Roma, sabato in Piazza del Popolo serata di Tango in onore di Bergoglio

di Marco Di Giacomo

“Dai loro frutti li riconoscerete…..” (Mt 7, 15-20)
www.06blog.it/…/2766-natale-di-…
Chiedo a tutti i cattolici di pregare e fare riparazione per tutti i peccati di impurità (in pensieri, parole, ed opere) che saranno commessi durante questi balli…
DAL LIBRO ‘IL GIOVANE PROVVEDUTO, DI S. GIOVANNI BOSCO:
Voi mi capite: voglio dire che i giovani non devono mai contrarre alcuna familiarità con fanciulle: altrimenti questa bella virtù si trova in gran pericolo.
La custodia dei sensi giova pure moltissimo alla conservazione di sì bella virtù. Guardatevi perciò da ogni eccesso nel mangiare e nel bere; dai teatri, dai BALLI e da altri simili divertimenti, che sono la ROVINA DEI COSTUMI.
Ma custodite particolarmente gli occhi, che sono le finestre per cui il peccato si fa strada nel nostro cuore, e per cui il demonio viene a prender possesso dell’anima nostra. Non fermatevi mai a mirar cose contrarie sia pur poco alla modestia.
S. Luigi Gonzaga non voleva nemmeno che gli si vedessero i piedi nel porsi a letto e nel levarsi.
Un altro giovinetto (*il Ven. Domenico Savio), interrogato perché fosse così cauto negli sguardi, diede questa risposta: Ho preso la risoluzione di non fissar mai viso di donna, per serbar gli occhi miei a mirar la prima volta (se non ne sarò indegno) il bellissimo volto della Madre di purità Maria Santissima.
QUANDO LA CHIESA CONDANNAVA IL TANGO….
www.icbsa.it/…/chiesa.html
È nel mondo ecclesiastico che si verifica la principale attività di condanna del tango. Sebbene sia certo che in nessun documento appaiono dichiarazioni esplicite del Papa sul tema, è anche certo, però, che il Vicario di Roma alzò la sua voce contro la novità scandalosa. In una pastorale inviata ai parroci di Roma commenta la notizia -ricevuta da lui “con vivo dolore”- dell’introduzione di “una certa danza che, come venne d’oltremare è nel suo appellativo e nel fatto gravemente oltraggiosa al pudore, e che per questo fu già condannata da tanti illustri vescovi e proibita anche in paesi protestanti. In questa triste condizione è necessario che quanti hanno cura di anime levino coraggiosamente la voce in difesa della santità del costume cristiano e si adoperino con vigilanza a tener lontani i fedeli dai pericoli che minacciano di travolgerli nell’immoralità di un nuovo paganesimo.”[...]
www.bsairestango.com/post/La-censura-nel-Tango.aspx
Il Tango apparve a Buenos Aires a partire dal 1870 come musica-danza degli immigranti, nei quartieri più poveri, sobborghi e conventillos del porto.
Si fa notare che è precisamente in Argentina che appaiono fin dalla sua nascita le prime censure al tango, l’ultima abolita nel 1946 dal General Perón.
I titoli dei primi tanghi avevano indubbiamente una connotazione sessuale.
Ecco alcuni esempi:
■”La Clavada” , (La chiavata)
■“El Serrucho”, (La sega)
■“Sacudime la persiana” (Agitami la f..a)
■“Qué polvo con tanto viento” (Che scopata con tanto vento – ‘cocaina’)
■“Con qué trompieza que no entra?” (In che s’inceppa che non entra?)
■“Dos sin sacar” (Due senza toglierlo – si allude a due orgasmi consecutivi)
■“La concha de la lora” (La f..a della pappagalla) che poi divenne «La cara de la luna» (La faccia della luna), inoltre con il termine «Lora» venivano chiamate le prostitute «gringas», in generale donne europee che arrivavano a Buenos Aires proprio per esercitare la professione di prostitute.
■Il nome originale del famosissimo “Choclo” era “El Choto” (Il c…o)
■“Colgate del aeroplano” (Attaccati all’aeroplano)
■“El 69”
■“Siete pulgadas” (Sette pollici)
■“Hacéle el culo a la vieja”, di Ernesto Zóboli, 1905, “fare il culo a una persona” viene sostituito con “Hacéle el rulo a la vieja”, dove “rulo”significa riccio
■“Cara Sucia” (Faccia sporca). Si dice che il titolo originale fosse «Concha Sucia» (F..a sporca).
Nelle tanguerías (prima chiamate “accademias”, oggi “milongas”) gli atti vergognosi o violenti erano all’ordine del giorno…
In Italia si osservava che… ” In Argentina il tango ascese dalle popolazioni primitive fino a quelle civili; ma, mentre la musica riuscì a penetrare anche nella borghesia, i passi della danza si trattennero nelle taverne, case di malaffare e di basso livello. Le ballerine abituali del tango erano le donne equivoche ed i compadritos (che corrisponde più o meno al nostro “malandrino”).
Durante i primi mesi del 1914 di tutte le condanne dei prelati si potrebbe scrivere un diario. In Italia il cardinale arcivescovo di Verona (Arcilieri), gli arcivescovi di Ferrara e di Modena (Natale Bruni), i membri della Scuola dei Parroci di Milano, il vescovo di Udine (Antonio Anastasio Rossi), il cardinale arcivescovo di Vicenza e molti altri si unirono al coro di anatemi.
In Francia si ebbe un identico atteggiamento e dunque la condanna dell’Arcivescovo di Parigi (Cardinale Amette) per l’ondata di commenti che il tango provocò sui giornali dell’epoca. A causa dei numerosi riferimenti ai modi decenti ed indecenti di ballare da una parte, e la protesta formale dei maestri di ballo di Parigi dall’altra , il cardinale Amette, sebbene non avesse mai presenziato ad alcuna esibizione della danza, si affrettò a proibirlo ancor prima che lo facesse il cardinale vicario di Roma.


Francesco Federico
DAL LIBRO ‘IL GIOVANE PROVVEDUTO, DI S. GIOVANNI BOSCO:
Voi mi capite: voglio dire che i giovani non devono mai contrarre alcuna familiarità con fanciulle: altrimenti questa bella virtù si trova in gran pericolo.
La custodia dei sensi giova pure moltissimo alla conservazione di sì bella virtù. Guardatevi perciò da ogni eccesso nel mangiare e nel bere; dai teatri, dai BALLI e da altri simili …Altro
DAL LIBRO ‘IL GIOVANE PROVVEDUTO, DI S. GIOVANNI BOSCO:
Voi mi capite: voglio dire che i giovani non devono mai contrarre alcuna familiarità con fanciulle: altrimenti questa bella virtù si trova in gran pericolo.
La custodia dei sensi giova pure moltissimo alla conservazione di sì bella virtù. Guardatevi perciò da ogni eccesso nel mangiare e nel bere; dai teatri, dai BALLI e da altri simili divertimenti, che sono la ROVINA DEI COSTUMI.