Giosuè
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I DIECI COMANDAMENTI - piccola catechesi per l'esame di coscienza personale

(Tratto del sito: www.pacenelcuore.com)

«Non pensate che io sia venuto per abolire la legge o i profeti; Io sono venuto non per abolire, ma per portare a compimento»(1)

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1. Io sono il Signore Dio tuo: Non avrai altro Dio fuori di me
«Amerai il Signore Dio tuo con tutto il cuore, con tutta la tua anima e con tutta la tua mente»(2). E’ necessario chiedere a Dio di istruirci nelle cose sue (3) e noi dobbiamo «nutrire e custodire la nostra fede» per poterLo amare, respingendo quello che è contrario alle verità della fede stessa (4). Ora, se Dio deve essere il centro della vostra vita, è necessario mettere da parte ciò che di materiale e di umano rovina tale rapporto con Dio. Dovete perciò interrogarvi se il denaro, il potere, il successo, le creature, gli hobby o i divertimenti sono diventati i vostri idoli e se attorno a questi costruite i vostri desideri. Dovete sapere che i desideri umani sono «contrari allo Spirito e lo Spirito ha desideri contrari» a quelli umani; «queste cose si oppongono a vicenda, sicché voi non fate quello che vorreste» (5). In pratica, i desideri umani non vi lasciano liberi interiormente, mentre i desideri dello Spirito portano a Dio e praticandoli iniziate a darGli il culto che Gli spetta. «Che giova infatti all'uomo guadagnare il mondo intero, se poi perde la propria anima?» (6). Solo in Gesù Cristo «c'è salvezza» (7).

2. Non nominare il nome di Dio invano
Invocate il nome di Dio a vostro favore per legittimare le cose che fate o per essere creduti, magari negli affari? Oppure Lo nominate semplicemente per cose banali?8 Se poi Lo bestemmiate fate una grande offesa a Lui, perché oltre ad offenderLo direttamente, Lo paragonate alle cose da Lui create e quindi è una doppia offesa. Inoltre, se qualcuno in vostra presenza bestemmia, cercate di fargli comprendere la gravità della cosa? Perché oltre offendere Dio offende anche voi che lo ascoltate.

3. Ricordati di santificare le feste
Santificare le feste consiste nell’andare alla S. Messa alla domenica e riflettere sulla Parola di Dio, astenendoci da ogni forma di lavoro. La Madonna alla Salette, nelle apparizioni approvate dalla Chiesa, riferisce di Gesù e di se stessa: «“Vi ho dato sei giorni per lavorare, mi sono riservato il settimo e voi non lo volete riconoscere": è questo che appesantisce tanto il braccio di mio Figlio [...] se il raccolto si guasta è colpa vostra. Ve lo mostrai l'anno scorso con le patate, ma voi non l'avete considerato. Anzi, quando ne trovavate di guaste, bestemmiavate il nome di mio Figlio» (9). S. Pio afferma: «E’ doloroso vedere quanto bene si perde, quanta grazia si sciupa, proprio perché “non si vuol vedere e rispondere” a ciò che Dio fa per donarci il suo vero bene, il bene per la nostra salvezza. Tutto ciò si fa solo perché piacciono i propri interessi» si preferisce «andare in gita o allo stadio o lavorare per guadagnare» (10), ma della nostra anima non ci si cura.

4. Onora il padre e la madre
«Voi, figli, obbedite ai genitori in tutto» (11). Abbiate cura dei vostri genitori durante tutta la loro vita, specialmente durante la vecchiaia e nel caso perdano l’uso della ragione, perché la cura verso i vostri genitori sarà un gesto d’amore che non perderà la propria ricompensa, ma servirà come sconto dei vostri peccati (12). E voi genitori non esasperate i vostri figli, affinché non si scoraggino nel compiere le loro scelte (13).

5. Non uccidere
Sappi uomo, che non uccidi solo di spada e metti a morte il tuo fratello, ma uccidi anche con la parola, con le azioni infami e se non uccidi il corpo, uccidi però l’anima, il cuore del tuo fratello. Perciò, allontana subito da te tali sentimenti dalla tua mente e anche dal tuo cuore, perché portano a conseguenze così gravi per la persona, al punto di Gesù si fa severo in questo: «chi avrà ucciso sarà sottoposto a giudizio» (14), ma chi dice «stupido, sarà sottoposto al sinedrio; e chi gli dice: pazzo, sarà sottoposto al fuoco della Geenna» (15). E ancora afferma: «ma io vi dico che di ogni parola infondata gli uomini renderanno conto nel giorno del giudizio; poiché in base alle tue parole sarai giustificato e in base alle tue parole sarai condannato» (16). Quindi o uomo perdona, non permettere che mai alcuna condizione umana, possa portarti a fare del male al tuo fratello. Considera che chi hai davanti è anch’egli figlio di Dio, come lo sei tu. Cerca di comprenderlo e aver compassione di lui, perché non sai il perché del suo agire, se è dovuto a del male che in passato egli ha subito o a mancanza di amore. Siate capaci di perdonare, e anche voi sarete da Dio perdonati per i vostri peccati (17). «Siate misericordiosi, come è misericordioso il Padre vostro. Non giudicate e non sarete giudicati» (18). Infine, a voi tutti: abbiate cura della vita, che appartiene a Dio, dal concepimento fino alla morte naturale.

6. Non commettere adulterio, né atti impuri
Molte persone ritengono al giorno d’oggi una cosa buona essere senza inibizione e senza pudore riguardo alla vita intima. Ritengono di essere apprezzati e trovare approvazione dagli altri se raccontano e ne fanno esperienza. Solo che questi sentimenti e queste esperienze incatenano il loro cuore e la loro mente e non li lasciano liberi nel pensiero e nell’azione. In pratica farsi prendere da questi pensieri, che poi si traducono in parole e azioni corrisponde ad essere deboli di animo, sempre più tristi, angosciati. Dovete sapere, come dissi in precedenza, che i desideri della vita secondo lo Spirito si oppongono ai desideri perversi dell’istinto umano. Ubbidire a questi ultimi significa non essere più capaci di esercitare la propria volontà (19). Non lasciatevi attrarre tentazioni relative all’impurità. Allontanate subito dalla vostra mente e dal vostro cuore i sentimenti che poi si trasformano in lascivi e carnali. Pregate e vegliate per non cadere in questa tentazione (20). L’uomo senza Dio può commettere qualsiasi peccato, può avviarsi verso la strada dell’impurità e quale maggior oltraggio al vostro Dio, Lui che vi ha creati come «tempio dello Spirito Santo!» (21). Siate puri di cuore, non date scandalo specialmente verso i piccoli. Il Signore afferma: «guai all'uomo per cui lo scandalo avviene!» (22). Accedete con maggior frequenza al sacramento della santa Confessione, affinché rinnovati nel cuore e nella mente siate puri. Accompagnate tutto ciò dalla rinuncia a tutte quelle cose che vi turbano e vi accompagnano a pensieri, a curiosità negative. Il peccato di impurità può trasformarsi in un vizio, al punto tale da essere così presi da questo male, che se anche vi è la ferma intenzione a non commette più questo peccato e invece vi si ricade, occorrerà valutare se ricorrere a un aiuto spirituale ulteriore (23). Il peccato d’impurità secondo i santi mistici è uno dei peccati più gravi, perché trascina molte anime all’inferno.

7. Non rubare
Non rubare ciò che è proprietà del tuo fratello, magari chiedigli aiuto. Il suo cuore potrebbe commuoversi alle tue invocazioni e potrebbe darti sicuramente una mano nel bisogno, anche fosse per la tua insistenza (24). Appropriarsi delle cose altrui ti renderà anche oberato dai sensi di colpa. «Non si dica di te che hai gozzovigliato sulla terra e ti sei saziato di piaceri» (25) e di beni frutto di arricchimento disonesto, defraudando con inganno coloro che onestamente si guadagnano da vivere. O uomo che tutto vuoi per te di cose materiali, io ti chiedo di accostarti a Dio, chiedendo a Lui di nutrirti di cose spirituali. Di questo tu hai bisogno! Tu hai bisogno di pace, di pace vera, quella che proviene dal tuo Dio e Lui solo te la può donare. «Chiedete e vi sarà dato, cercate e troverete, bussate e vi sarà aperto. Perché chi chiede ottiene, chi cerca trova, e a chi bussa sarà aperto» (26).

8. Non dire falsa testimonianza
Voi dovete dire sempre la verità, dovete far trionfare la verità, anche si vi può costare. La verità la conosciamo attraverso la S. Parola Dio e divini Comandamenti. Se osserveremo la S. Parola di Dio saremo discepoli di Gesù e avremo una libertà interiore (27), che ci guida alla verità tutta intera e ci fa dono di una integrità interiore, al punto che il nostro modo di porci verso il nostro prossimo é schietto, senza compromessi: si dirà “sì” dove occorre dire “sì”, e “no” dove occorre dire “no” (28). La verità è in sé anche una virtù, che ci permette di essere veri nelle nostre azioni e nelle nostre parole, fuggendo la doppiezza e l’ipocrisia (29). Non lusingate o adulate nessuno per ottenere un vantaggio o un’amicizia (30). Non dite mai bugie, ma sempre la verità; omettete eventualmente di dire solo quella parte di verità, che può mettere in pericolo voi o altre persone (31). Non siate menzogneri. La menzogna è un grave peccato, perché è un’indurre altre persone in errore in modo volontario su una realtà, che viene cambiata, stravolta. Non usate la menzogna per danneggiare il vostro prossimo (32) attraverso la maldicenza o la calunnia, perché così facendo seguite satana, il nemico di noi viventi che è falso, mentitore per eccellenza e vi suggerisce di mentire. «Egli è stato omicida fin da principio e non ha perseverato nella verità, perché non vi è verità in lui, perché è menzognero e padre della menzogna» (33). Cercate di portare la pace tra le persone, smorzando le contese. Non riportate cose sentite (34), anche se fossero vere, perché aumentereste il conflitto tra le persone. Invocate durante il giorno con qualche preghiera Maria Ss.ma, affinché vi protegga e vi difenda dalla tentazione di mentire. Anche qualche rinuncia, digiuno praticati durante il giorno e offerti a Dio vi aiuteranno a essere leali, puri davanti a Dio e agli uomini.

9. Non desiderare la donna d'altri
Perché o uomo desideri la donna del tuo fratello, perché vuoi peccare con questi desideri, quasi sempre, se non sempre lussuriosi? Costruisci con la donna che Dio ti ha messo accanto, cioè tua moglie o colei che può divenirla, un rapporto di affetto e di amore duraturo nel tempo fino a che la vostra morte giunga. Certamente, per non desiderare la donna o l’uomo altrui, voi dovrete anche mortificarvi. La “mortificazione” dei vostri sensi e della vostra mente e del vostro cuore produce in voi una purificazione e vi porta a quell’amore puro di cui avete bisogno. Non ricambiate, non scambiate l’amore con il sesso. Amore puro significa volere il bene di chi mi sta accanto e quale tradimento se io desidero un’altra donna o un altro uomo anziché volere il bene di chi mi sta accanto e magari mi ama e si sacrifica per me. Figli, satana vuole, desidera distruggere ogni famiglia. Egli vuole portare confusione dentro di voi e quale occasione migliore per inquinare i vostri pensieri con l’impurità. Sappiate anche che «chiunque guarda una donna per desiderarla, ha già commesso adulterio con lei nel suo cuore» (35). Occorre lottare contro il desiderio della “concupiscenza carnale” purificando il cuore, perché «dal cuore provengono i propositi malvagi» (36) e occorre allontanare dalla nostra mente i cattivi pensieri, affinché Dio abiti in noi e ci dia la sua pace. Riflesso di te uomo è il tuo occhio. «La lampada del corpo è l’occhio. Se dunque il tuo occhio è limpido, tutto il tuo corpo sarà illuminato; ma se il tuo occhio è malvagio, tutto il tuo corpo sarà nelle tenebre» (37). Non facciamoci imbrogliare dal tentatore, satana, ma siamo vigilanti nella preghiera, per non cadere in questa tentazione (38).

10. Non desiderare la roba d'altri
Non desiderare le cose degli altri, ma procurati i beni onestamente, tramite il lavoro, la tua personale fatica (39). Il desiderio delle cose altrui si riferisce ai vizi della cupidigia, dell’avarizia e dell’invidia. La cupidigia è un desiderio spropositato di beni, che porta a invidiare il possesso dei beni altrui. Se a tale desiderio non si pone un freno, essa porta all’invidia e da questa si passa ad altri vizi, tra cui l’odio per coloro che possiedono i beni, che vengono desiderati. Quando si arriva a questi sentimenti così negativi la persona può utilizzare qualsiasi mezzo, anche la violenza, pur di ottenere i beni altrui e così tale vizio si trasforma in «peccato mortale» (40).

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1 Mt 5,17-18
2 Mt 22, 37
3 Sal 25, 5
4 Catechismo della Chiesa Cattolica, Libreria Editrice Vaticana, 2006, nr. 2088
5 Gal 5, 17
6 Mc 8, 36
7 At 4 ,12
8 Sir 23, 9
9 Nostra Signora di La Salette - Wikipedia
10 Il Settimanale di Padre Pio, n. 15, 12 aprile 2015, p. 1
11 Col 3, 20
12 Sir 3,12 – 14
13 Col 3, 21
14 Mt 5, 21
15 Mt 5, 22
16 Mt 12, 36
17 Lc 6, 36-37
18 Ibidem
19 Gal 5, 17
20 Mc 14, 38
21 1 Cor 6, 19
22 Mt, 18, 7
23 Padre Gabriele Amorth ha scritto in uno dei suoi libri, che per aiutare un giovane a non commettere più il peccato impuro, praticò prima della S.Confessione un esorcismo.
24 Lc 11, 8
25 Gc 5, 5
26 Lc 11, 9-10
27 Gv 8,31-32
28 Catechismo della Chiesa Cattolica, Libreria Editrice Vaticana, 2006, nr. 2466
29 Ivi, nr. 2468
30 Ivi, nr. 2480
31 Ivi, nr. 2491-2492
32 Lv 19,11
33 Gv 8, 44
34 1Pt 4, 15
35 Mt 5, 28
36 Mt 15, 19
37 Mt 6, 22-23
38 Lc 18, 1
39 Gn 3, 17
40 Catechismo della Chiesa Cattolica, Libreria Editrice Vaticana, 2006, nr. 2539