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22 Ottobre - San Donato di Fiesole - San Giovanni Paolo II.

Televallassina. S. Donato di Fiesole, vescovo († ca. 875)
Donato di Fiesole nasce in Irlanda negli ultimi anni del sec. VIII da nobili genitori cristiani. Fin da fanciullo fu educato nella fede cattolica e avviato agli studi nei quali fece tali progressi da superare tutti i suoi coetanei.

Nell'816, desideroso di maggiore perfezione, abbandonò la famiglia e la patria e si mise a peregrinare per varie regioni giungendo fino a Roma.

Nell'829, nel ritornare in patria, arrivò a Fiesole, città che aveva subito un'incursione normanna col conseguente saccheggio, proprio mentre il clero ed il popolo trattavano dell'elezione del nuovo vescovo; mossi da divina ispirazione, i fiesolani scelsero proprio lo sconosciuto pellegrino, che, dapprima riluttante, dovette poi piegarsi ai loro desideri.

Fu uomo di lettere e, come tale, si preoccupò dell'istruzione del clero e della gioventù. Scrisse diverse opere delle quali rimangono soltanto un epitaffio dettato per la sua tomba, la Vita di santa Brigida di Kildare e un poema dedicato all'Irlanda.

Per i suoi connazionali irlandesi, pellegrini in Italia, fondò a Piacenza, con mezzi propri, fra l'826 e l'850, la chiesa di S. Brigida, con annesso ospedale ed ospizio che, dotati di numerosi e ricchi beni, donò il 20 agosto dell'850 al monastero di S. Colombano di Bobbio.

Combatté con successo contro gli usurpatori dei beni della sua Chiesa.

Nell'844, insieme con altri vescovi, prese parte ad una spedizione che Lotario fece guidare dal figlio Ludovico.

Nell'850 fu presente a Roma all'incoronazione fatta da S. Leone IV (847-855) a Ludovico II dal quale, nell’866, ottenne aiuti per la sua diocesi.

Nell’861 fu presente al Concilio romano indetto da S. Niccolò I (858-867) per giudicare l'arcivescovo di Ravenna Giovanni VII accusato di abuso di potere dai suoi vescovi suffraganei.

Nell'866, alla testa dei suoi vassalli, accompagnò Ludovico nella campagna contro i Saraceni nell'Italia meridionale e, nello stesso anno, si portò a Capua dove ebbe da Lotario II la conferma dei beni già concessi al suo predecessore Alessandro con esenzioni e diritti vari.

Nell'876, a Piacenza, ricevette conferma da Carlo il Calvo delle immunità e dei privilegi precedentemente ricevuti.

Muore a Fiesole nell'877 e le sue spoglie furono sepolte nella primitiva cattedrale, ai piedi della collina, nella cappella dedicata a S. Romolo, dove rimasero fino al 1817.

In quell'anno il vescovo mons. R. Mancini fece trasportare i suoi sacri resti nella nuova cattedrale, eretta sul colle nel 1028 dal vescovo Jacopo il Bavaro, in una cappella a lui dedicata a sinistra dell'altare maggiore.

Significato del nome Donato : “dato in dono [da Dio]” (latino).

Fonti principali: santiebeati.it; wikipedia.org (“RIV./gpm”).

San Giovanni Paolo II

Il Gigante di Dio

Considerata la straordinarietà di questi Sommi Pontefici nell’offrire al clero e ai fedeli un singolare modello di virtù e nel promuovere la vita in Cristo, tenendo conto delle innumerevoli richieste da ogni parte del mondo, il Santo Padre Francesco, facendo suoi gli unanimi desideri del popolo di Dio, ha dato disposizione che le celebrazioni di S. Giovanni XXIII, papa, e di S. Giovanni Paolo II, papa, siano iscritte nel Calendario Romano generale, la prima l’11, la seconda il 22 ottobre, con il grado di memoria facoltativa.
(Città del Vaticano, 11 Settembre 2014 - Zenit.org)
« Fratelli e Sorelle! Non abbiate paura di accogliere Cristo e di accettare la sua potestà!

Aiutate il Papa e tutti quanti vogliono servire Cristo e, con la potestà di Cristo, servire l’uomo e l’umanità intera!

Non abbiate paura! Aprite, anzi, spalancate le porte a Cristo!

Alla sua salvatrice potestà aprite i confini degli Stati, i sistemi economici come quelli politici, i vasti campi di cultura, di civiltà, di sviluppo. Non abbiate paura!
»

Queste parole memorabili, pronunciate il 22 ottobre (data scelta per la memoria liturgica) 1978 nell'omelia per l'inizio del pontificato (per leggere la w2.vatican.va/…/hf_jp-ii_spe_19… e (o) video ascoltarla www.youtube.com/watch), sono ormai scolpite nei cuori di tutti i cristiani e degli uomini di buona volontà del mondo intero.

Quello che il neo-eletto Papa chiedeva a tutti, egli stesso lo ha fatto per primo: ha aperto a Cristo la società, la cultura, i sistemi politici ed economici, invertendo con la forza di un gigante, che gli veniva da Dio, una tendenza che poteva sembrare irreversibile.

G

iovanni Paolo II
, al secolo, Karol Józef Wojtyła, nasce a Wadowice, città a 50 km da Kraków (Polonia), il 18 maggio 1920. Era l’ultimo dei tre figli di Karol Wojtyła e di Emilia Kaczorowska, che morì nel 1929. Suo fratello maggiore Edmund, medico, morì nel 1932 e suo padre, sottufficiale dell’esercito, nel 1941. La sorella, Olga, era morta prima che lui nascesse.

Fu battezzato il 20 giugno 1920 nella Chiesa parrocchiale di Wadowice dal sacerdote Franciszek Zak; a 9 anni ricevette la Prima Comunione e a 18 anni il sacramento della Cresima. Terminati gli studi nella scuola superiore Marcin Wadowita di Wadowice, nel 1938 si iscrisse all’Università Jagellónica di Cracovia.

Quando le forze di occupazione naziste chiusero l’Università nel 1939, il giovane Karol lavorò (1940-1944) in una cava ed, in seguito, nella fabbrica chimica Solvay per potersi guadagnare da vivere ed evitare la deportazione in Germania.

A partire dal 1942, sentendosi chiamato al sacerdozio, frequentò i corsi di formazione del seminario maggiore clandestino di Cracovia, diretto dall’Arcivescovo di Cracovia, il Cardinale Adam Stefan Sapieha. Nel contempo, fu uno dei promotori del "Teatro Rapsodico", anch’esso clandestino.
Dopo la guerra, continuò i suoi studi nel seminario maggiore di Cracovia, nuovamente aperto, e nella Facoltà di Teologia dell’Università Jagellónica, fino alla sua ordinazione sacerdotale avvenuta a Cracovia il 1̊ novembre 1946, per le mani dell’Arcivescovo Sapieha.

Successivamente fu inviato a Roma, dove, sotto la guida del domenicano francese P. Garrigou-Lagrange, conseguì nel 1948 il dottorato in teologia, con una tesi sul tema della fede nelle opere di San Giovanni della Croce (Doctrina de fide apud Sanctum Ioannem a Cruce). In quel periodo, durante le sue vacanze, esercitò il ministero pastorale tra gli emigranti polacchi in Francia, Belgio e Olanda.

Nel 1948 ritornò in Polonia e fu coadiutore dapprima nella parrocchia di Niegowić, vicino a Cracovia, e poi in quella di San Floriano, in città. Fu cappellano degli universitari fino al 1951, quando riprese i suoi studi filosofici e teologici. Nel 1953 presentò all’Università cattolica di Lublino la tesi: "Valutazione della possibilità di fondare un'etica cristiana a partire dal sistema etico di Max Scheler". Più tardi, divenne professore di Teologia Morale ed Etica nel seminario maggiore di Cracovia e nella Facoltà di Teologia di Lublino.

Il 4 luglio 1958, il Venerabile Pio XII lo nominò Vescovo titolare di Ombi e Ausiliare di Cracovia. Ricevette l’ordinazione episcopale il 28 settembre 1958 nella cattedrale del Wawel (Cracovia), dalle mani dell’Arcivescovo Eugeniusz Baziak.

Il 13 gennaio 1964 fu nominato Arcivescovo di Cracovia dal Beato Paolo VI, che lo creò e pubblicò Cardinale nel Concistoro del 26 giugno 1967, del Titolo di S. Cesareo in Palatio, Diaconia elevata pro illa vice a Titolo Presbiterale.

Partecipò al Concilio Vaticano II (1962-1965) con un contributo importante nell’elaborazione della costituzione Gaudium et spes. Il Cardinale Wojtyła prese parte anche alle 5 assemblee del Sinodo dei Vescovi anteriori al suo Pontificato.

I Cardinali, riuniti in Conclave, lo elessero Papa il 16 ottobre 1978. Prese il nome di Giovanni Paolo II e il 22 ottobre iniziò solennemente il ministero Petrino, quale 263° successore dell’Apostolo. Il suo pontificato è stato uno dei più lunghi della storia della Chiesa ed è durato quasi 27 anni.

Giovanni Paolo II ha esercitato il suo ministero con instancabile spirito missionario, dedicando tutte le sue energie sospinto dalla sollecitudine pastorale per tutte le Chiese e dalla carità aperta all’umanità intera.
- I suoi viaggi apostolici nel mondo sono stati 104.
- In Italia ha compiuto 146 visite pastorali.
- Come Vescovo di Roma, ha visitato 317 parrocchie (su un totale di 333).

Più di ogni Predecessore ha incontrato il Popolo di Dio e i Responsabili delle Nazioni: alle Udienze Generali del mercoledì (1166 nel corso del Pontificato) hanno partecipato più di 17 milioni e 600 mila pellegrini, senza contare tutte le altre udienze speciali e le cerimonie religiose [più di 8 milioni di pellegrini solo nel corso del Grande Giubileo dell’anno 2000], nonché i milioni di fedeli incontrati nel corso delle visite pastorali in Italia e nel mondo.
Numerose anche le personalità governative ricevute in udienza:
- 38 visite ufficiali;
- 738 udienze o incontri con Capi di Stato;
- 246 udienze e incontri con Primi Ministri.
Il suo amore per i giovani lo ha spinto ad iniziare, nel 1985, le Giornate Mondiali della Gioventù. Le 19 edizioni della GMG che si sono tenute nel corso del suo Pontificato hanno visto riuniti milioni di giovani in varie parti del mondo. Allo stesso modo la sua attenzione per la famiglia si è espressa con gli Incontri mondiali delle Famiglie da lui iniziati a partire dal 1994.
Giovanni Paolo II ha promosso con successo il dialogo con gli ebrei e con i rappresentati delle altre religioni, convocandoli in diversi Incontri di Preghiera per la Pace, specialmente in Assisi.

Sotto la sua guida la Chiesa si è avvicinata al terzo millennio e ha celebrato il Grande Giubileo del 2000, secondo le linee indicate con la Lettera apostolica w2.vatican.va/…/hf_jp-ii_apl_10…. Essa poi si è affacciata al nuovo evo, ricevendone indicazioni nella Lettera apostolica w2.vatican.va/…/hf_jp-ii_apl_20…, nella quale si mostrava ai fedeli il cammino del tempo futuro.
Con l’Anno della Redenzione, l’Anno Mariano e l’Anno dell’Eucaristia, Giovanni Paolo II ha promosso…
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