Prima assoluta: Francesco loda attivista omosessuale e il suo "ministero"
Martin dovrebbe essere un "Gesuita". La lettera costituisce il primo esempio di appoggio all'impegno omosessuale di un prete da parte del papa. Francesco si è congratulato con Martin per una recente conferenza omosessuale, ringraziandolo per un presunto "zelo pastorale" e per la "capacità di stare vicino alla gente" [o meglio: vicino al peccato].
Francesco non prende le distanze dalla blasfemia, affermando che l'approccio di Martin emula la "vicinanza che Gesù aveva" e che "riflette la vicinanza a Dio", poi parla degli omosessuali attivi nel "gregge" di Martin come "figli di Dio" mentre in realtà il Dio della Bibbia li "odia" e li "punisce" col fuoco.
Secondo Francesco, lo "stile" di Dio prevede tre elementi: vicinanza, compassione e tenerezza… nessuno di questi è un tratto della tirannia imposta da Francesco sul Vaticano.
Martin è di New York, non ha mai ammesso di praticare l'omosessualità, ma sui social media la sottocultura omosessuale è chiamata anche "Comunità stile di vita James Martin".
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