Non solo nella Chiesa di Roma il tema delle donne prete o delle benedizioni alle coppie gay solleva critiche feroci e bufere epiche, il problema si sta manifestando persino nella Chiesa anglicana per sua natura più aperturista e di larghe vedute, dove da poco è stata designata anche la prima Arcivescova di Canterbury della storia nella persona di Sarah Mullally che succede a Justin Welby costretto alle dimissioni per una penosa storia di coperture ad un pedofilo seriale. In attesa dei tempi tecnici dell'insediamento della pastora Mullally (che dovrebbe avvenire tra qualche mese) sono già partite nel mondo anglicano le prime bordate contrarie per fermare che una donna possa arrivare ad un ufficio così alto, tradizionalmente di appannaggio maschile.
Una potente fazione conservatrice delle chiese anglicane ha fatto sapere di non gradire questo strappo e ha paventato il rischio di uno scisma globale.
Ad essere intervenuto a nome di tante altre realtà anglicane contro la pastora Mullally è stato l'arcivescovo del Ruanda che ha invitato le chiese anglicane conservatrici a interrompere i legami con la Chiesa d'Inghilterra, e a rifiutare l'Arcivescova designata di Canterbury come loro leader spirituale e a rifiutarsi di partecipare alle riunioni da lei convocate. Una specie di ammutinamento che fa affiorare una serie di tensioni da tempo silenti, per esempio sulla questione dell'omosessualità e del ruolo femminile, aspetti indigeribili per le realtà anglicane del Sud del mondo, culturalmente più tradizionalista...

ilmessaggero.it

Bufera nella Chiesa Anglicana per l'Arcivescova di Canterbury, partono le minacce di scisma dagli africani

Tutto il mondo è paese. Non solo nella Chiesa di Roma il tema delle donne prete o delle benedizioni alle coppie gay solleva critiche feroci e bufere epiche, il problema si sta manifestando persino nella Chiesa anglicana per sua natura più aperturista e di larghe vedute, dove da poco è stata designata anche la prima Arcivescova di Canterbury della storia nella persona di Sarah Mullally che succede a Justin Welby costretto alle dimissioni per una penosa storia di coperture ad un pedofilo seriale. In attesa dei tempi tecnici dell'insediamento della pastora Mullally (che dovrebbe avvenire tra qualche mese) sono già partite nel mondo anglicano le prime bordate contrarie per fermare che una donna possa arrivare ad un ufficio così alto, tradizionalmente di appannaggio maschile.
Una potente fazione conservatrice delle chiese anglicane ha fatto sapere di non gradire questo strappo e ha paventato il rischio di uno scisma globale.
Si ritiene, infatti, che Mullally sia stata scelta soprattutto …

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