Ai piani bassi del Palazzo Apostolico, subito appena dopo il Cortile della Sentinella, dove è stata ricavata l'aula nuova del tribunale vaticano è in corso un braccio di ferro strisciante tra l'Ufficio del Promotore di Giustizia e il collegio giudicante per il processo d'appello relativo alla disgraziata compravendita del palazzo di Londra. Codici procedurali alla mano, linguaggio super tecnico, interpretazioni delle norme vaticane. Per la seconda volta nell'arco di poco tempo i giudici del tribunale hanno assestato all'Ufficio del Promotore un brutto colpo. L’Ufficio del Promotore di Giustizia - il pm - aveva presentato un ricorso alla Cassazione contro l’ordinanza emessa dalla Corte il 25 settembre scorso con la quale si dichiarava inammissibile l’appello alla sentenza di primo grado (da parte del Promotore, Alessandro Diddi) per genericità dei motivi e tardività nel deposito degli atti. Stamattina il Promotore aggiunto Roberto Zannotti ha spiegato in aula il ricorso in Cassazione …