Romano Amerio: Pensieri sull'ecumenismo
Nella Chiesa del Concilio Vaticano II, l'ecumenismo ci è stato inculcato a tal punto che quasi nemmeno ci fermiamo a riflettere sulla questione; ipnotizzati dalla parola "talismano" «ecumenismo», non lo mettiamo nemmeno in discussione.
Parole, su parole, su parole, tanto che siamo frastornati da questa continua vuota cocofonica chiacchiera ecclesiastica, profusa da uomini vestiti di porpora o in giacca e cravatta. Documenti, su documenti, su documenti, tanto che ne siamo sommersi; documenti inutili che nessun fedele ha letto, e forse nemmeno i sacerdoti leggono, e forse nemmeno chi li ha redatti ha riletto per vedere se ciò che ha scritto ha un senso logico e coerente al Vangelo.
Diamo per scontato che è buono essere ecumenici, che è bello esserlo, che è giusto e coerente con il messaggio cristiano.
Ma la Chiesa pre conciliare non predicava l'ecumenismo, se non per invitare alla conversione e il ritorno nel santo ovile della cattolicità. Nemmeno Gesù Cristo predicava l'ecumenismo.
La chiesa delle chiacchiere, la chiesa della carta, la chiesa che crede di essere più buona di Dio, perché aggiornata, ecco che propone il dialogo, l'accoglienza, l'ecumenismo, ma in tutto questo buonismo mellifluo si scorda della Verità!
L'ecumenismo alla fine non produce nulla, chi è fuori dalla Chiesa cattolica non guadagna nulla perché non entra, anzi li confermiamo nel loro errore, mentre noi perdiamo qualcosa della Verità. Perché a forza di smussare la Verità per avvicinarci agli eretici, annacquiamo il messaggio evangelico e diveniamo sale insipido. Loro non si convertono e noi passiamo per sciocchi!
Difatti solo la Chiesa cattolica in nome dell'ecumenismo ha "rinunciato", leggi tradito, a qualcosa che era Suo, facendo passi eretici verso gli altri.
Gli altri, invece, non hanno fatto nessuna rinuncia alle loro idee eretiche, e nessun passo verso la Verità: intransigenti e fermi sulle loro posizioni non cedono nulla della loro dottrina eretica e si compiacciono di vedere la Chiesa dare loro ragione, chiedere perdono (a colpe inesistenti o esagerate), e cambiare la dottrina cattolica.
A questo proposito condivido alcuni pensieri di Romano Amerio sul tema ecumenismo, per risintonizzarci con la logica e la Verità!
Sono tratti dal libro:
Zibaldone
di
Romano Amerio
a cura di Enrico Maria Radaelli
edito da Lindau 2010
Zibaldone | Romano Amerio | 9788871808581 | …
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L' ecumenismo postconciliare non solo contraddice a tutto l'ecumenismo preconciliare ma persino a se stesso. È un ecumenismo che non può nemmeno costituirsi. Un tempo durante la settimana di preghiera per l'unità i cattolici pregavano affinché i separati ritornassero e si reintegrassero nell'unica Chiesa di Cristo che è la cattolica. Oggi cattolici e protestanti pregano insieme per l'unità della Chiesa, ma sono persuasi che la Chiesa di Cristo sussiste ( è il termine usato dal concilio) in tutte le diverse confessioni cristiane.
Ma se è così, l'unità è già realizzata. Nessuna Chiesa deve muoversi fuori di sé verso un'altra. L'unità della Chiesa già sussiste in ciascuna.
Insomma, che unità si può cercare, se l'unità che si cerca è già realizzata?
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Continuando l'argomento si tenta di sfuggire alla contraddizione affermando che si cerca la pienezza dell'unità. Siccome però si è sostenuto in precedenza che tutte le confessioni, così come sono, costituiscono la Chiesa di Cristo e sono mezzi di salvezza, quella pienezza è un puro accidente e niente di essenziale. Come dicevano i teologi un tempo la pienezza è richiesta ad melius esse, non ad esse (Non per essere, ma per meglio essere). L'unità che si ricerca è forse quella che concerne la lungezza delle fimbrie e la profondità degli inchini?
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Ecumenismo. Nel bollettino di ottobre 1991 di Una voce si riproduce la formula della preghiera dei fedeli approvata dal vescovo di Padova. Eccola: «Noi ti preghiamo, o Signore, affinché venga presto il giorno quando non ci saranno più né cattolici né protestanti né ortodossi, ma soltanto cristiani fratelli tra di loro». Qui si prega esplicitamente per impetrare la distruzione della Chiesa cattolica. Il cattolicesimo, come ho spiegato in Iota unum, è destinato a risolversi nella teocrasia universale confusionale e unicolore. (Forse qui Amerio si è sbagliato: non unicolore, ma arcobalenata).
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L'Ecumenismo cominciato come adunazione delle Chiese cristiane è diventato adunazione di tutte le credenze religiose o no, e ha sostituito all'idea del ritorno a un centro di unità l'idea che l'unità religiosa del genere umano già sussista e che occorre soltanto prenderne coscienza e così antagonismi e differenze dileguano.
In ultima analisi l'ecumenismo è servito e serve per cercare di distruggere la Chiesa cattolica annacquando la sua dottrina e il messaggio evangelico, e per costruire quell'idea massonica di fratellanza universale che per forza di cose deve eliminare la Divinità di N.S. Gesù Cristo con tutta la Cristologia e teologia a Lui legata, che trovava piena espressione nella Chiesa cattolica preconciliare, per potersi attuare in "pienezza".
foto tratta dal sito:
Zibaldone | Romano Amerio | 9788871808581 | …