clausura con lei.
E, dopo la morte gloriosa della madre
(la cui anima, la Gloriosa Vergine Maria
condusse, con grande esultanza, ai Gaudi
Eterni), Mariano rimase qui come eremita,
ricolmo di ogni virtù, rifuggendo la gloria
mondana, e rimanendo sempre al servizio del
Rosario della Vergine Maria, tra molte
Rivelazioni.
E, durante un'Apparizione della Vergine
Maria, egli concluse la sua vita beatamente.

Perciò, o donne e bambini, istruiti da
questo esempio, lodate la Vergine Maria nel
Suo Rosario, ripetendo sempre: Ave Maria,
ecc. "

(Beato Alano della Rupe
IL SANTISSIMO ROSARIO: IL SALTERIO DI GESU’ E DI MARIA
Volume V: Opere complete del Beato Alano della Rupe o.p.:
Libro V: GLI ESEMPI )


www.beatoalano.it