Mostre | Beato Angelico a Firenze: una mostra epocale a Palazzo Strozzi e al Museo di San Marco apre anche durante le festività. Oltre 120mila visitatori. Qui date e orari
Mostre | Beato Angelico a Firenze: una mostra …Dal 26 settembre 2025 al 25 gennaio 2026 Firenze rende omaggio a uno dei padri dell’arte rinascimentale con una mostra destinata a diventare un evento culturale di portata internazionale. “Beato Angelico”, allestita tra Palazzo Strozzi e il Museo di San Marco, celebra la figura di Fra Giovanni da Fiesole, il pittore domenicano che seppe coniugare spiritualità e innovazione artistica, lasciando un segno indelebile nella storia dell’arte europea.
La mostra sarà aperta nella sede di Palazzo Strozzi durante le festività, compresi lunedì 8, giovedì 25, venerdì 26 dicembre e giovedì 1° gennaio, tutti i giorni dalle 10.00 alle 20.00; ogni giovedì dalle 10.00 alle 23.00. (ultimo accesso sempre un’ora prima della chiusura). Per maggiori informazioni consultare il sito: www.palazzostrozzi.org
Il Museo di San Marco accoglierà i visitatori da martedì a domenica, dalle 8:30 alle 13:50 (ultimo ingresso ore 12:45), inoltre sabato 6 dicembre sarà eccezionalmente aperto con orario continuato dalle 8:30 alle 18:30 (ultimo ingresso ore 17:15), mentre nei giorni festivi lunedì 8 e venerdì 26 dicembre il museo rispetterà il consueto orario 8:30 – 13:50. Chiuso il 25 dicembre e il 1° gennaio. Per maggiori informazioni consultare il sito: Museo di San Marco – Direzione regionale Musei nazionali Toscana
Due sedi per un unico grande racconto
Un percorso che intreccia luoghi, stili e incontri
La mostra nasce da una collaborazione tra la Fondazione Palazzo Strozzi e la Direzione regionale Musei nazionali Toscana, con la cura di Carl Brandon Strehlke, Stefano Casciu e Angelo Tartuferi. Non si tratta solo di un’esposizione, ma di una vera e propria ricostruzione di un universo artistico e spirituale, resa possibile da oltre quattro anni di studi e restauri.
Per la prima volta dopo secoli, il pubblico potrà ammirare pale d’altare disperse da oltre duecento anni, ricongiunte in un dialogo che restituisce unità e potenza visiva a cicli pittorici fondamentali del Quattrocento.
Il contesto: Firenze e il Rinascimento
Il cuore creativo di un’epoca irripetibile
Beato Angelico, formatosi tra le eredità tardogotiche e le nuove istanze rinascimentali, operò in una Firenze che stava diventando capitale artistica d’Europa. La mostra lo pone in relazione con maestri come Lorenzo Monaco, Masaccio, Filippo Lippi, e con scultori del calibro di Ghiberti, Michelozzo e Luca della Robbia.
Un confronto che consente di cogliere la capacità dell’artista di farsi ponte tra due mondi: la raffinatezza del gotico e la rivoluzione della prospettiva, della luce e dello spazio, elementi che resero le sue opere paradigmatiche di una nuova sensibilità.
Arte e spiritualità
Un linguaggio pittorico che parla ancora al presente
Fra Giovanni da Fiesole, divenuto poi Beato Angelico, concepì la pittura come meditazione visiva sul divino. Le sue Annunciazioni, Crocifissioni e Madonne col Bambino non sono solo capolavori estetici, ma vere e proprie finestre sul sacro, capaci di guidare lo spettatore in un dialogo interiore.
Questa mostra sottolinea come l’innovazione artistica dell’Angelico sia inseparabile da una profonda dimensione spirituale, in cui la luce diventa metafora teologica oltre che strumento formale.
Una mostra attesa da settant’anni
Il ritorno di un protagonista della pittura europea
Non accadeva dal 1955 che Firenze dedicasse una grande monografica al Beato Angelico. Questa nuova esposizione segna dunque un momento storico, in grado di restituire al pubblico internazionale la grandezza di un artista la cui influenza travalicò i confini italiani.
Grazie a restauri mirati e a prestiti da prestigiosi musei, biblioteche e collezioni internazionali, l’esposizione rappresenta un’occasione irripetibile per conoscere il Beato Angelico in tutte le sue sfaccettature, pittore, frate e innovatore che seppe fondere fede e bellezza.
Beato Angelico
Fra Giovanni da Fiesole, noto come Beato Angelico (Vicchio, 1395 circa – Roma, 1455), entrò giovanissimo nell’ordine domenicano. Dopo la formazione presso Lorenzo Monaco, sviluppò uno stile che univa l’eleganza gotica con le innovazioni prospettiche e luministiche del primo Rinascimento.
Il suo capolavoro assoluto resta il ciclo di affreschi delle celle e dei corridoi del Convento di San Marco a Firenze, luogo in cui la sua arte si fece strumento di meditazione monastica. Nel 1984 papa Giovanni Paolo II lo proclamò beato, riconoscendo la santità della sua vita e della sua arte.
Monaco e pittore insieme – La sua vita religiosa influenzò profondamente la pittura: ogni sua opera era concepita come un atto di devozione, tanto che si dice che pregasse davanti ai propri dipinti mentre li realizzava.
Tecnica e luce rivoluzionarie – Angelico padroneggiava le tecniche più avanzate del tempo. Usava la prospettiva in modo intuitivo e la luce nelle sue pale per creare effetti quasi mistici, anticipando le innovazioni rinascimentali. La sua capacità di rendere la tridimensionalità attraverso il colore e la luce gli conferì un linguaggio poetico unico. I suoi quadri sono luminosi, chiari, quasi abbacinanti, come apparizioni.
Incoraggiato dai papi – Nel 1439 fu chiamato a Roma da Papa Eugenio IV per affrescare il convento di San Marco. Non solo un incarico prestigioso: il pontefice apprezzava la sua capacità di coniugare arte e spiritualità, vedendo nei suoi lavori un mezzo per elevare la devozione dei fedeli.
“Beato” in vita e dopo la morte – Il titolo di “Beato” non è dovuto a una canonizzazione formale, ma alla sua fama di santità e alla venerazione che suscitava già in vita. I suoi confratelli raccontavano di un uomo mite e caritatevole, sempre disponibile ai poveri e ai pellegrini, qualità che contribuirono alla sua beatificazione nel 1982 da Giovanni Paolo II.
Una predilezione per le miniature – Oltre ai grandi affreschi, Angelico lavorò molto su piccole tavole e miniature, soprattutto per codici liturgici. La delicatezza e la precisione delle sue miniature riflettono la stessa devozione dei grandi cicli affrescati, dimostrando che la sua arte non perdeva intensità né nella scala monumentale né in quella minuta.
Informazioni sulla mostra
Titolo: Beato Angelico
Luoghi: Palazzo Strozzi e Museo di San Marco, Firenze
Date: 26 settembre 2025 – 25 gennaio 2026
Orari e biglietti: sul sito www.palazzostrozzi.org