Suore uccise – Commissaria si giustifica
Suor Geneviève Médevielle, la commissaria apostolica che ha ucciso la Congregazione Francese delle Piccole Sorelle di Maria Madre del Redentore in nome del Vaticano, si è giustificata in una intervista pubblicata sulla pagina in rete della diocesi di Laval, Francia (9 giugno).
Usando una espressione vaga, ha detto che nel 2010 sono sorte nella Congregazione "importanti questioni riguardanti l'esercizio di autorità e la libertà delle persone", e che in seguito si sono sviluppati "seri disaccordi" tra le sorelle e il vescovo di Laval, Thierry Scherrer.
Secondo la Médevielle il vero problema era il “governo della Congregazione", che ha qualificato come "contro lo spirito del Vangelo".
La Médevielle, che si veste in maniera informale, è stata nominata nel 2017 dal Vaticano superioria temporanea. Assicura che le sorelle non sono mai state accusate per il loro "stile di abbigliamento" o per il loro carisma spirituale.
Tuttavia, le sorelle non hanno collaborato con la Médevielle, eleggendo invece una nuova superiora non riconosciuta dal Vaticano.
Pertanto, hanno chiesto prima di essere liberate dai loro voti, avvettando poi una nuova mediazione, ma rifiutando infine i mediatori [liberali] proposti dal Vaticano.
Ora, 29 sorelle su 35 se ne sono andate, ma vivono ancora nelle loro vecchie residenze.
#newsWmtzjginzs
Usando una espressione vaga, ha detto che nel 2010 sono sorte nella Congregazione "importanti questioni riguardanti l'esercizio di autorità e la libertà delle persone", e che in seguito si sono sviluppati "seri disaccordi" tra le sorelle e il vescovo di Laval, Thierry Scherrer.
Secondo la Médevielle il vero problema era il “governo della Congregazione", che ha qualificato come "contro lo spirito del Vangelo".
La Médevielle, che si veste in maniera informale, è stata nominata nel 2017 dal Vaticano superioria temporanea. Assicura che le sorelle non sono mai state accusate per il loro "stile di abbigliamento" o per il loro carisma spirituale.
Tuttavia, le sorelle non hanno collaborato con la Médevielle, eleggendo invece una nuova superiora non riconosciuta dal Vaticano.
Pertanto, hanno chiesto prima di essere liberate dai loro voti, avvettando poi una nuova mediazione, ma rifiutando infine i mediatori [liberali] proposti dal Vaticano.
Ora, 29 sorelle su 35 se ne sono andate, ma vivono ancora nelle loro vecchie residenze.
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