"...La prima espressione della regalità di Cristo sull'uomo si trova nella legge morale naturale che proviene da Dio stesso; la più alta espressione della sua regalità è la sacra liturgia, dove gli elementi materiali e il cuore dell'uomo stesso sono offerti a Dio in unione con il Sacrificio divino che redime la creazione. Oggi, stiamo assistendo all'auto-demolizione della Chiesa sulla terra, certamente nelle nazioni occidentali, poiché sia i fedeli che i loro pastori scappano e si nascondono dalla realtà della regalità di Cristo, che pone così grandi richieste alla nostra natura decaduta e tuttavia promette così immense benedizioni nel tempo e nell'eternità. L'incessante messa in discussione della dottrina morale di base (specialmente nell'area del matrimonio e della famiglia), il continuo annacquamento della teologia e dell'ascetismo, la devastazione della liturgia stessa: tutti questi sono altrettanti rifiuti dell'autorità di Dio e del suo Cristo..."
Chiesa e post-concilioper questa utile traduzione sullo spostamento di data della Festa di Cristo Re, dal calendario tradizionale al NOM (proprio alla vigilia del qui- qui- quiin occasione della ricorrenza e in diversi precedenti a partire da qui. Poiché repetita iuvant, di seguito, nella nostra traduzione da Rorate caeli, un articolo informativo sulla trasformazione della festa di Cristo Re sotto Bugnini e Paolo VI. Non è la stessa festa semplicemente spostata ad una data diversa; è una festa diversa in una data diversa e, per certi aspetti, una negazione dell'originale. vedi]: