warrengrubert

Corsi e ricorsi storici.
L’abbate Georges de Nantes il 10 Aprile 1973 venne a Roma con 10 fratelli della sua Comunità e sessanta delegati della Lega della C.R.C., a consegnare al Papa Paolo VI un “Liber Accusationis”, accusandolo davanti ai suoi propri Tribunali Ecclesiastici di eteroprassi (con la proclamazione della Libertà religiosa, come diritto fondamentale dell'uomo, al quale nessuno può impedire di propagare la sua religione o irreligione [quindi anche il satanismo o altra idolatria criminale - nota mia]) e di eterodossia con la pratica del culto dell'uomo [vedi Paolo VI: Discorso di chiusura del concilio Vaticano II, 7 dicembre 1965 nota mia].
L'accusa era di eresia in atto, articolandosi in tre fasi complementari :
l'Umanità messa al posto della Chiesa,
la Carta dei diritti dell'uomo messa al posto del Vangelo,
la costruzione della democrazia universale al posto del Regno di Dio.
Il corollario di tutto questo è che la Religione è ridotta ad essere l'Animazione Spirituale della Democrazia Universale ed il clero ad essere al servizio di quest'utopia mortale per le nazioni. (Oggi questo è evidentissimo, l'abbé prevedeva che "la Chiesa sarebbe assorbita dal movimento ecumenico generale di tutte le religioni e ideologie, anche atee, filantropiche; e il progetto comune sarebbe l'installazione di una democrazia mondiale fondata sui Diritti dell'Uomo e sull'Armonia universale....")
Paolo VI inviò la polizia italiana per impedire di varcare la porta del suo Palazzo, e più tardi quella del Palazzo del Sant'Uffizio, mettendo l'abbé de Nantes ed il suo gruppo di amici nell'impossibilità fisica di consegnare quel libro a qualsiasi funzionario della Curia e facendo così, Lui, il Giudice supremo e l'accusato in questa causa, ostruzione alla Giustizia cattolica romana.
[...]
Chi e' il Padre de Nantes ?
Dopo il concilio vaticano II, molte furono le voci che si alzarono contro le novità introdotte dal clero modernista, (ricordo che il modernismo è una eresia condannata infallibilmente dal sommo pontefice San Pio X) voci che furono ignorate, silenziate, disprezzate, cadute nell'oblio. L'ingenuità, la pavidità di alcuni, la mancanza di strategia e di coesione, non certo per la mancanza di validi argomenti, determinò la sconfitta della giusta protesta. I novatori con l'avallo di Paolo VI presero sempre più forza e con determinazione portarono avanti le riforme conciliari, il famoso spirito del concilio. Spirito che nulla poteva senza la base, seppur smussata dai cattolici, del concilio stesso con i suoi documenti e la sua riforma liturgica protestantizzante.
Dopo aver capito che la Chiesa si allontanava in modo sostanziale dalla dottrina di sempre e constatata la deriva modernista, queste voci contrarie non riuscirono, nonostante gli sforzi, a fermare il terremoto rivoluzionario.
C'era tra alcuni prelati la speranza che dopo Paolo VI, si riuscisse a tornare sulla retta via e con un nuovo pontefice si riuscisse a correggere quelle aberrazioni che scandalizzarono molti fedeli, specialmente a riguardo della liturgia. Pia illusione! Ormai la conquista modernista era consolidata.
Oggi ci ritroviamo nella stessa situazione.
Di fronte alle novità bergogliane (a detta loro, tutte fatte con il sigillo dello spirito del concilio) molti si sono scandalizzati, molti hanno posto dubia, proteste, interrogazioni... dei sacerdoti si sono fatti scomunicare, sospendere... è la stessa situazione di 50 anni fa, si protesta, si contesta... il papa finora ignorava, ora interviene sanzionando pesantemente, esattamente come fece Paolo VI.
I fedeli, come allora, sperano che il prossimo papa risolva la questione, ma se non si capisce che il vero problema da risolvere è il concilio, e il prossimo papa, anche se eletto legittimamente, non mette mano a questo problema, non si risolverà la questione. Solo N. S. Gesù Cristo può risolvere i problemi della Sua Chiesa, ma deve trovare cuori aperti e coraggiosi per fare la Sua volontà, non quella dell'uomo come si sta facendo oggi.
Per leggere il

LIBER ACCUSATIONIS IN PAULUM SEXTUM
Liber accusationis in Paulum Sextum
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XX convegno di studi Albertariani – Milano, 16 novembre 2024 Crisi nella Chiesa? Modernismo e tradizionalismo, Sede vacante e Concilio.La posizione dell’Istituto Mater Boni Consilii nella crisi che la Chiesa sta vivendo oggi. Prima conferenza: Conoscere il passato per capire il presente. Breve storia della reazione cattolica alle riforme conciliari e post-conciliari. Relatore: don Francesco Ricossa
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