Fiorenzo Degasperi 2022 Il volto proibito della Trinità - trentinomese Chiesa di San Nicolao, Giornico, Canton Ticino Sulla scia iconoclasta di Martin Lutero e sotto l’influenza calvinista, la città di Zurigo, nel 1524, abolisce dalle chiese immagini e reliquie. La spinta luterana alla lettura personale delle Scritture portò all’alfabetizzazione di massa i fedeli protestanti, al contrario di quanto accadeva nel mondo cattolico dove la lettura della Bibbia fu da sempre scoraggiata a favore del linguaggio delle immagini che adornano le chiese e parlano agli analfabeti. Per impedire alla politica luterana di prendere piede nelle terre cattoliche – la guerra dei contadini faceva ancora tremare l’aristocrazia e i vescovi –, la Chiesa convoca un concilio dove affrontare i problemi dottrinali, quelli disciplinari e, non ultime, le incertezze riguardanti le immagini. Il concilio si tenne a Trento (e per qualche anno a Bologna), dal 1545 al 1563, e le sedute affollarono il presbiterio del …Altro
TORINO. Nella chiesa inferiore del Duomo una … Nella navata centrale della chiesa inferiore della Cattedrale di Torino, oggi sede del Museo Diocesano, è stato recentemente ricomposto un raffinato pavimento musivo di circa 54 metri quadrati, databile al XII secolo: si tratta del pavimento del presbiterio della chiesa di San Salvatore, una delle tre chiese parallele in cui si articolava, a partire dal IV secolo, il complesso cattedrale della romana Julia Augusta Taurinorum, divenuta poi Civitas Taurini. Le chiese furono abbattute nel 1491 per fare posto all’attuale Duomo intitolato a San Giovanni Battista, voluto dal Cardinale Domenico della Rovere. Frammentario ma ancora leggibile, dedicato alla «Fortuna» ed alla «mappa mundi» — la mappa del mondo —, il mosaico si offre come una straordinaria summa figurativa in cui si intrecciano, con notevole efficacia narrativa, elementi di cosmografia enciclopedica alto-medioevale, allegorie morali e motivi iconografici tratti dalla letteratura …Altro
What if the figure at the center of Botticelli's … diRedazione, scritto il 08/11/2017 La Primavera, il grande capolavoro che Sandro Botticelli (Firenze, 1445 - 1510) eseguì verso la metà degli anni Ottanta del Quattrocento per Lorenzo di Pierfrancesco de’ Medici (Firenze, 1463 - 1503) e che oggi è protagonista assoluta del percorso espositivo della Galleria degli Uffizi a Firenze, è sicuramente uno dei dipinti più studiati dell’intera storia dell’arte: da Giorgio Vasari in poi, moltissimi storici dell’arte si sono cimentati nell’interpretazione del dipinto, arrivando a conclusioni spesso difformi e mai definitivamente risolutive. Fornire un elenco di tutte le posizioni è operazione che va al di là delle ragioni di un articolo che nasce per un giornale online: è però possibile riepilogare per sommi capi la lettura della Primavera che forse più d’ogni altra s’è imposta presso la critica e presso il pubblico. Si tratta dell’interpretazione che Aby Warburg (Amburgo, …Altro
19 giugno 2023 Scoperto un «tesoro» di epoca cristiana in Sudan … Mentre feroci scontri affliggono la capitale Khartum, a Dongola archeologi locali e polacchi scoprono iconografie mai viste prima di Emi Eleode I feroci scontri che hanno interessato la capitale sudanese hanno messo in grave pericolo non solo la transizione del Paese africano verso la democrazia, ma anche il sito dell’antica Dongola, tra le sabbie desertiche nello Stato del nord del Sudan, dove un gruppo di archeologi locali e polacchi ha lavorato senza sosta per preservare un tesoro unico di arte cristiana antica, con esempi di iconografia mai visti prima. Nel VI secolo l’antica Dongola era un centro urbano fortificato del regno copto di Makuria, dinastia nubiana che, nel momento del suo massimo splendore, era grande quanto la Spagna e la Francia messe insieme. La città era una fiorente cittadella alimentata da stretti legami commerciali con l’impero egiziano, i cui mercanti arrivavano sulle navi lungo il Nilo. Era …Altro
Scoperti nuovi mosaici paleocristiani a Nicea di Luigi Bignami A Iznik, l'antica Nicea, un ritrovamento, tra i molti degli ultimi mesi, che riaccende l'interesse per le origini del cristianesimo Iznik, l'antica Nicea situata nella provincia turca di Bursa, è tornata al centro dell'attenzione internazionale grazie alle scoperte di straordinari mosaici paleocristiani durante scavi di fondazione nel quartiere Beyler. I mosaici, eccezionalmente ben conservati, sono databili tra il I e il IV secolo d.C. e presentano simboli iconici del cristianesimo primitivo, come una nave e un cervo, quest'ultimo spesso associato al Salmo 42: "Come la cerva anela ai corsi d'acqua, così l'anima mia anela a te, o Dio". La scoperta coincide con l'annuncio della visita di Papa Leone XIV, che si recherà a Iznik per commemorare il 1700° anniversario del Primo Concilio di Nicea voluto dall'imperatore Costantino. Reperti del teatro romano dove è venuta alla luce l’affresco di Maria con il Bambino - - Ma questa …Altro
La crociata dei fanciulli, un'avventura medievale Nel 1212 due giovani pastori guidarono i rispettivi movimenti di bambini che speravano di liberare la Terra santa, un episodio tra storia e leggenda ancora poco conosciuto Enrique Meseguer 13 de abril de 2024 Stefano, sul suo carro, giuda la marcia dei bambini. Incisione del XIX secolo Foto: UIG / Album Nel 1212 s’incrociarono le strade di tre pastori. Due di loro lo erano in senso proprio: un giovane francese di nome Stefano e un ragazzo tedesco chiamato Nicola. L’altro era papa Innocenzo III, che con il suo vincastro conduceva il grande gregge del mondo cristiano sulla “retta via”. Innocenzo, che aveva passato i cinquant’anni, era preoccupato che i nemici della sua Chiesa potessero distruggerla. A suo avviso alcuni di essi la danneggiavano dall’interno, come gli eretici catari del sud della Francia. Altri la minacciavano dall’esterno, come avveniva in Terra santa, dove nel 1187 i musulmani avevano sbaragliato gli eserciti crociati …Altro
Sant'Olaf II di Norvegia: il re vichingo che … Conosciuto come Olaf II Haraldsson, questo leggendario guerriero e martire cristiano ha segnato la storia, la fede e l'identità culturale della Norvegia. Scopri come è passato da leader vichingo a santo eterno del paese. Sarah Romero 14 de abril de 2025 Le navi vichinghe arrivano in Inghilterra. iStock Olaf II Haraldsson (995 circa - 29 luglio 1030), in seguito noto come San Olaf, fu re di Norvegia dal 1015 al 1028. Il santuario di Sant'Olaf nella Cattedrale di Nidaros a Trondheim (Norvegia) è stato il luogo di pellegrinaggio più importante dei paesi nordici sin dalla sua canonizzazione nel 1031. Non a caso, è ancora il principale tempio cristiano di questo paese. Ma da dove inizia tutto? Come fa un vichingo a finire santificato dalla Chiesa? Le origini del vichingo santo Olaf nacque intorno all'anno 995. I suoi genitori erano Åsta Gudbrandsdatter e Harald Grenske. Harald era pronipote di Harald Bellachioma e morì prima della nascita …Altro
di Rosalda Punturo 23 marzo 2013 1 da AMEDIT Rivista Amedit-Amici del Mediterraneo, trimestrale di Letteratura, Storia, Arte, Scienza, Cinema, Musica, Costume e Società. | ISSN 2499-7579 Sangue di drago, curcuma, aloe, gutta, pietra d’agata: non ci troviamo nel laboratorium di un alchimista medievale, bensì nel XXI secolo, all’interno di un moderno laboratorio di restauro di materiali lignei. Qualche anno fa, visitando a Barcellona il Museo di Frederic Marés, uno scultore che decise di donare le sue collezioni alla città, ricordo che rimasi estasiata dall’osservare le innumerevoli statue che il collezionista sottrasse all’inevitabile processo di degrado cui erano destinate in quanto abbandonate negli scantinati delle chiese, ormai cibo per tarli, realizzando così un museo unico nel suo genere. Dalla Spagna all’Italia, le sculture in legno rivelano un universo a sé, il cui patrimonio artistico non è ancora ben conosciuto e sufficientemente apprezzato. Da profani ci si pone diverse …Altro
IL TESORO DELL'ESQUILINO (Roma) Il tesoro dell'Esquilino è un servizio di oggetti d'argento di epoca romana, nascosto a Roma nella zona dell'Esquilino tra la fine del IV e l'inizio del V secolo e scoperto nel XVIII secolo. È costituito da numerosi oggetti di vari usi e di squisita fattura, tra i quali due scrigni da toletta, una bottiglia, diversi piatti da portata, una patera, applicazioni per mobilio e finimenti per cavalli. Dopo essere passati per le mani di alcuni collezionisti, i vari pezzi del tesoro italiano, quasi al completo, sono divenuti proprietà del British Museum di Londra. Il tesoro, anche se di aspetto decisamente pagano, aveva dei proprietari cristiani; così si pensò che fosse pertinente a un'importante famiglia aristocratica romana della tarda antichità, quella di Turcio Secondo e di Proiecta Turcia, e che il sito del ritrovamento fosse quello della domus Turciorum. Il fatto che l'argenteria fosse stata nascosta dovette derivare da un evento catastrofico come il …Altro
ROMA. Nel comprensorio delle Catacombe di San … Nel corso di una ricerca finanziata con fondi Prin 2022 Pnrr, i docenti Vincenzo Fiocchi Nicolai e Lucrezia Spera, ordinari di Archeologia cristiana e di Archeologia tardoantica del dipartimento di Studi letterari, filosofici e di Storia dell’arte dell’Università di Roma Tor Vergata, negli ultimi mesi hanno individuato, tra le vie Appia ed Ardeatina, all’interno del comprensorio della catacomba di San Callisto, di proprietà della Santa Sede, una nuova chiesa funeraria di età costantiniana, del tipo «circiforme» (con le navate laterali che girano dietro l’abside, simile nella pianta ad un circo), la settima del suburbio romano. Nella fattispecie la grande basilica, lunga 68 metri e larga 29, corredata di edifici annessi e circondata da vari mausolei, è databile tra gli anni Trenta e Quaranta del IV secolo e va identificata, molto probabilmente, con quella ricordata dalle fonti sulle tombe dei santi Marco e Marcelliano, che nel VII …Altro
Marie-Armelle Beaulieu 29 luglio 2025 È iniziata la posa del nuovo pavimento al Santo … Maestranze al lavoro per la posa del nuovo pavimento nella basilica del Santo Sepolcro a Gerusalemme. (foto CTS/gpo) Avviato prima della pandemia di Covid-19, il vasto cantiere per il restauro del pavimento del Santo Sepolcro, a Gerusalemme, entra nella sua fase finale. I lavori di pavimentazione attorno all’edicola sono cominciati in questo mese di luglio 2025. Sul sagrato della basilica del Santo Sepolcro – nella città vecchia di Gerusalemme – sono accatastate le pesanti lastre rosate destinate a circondare la tomba di Gesù. Dopo mesi di attesa, sono finalmente cominciati i lavori di posa della (nuova) pavimentazione, segnando l’avvio di quella che si annuncia come l’ultima fase di un ciclo di restauri cominciato oltre cinque anni fa. Il restauro del Santo Sepolcro non è stato improvvisato. Ha riguardato inizialmente l’edicola stessa, che custodisce la tomba del Cristo risorto. Questa prima …Altro
Christian Media Center 29 ottobre 2025 Ancora un anno di lavori al Santo Sepolcro Il 21 ottobre scorso i responsabili tecnici dei restauri in corso nella basilica del Santo Sepolcro hanno fatto nuovamente il punto con i capi delle tre comunità responsabili - il Patriarcato greco-ortodosso, la Custodia di Terra Santa e il Patriarcato armeno. Gli archeologi della Sapienza Università di Roma resteranno a Gerusalemme ancora per un po’. «Ci occuperemo dell’elaborazione dei dati, dello studio, documentazione e restauro dei reperti archeologici, e per produrre materiali informativi che aiutino fedeli, pellegrini, visitatori e turisti a comprendere meglio questa realtà», spiega la professoressa Francesca Romana Stasolla. L’ingegner Najib Nasser, che segue il complesso cantiere per la posa e il ripristino della pavimentazione, ritiene che i lavori verranno ultimati nel giro di un anno. Fra Dobromir Jasztal, incaricato dalla Custodia di seguire da vicino tutto l’iter dei restauri, esprime il …Altro
Terresainte.net 28 ottobre 2025 Un’iscrizione cuneiforme scoperta a Gerusalemme … Il sigillo ritrovato: rara prova di comunicazione scritta tra il re d'Assiria e il re di Giuda. (foto Eliyahu Yannai/City of David Foundation) Una rara e recente scoperta archeologica rivela nuovi dettagli sui rapporti tra l’impero mesopotamico e il regno di Giuda tra il VII e VIII secolo a.C. Si tratta del frammento di un sigillo reale assiro indirizzato a un destinatario a noi ignoto di Gerusalemme. Una minuscola tavoletta d’argilla con un’iscrizione cuneiforme in accadico – risalente a circa 2.700 anni fa – è stata rinvenuta nei pressi del muro occidentale della Spianata delle moschee (il Monte del Tempio, per gli ebrei) a nord dell’antica città di Davide. Il piccolo reperto, di circa 2,5 centimetri di lato, rappresenta la prima iscrizione assira mai ritrovata a Gerusalemme e riferibile al periodo del Primo Tempio (VIII–VII secolo a.C.). Scoperta durante gli scavi condotti dall’Autorità israeliana …Altro
Meraviglioso. Materiali romani e carolingi … C’è un’isola, nel cuore delle pianure di Zala, che da secoli nasconde la memoria di una duplice nascita: quella del potere medievale e quella del cristianesimo magiaro. È il Vársziget di Zalavár, antico centro carolingio e poi sede di un monastero benedettino, oggi oggetto di un’indagine archeologica di eccezionale finezza, condotta dal Nemzeti Régészeti Intézet in collaborazione con il Magyar Nemzeti Múzeum. L’ultima campagna di scavo, diretta da Ágnes Ritoók, si è conclusa nell’estate 2025, dopo tre anni di lavori sistematici. E ciò che è emerso dal terreno non è soltanto un frammento di architettura monastica, ma la trama stessa della prima cristianizzazione e del consolidamento politico dell’area pannonica. Le tracce di un monastero sulle palafitte Come venivano costruiti i recinti sacri dell’XI secolo Il monastero benedettino di Zalavár, fondato nel corso dell’XI secolo, rivela in questa nuova campagna il tratto orientale …Altro
eccezionale-scoperta-della-roma-cristiana Una scoperta sensazionale, che getta nuova luce sulla Roma medievale. Così, da un'intercapedine nella Chiesa di Sant'Alessio all'Aventino è emerso un grande affresco ben conservato. “Un affresco eccezionale – ha dichiarato la storica dell'arte, Claudia Viggiani, autrice della scoperta – anche per l'iconografia rarissima dei due personaggi che si riconoscono nella parte del dipinto al momento visibile, con tutta probabilità proprio Sant'Alessio e il Cristo pellegrino”. Il dipinto misura 90 centimetri di larghezza ed è alto 4 metri: due cifre provvisorie, perché un'altra parte dell'affresco risulta ancora nascosta nel muro. Per la storica dell'arte Viggiani “ci aspettiamo ancora sorprese“. La scoperta L'affresco è venuto alla luce dopo una lunga indagine, iniziata da un antico documento e poi continuata nell'attuale Chiesa di Sant'Alessio. Secondo le prime indagini, coordinate dalla restauratrice Susanna Sarmati grazie al finanziamento …Altro
San Giuda Taddeo Giuda, soprannominato Taddeo, è l’apostolo che nell’Ultima Cena domandò al Signore perché si fosse manifestato ai Suoi discepoli e non a tutto il mondo. È autore di una delle lettere del Nuovo Testamento. Come San Simone Apostolo, anche lui predicò il Vangelo in Asia e fu martire. Preghiera per supplicare l’intercessione dell’Apostolo San Giuda per casi difficili e disperati O San Giuda Taddeo, parente di Nostro Signore Gesù Cristo, Apostolo e Martire, magnifico per virtù e miracoli, intercessore fedele per quanti ti onorano e patrono speciale nei casi disperati, io a te mi rivolgo pieno di fiducia. Poiché tu possiedi il privilegio di soccorrere palesemente coloro che hanno quasi perduta ogni speranza, soccorri anche me in questa mia necessità… Dalla quale non è in poter mio di liberarmi. Ti prometto San Giuda Taddeo di non dimenticare per tutta la vita i tuoi benefici, di onorarti ognora come mio particolare patrono, e di far noto a tutti che tu sei veramente …Altro
La Chiesa di San Giuda Taddeo a Roma si trova nel quartiere Trieste, in via Rovereto angolo via Gravisca. Per le preghiere e la novena consultare il sito della Chiesa. Una visita alla Chiesetta di san Giuda vale come pellegrinaggio per chiedere grazie al Santo della cause perse e impossibili.
Moneta di Costanzo II, con il vessillo crociato (350 ca.) Questa moneta è forse la più antica in assoluto, battuta intorno al 350 dal successore di Costantino: Costanzo II, con rappresentata una croce cristiana. Quasi sicuramente si tratta del vessillo innalzato da Costantino durante la battaglia di Ponte Milvio. Ma il "Labaro" di Costantino viene sempre rappresentato, nella monetazione precedente, e anche in quella dello stesso Costanzo II, con al centro un "Cristogramma", come si vede già in questa moneta di Costantino che glorificava, e santificava la sua vittoria e la conquista del trono imperiale sotto le bandiere della nuova religione. Costantino I, labaro con cristogramma (335-337) Ma nel resto della monetazione del primo imperatore cristianizzatore dell'impero, almeno quella consultabile sul web, non esiste nessuna moneta che riporti una croce. Questo cambierebbe un po' le carte in tavola sulla "visione" che ebbe l'imperatore prima della battaglia finale per la conquista di Roma. …Altro
Sappiamo che il 313 fu l'anno che sancì l'affermazione del Cristianesimo come religione ufficiale dell'Impero Romano. Ma sappiamo anche che l'Imperatore Costantino rimase pagano fino alla morte. Allora quando apparve per la prima volta questo simbolo sulle monete per rappresentare il cristianesimo del sovrano? Si è creduto che i primi ad usare la croce nelle proprie monete fossero stati i Franchi, soprattutto nel periodo carolingio con la nascita del Sacro Romano Impero, che ereditò il territorio di quello romano d'occidente ed anche la religione. Ma nel periodo di Carlo Magno (IX secolo) le croci erano già largamente diffuse nelle monetazioni, come si può vedere in questo esempio di croce "crismata" del VII secolo, durante il regno di Dagoberto I. Probabilmente furono gli imperatori bizantini a immettere per la prima volta delle croci nelle proprie monete, ma forse la numismatica ci potrebbe fare delle sorprese in questo senso. Solido di Giustiniano (VI secolo) In effetti nelle monete …Altro