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Arturo Sosa introduce le diaconesse ed abolisce il diavolo

In un'intervista con lo spagnolo “El Mundo”, il Superiore generale dei gesuiti, padre Arturo Sosa, ha dichiarato che papa Francesco "ha già aperto la porta del diaconato" per le donne creando una commissione.
Poi aggiunge: "Più avanti si potrebbero aprire altre porte".

Parlando del male, dice Sosa alla fine dell'intervista: "Vi sono figure simboliche, come il diavolo, che esprimono il male".

Foto: Screenshot Jesuitas, #newsMpruzcpvxj
Francesco Federico e altri 2 utenti si collegano a questo post
antiprogressista
Un lurido eretico marxista e modernista.
Católicos Apostólicos
Secondo la Congregazione per la Dottrina della Fede Arturo Sosa "non è più in piena comunione con la Chiesa cattolica".
Can. 1436
§ 1. Chiunque nega una verità che si deve credere per fede divina e cattolica, o il dubbio, o completamente ripudia la fede cristiana, dopo essere stato legittimamente non ha avvertito pentirsi, deve essere punito come un eretico o un apostata con la scomunica di più …Altro
Secondo la Congregazione per la Dottrina della Fede Arturo Sosa "non è più in piena comunione con la Chiesa cattolica".
Can. 1436
§ 1. Chiunque nega una verità che si deve credere per fede divina e cattolica, o il dubbio, o completamente ripudia la fede cristiana, dopo essere stato legittimamente non ha avvertito pentirsi, deve essere punito come un eretico o un apostata con la scomunica di più; Il chierico inoltre può essere punito con altre pene, non esclusa la deposizione.
Acchiappaladri
Nella prossima intervista ci sarà lo scoop che nella prossima edizione del Catechismo della (neo)Chiesa (a)Cattolica i Dieci Comandamenti saranno aggiornati come segue:
I DIECI COMANDAMENTI RIVEDUTI E SCORRETTI DALL' ALTISSIMO PRELATO
quisut
@Diodoro In effetti le uscite di personaggi come questo Sosa, almeno per me, hanno ben poca importanza.
Sancte Joseph
Sarebbe interessante sapere cosa avrebbe da dire Sant'Ignazio di Loyola a certi suoi discepoli buontemponi
Acchiappaladri
Concordo con @Diodoro che l'essenziale che c'era da capire su questo povero disgraziato di prete gesuita venezuelano il pubblico che segue le cronache ecclesiastiche l'ha già capito dalla intervista di Giuseppe Rusconi: quindi non perdo certo tempo a cercare altre notizie su di lui. Ovviamente se mi ci imbatto per caso le leggo e vi ripropongo qui un'altra "chicca" sull'ex-cattolico generale Sosa …Altro
Concordo con @Diodoro che l'essenziale che c'era da capire su questo povero disgraziato di prete gesuita venezuelano il pubblico che segue le cronache ecclesiastiche l'ha già capito dalla intervista di Giuseppe Rusconi: quindi non perdo certo tempo a cercare altre notizie su di lui. Ovviamente se mi ci imbatto per caso le leggo e vi ripropongo qui un'altra "chicca" sull'ex-cattolico generale Sosa riferita da Aldo M. Valli.

Come vedete meglio qui:

www.aldomariavalli.it/…/il-papa-nero-cu…

28 anni fa il futuro "papa nero" Arturo Sosa fu tra i firmatari di un manifesto di benvenuto demenzialmente elogiativo a quel modello di santo governante cattolico che fu Fidel Castro

"Correva l’anno 1989, mese di febbraio. Il mondo era ancora diviso in blocchi, il muro di Berlino ancora in piedi, e il líder máximo Fidel Castro, all’epoca sessantatreenne e saldamente in sella a capo del regime comunista cubano, andò a far visita al Venezuela.

Per l’occasione, un migliaio di personaggi pubblici venezuelani, appartenenti al mondo della cultura, del giornalismo, dell’arte e dell’economia, pensarono di accogliere Castro con un gentile pensierino, un «Manifiesto de bienvenida» che si apriva con queste parole: «Nosotros, intelectuales y artistas venezolanos al saludar su visita a nuestro país, queremos expresarle públicamente nuestro respeto hacia lo que usted, como conductor fundamental de la Revolución Cubana, ha logrado en favor de la dignidad de su pueblo y, en consecuencia, de toda América Latina».

Il «Manifesto» era tutta una lode a Castro, dipinto come un autentico salvatore. «In questa drammatica ora del continente – si leggeva – solo la cecità ideologica può negare il ruolo del processo che voi rappresentate nella storia della liberazione dei nostri popoli». Poi si parlava del regime castrista come di «una vittoria esemplare sulla tirannia, la corruzione e il vassallaggio» e di Castro come di un eroe, un punto di riferimento in vista delle sfide del progresso e della costruzione di un’America Latina unita. Insomma, un panegirico in pompa magna.

Ebbene, scorrendo l’elenco dei novecentoundici firmatari ecco che al numero 810, dopo il signor Miguel Octavio Sosa e prima del signor Jesús Sotillo, troviamo Arturo Sosa, s. j. Sì, proprio lui: il padre gesuita Arturo Sosa, futuro preposito generale della Compagnia di Gesù, eletto nell’ottobre scorso ..."
Sam Gamgee
Sosa ha molta inventiva , e' meglio che si dia alla fantascienza . Ne avrebbero beneficio sia la chiesa bergogliana sia l' anima di Sosa stesso ,in grave pericolo.
Diodoro
E noi non ci occupiamo di lui. Ripeto: subire ogni giorno quattro/cinque bombardamenti mediatici dalla Neo-chiesa, anche andandoseli a cercare fra le pieghe della pubblicistica, è del tutto sconsigliabile. Ci trasformiamo con le nostre mani in "fossili da esperimento" per questi personaggi... e non abbiamo tempo né serenità per Dio