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P.Elia
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La grande Bellezza. Solennità dell'Ascensione di Gesù al Cielo. La "Grande Bellezza”! Vangelo di Domenica 8 Maggio 2016, Ascensione di Gesù al Cielo Cari amici, quando Gesù parla della risurrezione …Altro
La grande Bellezza. Solennità dell'Ascensione di Gesù al Cielo.

La "Grande Bellezza”!
Vangelo di Domenica 8 Maggio 2016, Ascensione di Gesù al Cielo
Cari amici, quando Gesù parla della risurrezione ai suoi discepoli distingue, tra l’altro, due tipi di risurrezione una per la condanna e l’altra per la vita eterna. (Gv 5,28-29)
La festa di oggi, L’ascensione al cielo di Gesù, ci aiuta a comprendere meglio la resurrezione per la vita eterna. Non si tratta di una “ascensione” di tipo fisico, geografico, una sorta di passare da un luogo posto in basso a un altro situato più in alto…, ma di una ascensione di tipo “qualitativo”. L’umanità di Gesù viene trasformata, mutata da terrestre in celeste… viene migliorata, innalzata nel senso che entra nella dimensione celeste che è la dimensione di Dio: Gesù risorto ascende alla destra di Dio….
Per usare un linguaggio preso a prestito dai nuovi media, senza volere in nessun modo essere irrispettosi della Parola di Dio e della Sua potenza, è come se Dio Padre, nella vita, passione, morte e risurrezione del Suo Figlio operasse come un upgrade della natura umana che da terrestre si trasforma in celeste. Una natura umana che nella trasformazione ne acquista in "potenza e ricchezza, sapienza e forza, onore, gloria e benedizione». (Ap. 5,11) E … bellezza...
Tutta la vita, cari amici, non basterà per approfondire questa realtà stupefacente… Solo nel santo Paradiso, forse, quando saremo simili a Gesù perché lo vedremo così come Egli è, capiremo in pieno la grandezza del disegno di Dio sull’umanità. Per adesso vorrei richiamare la vostra attenzione su un solo aspetto di questa grandiosa mutazione. Per quello che possiamo dire della bellezza della natura umana divinizzata, ascesa cioè al cielo, quasi balbettando, rifacendoci in parte alla Sacra Scrittura e in parte all’esperienza dei santi, in modo particolare dei mistici.
Quello che possiamo dire è che si tratta certamente di una bellezza “accecante” tanto che San Paolo dopo aver visto Gesù sulla strada di Damasco fa fatica a ritornare a vedere la grigia realtà di tutti i giorni che per lui ormai non è più se non spazzatura …dalla quale vuole essere liberato per potersene andare liberamente con Cristo…
Una Bellezza che ti fa uscire fuori di te, dimentico di tutto e di tutti, perduto nell’oceano di luce che è Dio.
Oggi è anche la festa della Mamma. Permettetemi allora di spendere una parola per la Mamma di Tutte le Mamme, L’immacolata Regina dei Gigli, Risorta e Assunta in Cielo, anche lei come il Figlio, in corpo e anima. Tutte le persone sante che hanno avuto il privilegio di vederla qui su questa terra sono vissute con un solo desiderio: andare presto in Cielo per rivederla! Stiamo parlando, cari amici, della vera, grande bellezza, partecipazione della Bellezza che è Dio stesso che non ha niente a che vedere con quella artificiale, fittizia, precaria prodotta dall’uomo.
Cari amici lasciamoci abbagliare dalla bellezza della nuova umanità che risplende in Cristo, nella Mamma celeste e in qualche modo già in tutti i santi che sono in cielo. Solo questa visione di cielo può riempire di amore, di gioia, di forza di entusiasmo la nostra vita in questo nostro pellegrinaggio terreno verso la Patria celeste. È tutto per adesso, ciao, santa Domenica dell’Ascensione di Gesù al cielo e Dio vi benedica sempre!