La Diocesi di Lecce ha superato quella di Siena

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Purtroppo le chiese sono anche mercati in cui si balla, si applaude, si chiacchiera e si grida come in piazza, si fanno visite turistiche come in un museo (però nei musei c'è molto piu silenzio) e nessuno più si cura del Padrone di casa, trattato come un intruso.
E spesso parte di queste manifestazioni avvengono anche durante le cosiddette "messe" secondo bugnini, purtroppo.
In questa modalità è inevitabile che arrivino anche biglietto da pagare, laddove il luogo sacro diventa nero bene culturale, come in Francia o negli altri paesi del nord Europa protestantizzato.

Stavo pensando che nel periodo pandemico, per un ragionamento simile in senso opposto, si è ritenuto giusto chiudere le chiese come se fossero luoghi disabitati, in cui non vi fosse la presenza vera e reale di Gesù Cristo nostro Signore. Sarebbe bastato esporre il Santissimo Sacramento e tenerle aperte, con le porte completamente aperte (con la presenza del sacerdote) almeno per un po' di tempo al giorno.

Verissimo!

Quella volta Gesù si arrabbiò davvero: i mercanti li scacciò con la frusta per via dello "zelo per la Casa del Signore". Capitò a qualcuno di vedersi precluso l'accesso all'altare della Madonna del Voto in Siena, alcuni decenni fa e fu l'ultima volta che quel qualcuno provò ad entrare in Duomo. Qualcun altro voleva andare a pregare all'altare del Santissimo nel Duomo di Lecce alcuni giorni fa ma "la sorveglianza" ha indicato la panca prossima all'uscita. Passare senza genuflessione davanti all'altare del Santissimo era lecito solo al pubblico pagante che spadroneggiava fotografando in qua e là...