Fatima.
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Acchiappaladri
Prima di questo convegno massonico il rev. p. Paolo M. Siano FFI (regolamentarmente perseguitato ed epurato), da molti anni studioso della Massoneria e dei suoi rapporti con la Chiesa, aveva scritto questo articoletto (che mi sembra impreciso solo riguardo alla partecipazione dell'Ordinario del luogo, che grazie a Dio non c'è stata):
www.corrispondenzaromana.it/la-massoneria-d…
che ben spiega i …Altro
Prima di questo convegno massonico il rev. p. Paolo M. Siano FFI (regolamentarmente perseguitato ed epurato), da molti anni studioso della Massoneria e dei suoi rapporti con la Chiesa, aveva scritto questo articoletto (che mi sembra impreciso solo riguardo alla partecipazione dell'Ordinario del luogo, che grazie a Dio non c'è stata):
www.corrispondenzaromana.it/la-massoneria-d…
che ben spiega i ragionevoli dubbi sull'opportunità della partecipazione di ecclesiastici al convegno.
Acchiappaladri
Mahhh, i nostri amici sacerdoti de "L'Isola di Patmos" avranno le loro buone ragioni per apprezzare l'intervento di questo vescovo a quel convegno massonico, come anche mons. Staglianò avrà avuto le più buone e cristiane intenzioni (e a tratti nel suo intervento in effetti ha fatto anche il suo dovere enunciando alcune verità dottrinali, fra cui la realtà dell'Inferno, il che è apprezzabile al …Altro
Mahhh, i nostri amici sacerdoti de "L'Isola di Patmos" avranno le loro buone ragioni per apprezzare l'intervento di questo vescovo a quel convegno massonico, come anche mons. Staglianò avrà avuto le più buone e cristiane intenzioni (e a tratti nel suo intervento in effetti ha fatto anche il suo dovere enunciando alcune verità dottrinali, fra cui la realtà dell'Inferno, il che è apprezzabile al giorno d'oggi).

Ma a me sono sembrate sopratutto chiacchiere politiche molto inopportune, di un vescovo un po' confuso, che va a un convegno di massoni dichiarando di sapere nulla di Massoneria se non quello letto incidentalmente in libri di filosofia (diciamo che per un vescovo, in considerazione della mole di documenti magisteriali che la Chiesa Cattolica ha scritto in quasi tre secoli sulla Massoneria, si tratta di una grave carenza professionale), che dice di non essere esperto di musica di Mozart ma poi afferma da esperto che non si può capire quella musica senza considerare la cattolicità (molto discutibile!) di Mozart, che parla benevolmente di Hans Küng come di un "cattolico border-line", che ci dichiara “… e ho sviluppato il tema per vedere quale possibile vicinanza c’è nell’abissale distanza” che rispettosamente mi sembra la certificazione della irrazionalità, della miseria intellettuale, della confusione mentale diffuse nell’episcopato contemporaneo : un pensiero così brillante rivaleggia con la “convergenze parallele” di Aldo Moro!

P.S. mons. Staglianò ha pensato bene di ammonire me e chi ha opinioni simile alla mia (cioè opinioni critiche del suo intervento) dicendo che ho "seri problemi di identità cattolica".

Sicuramente è vero e ne prendo atto come incentivo per migliorarmi, però mi permetto a mia volta di suggerirgli di non prestarsi più per favore ad essere strumentalizzato dalla propaganda massonica e di non sentirsi in dovere di mettere in tutte le salse il regolamentare pistolotto bergogliano dei "corrotti" (viene da pensare che dopo 100 anatemi infervorati, qualunque sia il contesto, ai "corrotti" oggi un vescovo guadagni un punto per l'assegnazione della berretta cardinalizia).

Forse, risparmiando fiato e sudore e citazioni dotte in tedesco, mons. Staglianò poteva semplicemente ricordare ai gran maestri e liberi muratori vari presenti che la scomunica che hanno sul groppone è perché loro non credono nella Verità e anzi combattono la Verità, e che se anche non fossero "corrotti" in senso bergogliano, facendo invece le più belle opere umanitarie, secondo la Rivelazione all'Inferno ci andranno comunque. Magari poteva dire anche ai signori massoni "Pentitevi e credete al Vangelo" e sarebbe stato ancora più sintetico ed efficace (e poteva anche risparmiare tempo e benzina scrivendoglielo in una lettera, senza andare al convegno).