lamprotes

Lo stravolgimento della Liturgia attuale deriva dall'aver smarrito il suo linguaggio simbolico e questo è stato possibile perché il mondo spirituale-divino sembra non esser ritenuto più "interessante" ai liturgisti che non vogliono "annoiare" il popolo di Dio. Tutto, dunque, si produce su questa terra per questa terra. Ma a monte di ciò esiste un concetto eretico di Cristo: solo umano! Un Cristianesimo così è oramai pronto per abbracciare l'Islam!

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La simbolica liturgica e la spiritualità

Una delle basi imprescindibili del Cristianesimo, oltre alla resurrezione di Cristo, è la sua incarnazione in quanto Dio nella nostra stessa umanità. La maggioranza dei cristiani professa questa verità senza rendersi conto delle profonde implicazioni da essa comportate. In tal modo, la si declama nel Credo come uno dei tanti punti a cui prestare riferimento mentale, senza la minima coscienza del suo impatto pratico.
Eccezioni a parte, pure il clero, che dovrebbe formare i laici, si trova nella stessa situazione per cui tale principio rivelato è ridotto a qualcosa di puramente formale. Tra i preti alcuni giungono alla logica conseguenza alla quale porta tale professione formale: il mettere in dubbio o addirittura negare il Credo stesso: “Io al Credo non credo”, disse con un'incredibile disarmante ingenuità un anziano sacerdote torinese nel corso di una Messa natalizia, qualche anno fa.
Contrariamente a tutto ciò, l'incarnazione della seconda Persona trinitaria, Gesù Cristo, indica …

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Nei seminari diocesani non si parla affatto di LINGUAGGIO SIMBOLICO nella liturgia né di come questo possa mai interpretarsi. Non è un caso!