L'abominio della desolazione - Danilo Quinto - 1° settembre '19

L'intervento di Beppe Grillo (“Basta parlare di posti e punti. È un momento storico, abbiamo da progettare il mondo, c'è da rivedere i paradigmi della crescita”, una frase che ricorda molto i discorsi del Club di Roma di Aurelio Peccei, che Marco Pannella, in un congresso radicale degli anni ’70 propose come Presidente del Consiglio, affascinato com’era dalle teorie sulla “bomba demografica” e sul “rientro dolce” della popolazione), al quale il segretario del Pd ha risposto “Rispettiamoci gli uni con gli altri”, pone fine alla "partita" del Governo PD-M5S + LeU (perchè uno tra Boldrini, Grasso e Fratoianni, ci sarà).

I "giochi" sono fatti. Questo Governo è cosa fatta. A Salvini va il merito di aver scoperto questi "giochi" (anche se, a mio avviso, si è accorto in corso d'opera della loro radicalizzazione; il suo è stato un gesto istintivo, piuttosto che studiato a tavolino), che andavano avanti da molto tempo e che avevano già avuto "anticipazioni" con gli accordi fatti tra maggio e giugno sulla prossima manovra finanziaria da Conte e Tria con i poteri di Bruxelles, con il voto favorevole dei Cinquestelle al Presidente PD del Parlamento europeo, David Sassoli e con i voti determinanti sempre dei Cinquestelle per l’elezione di Ursula von der Leyen. Nel frattempo, da mesi, Giuseppe Conte richiamava a sè tutti i dossier delle riforme previste nel contratto di governo Lega-M5S, con la finalità di bloccarle (sono questi i “no” ai quali Salvini si è richiamato).

Non appena Salvini, l’8 agosto, diffonde il comunicato con cui dichiara la crisi, si svolgono quattro fatti in sequenza determinanti, in ordine d’importanza:
1) il paragone che Bergoglio fa tra sovranismo e Hitler;
2) l’apertura di Grillo all’intesa PD-M5S;
3) l’intervento con il quale Matteo Renzi - che a maggio, insieme a Mattia Feltri e Lilli Gruber, è l’unico tra i politici italiani a partecipare alla rione del Gruppo Bilbeberg – dà la sua disponibilità, perchè è lui a detenere la “golden share” del PD, in quanto a lui fa riferimento la maggioranza dei parlamentari;
4) la presa di posizione su un “Governo Ursula” (dal nome della Presidente della Commissione europea) di Romano Prodi, che così si candida ad essere il Presidente della Repubblica della nuova maggioranza che si va a creare per le elezioni previste nel 2022. Un’allenza sulla sua candidatura è certa, così come si sono messe le cose.

A questi fatti, Salvini non risponde con il ritiro immediato della delegazione dei Ministri della Lega al Governo, dando così il tempo – inaspettato e inatteso - alla trama che si sta svolgendo alle sue spalle, di prendere forma, anche plastica. Questo avviene con la seduta del Senato del 19 agosto, quando i Ministri del M5S occupano tutti i banchi del Governo attorno a Conte e Salvini è costretto a chiedere spazio per sedersi accanto a Conte al Presidente del Senato, che per svolgere il suo intervento, poi lo relega nei banchi della Lega. La forma è sostanze delle cose. Avevano già tutto deciso.

Le ingiurie, le offese, le minacce di Conte nei confronti di Salvini, che già avevano avuto la “copertura”, anche mediatica, di Bergoglio, servono solo a legittimare se stesso nei confronti del PD: a far comprendere che è pronto a “traslocare” con nonchalance da una maggioranza all’altra e a diventare leader di un Governo che sta bene a tutti, Alla “Nuova Chiesa” (si scopre successivamente che lo sconosciuto professore di Firenze di sedici mesi prima è il “pupillo” del cardinale progressista Achielle Silvestrini, che ha avuto un ruolo centrale negli ultimi decenni della storia della Chiesa rispetto al mondo politico catto-comunista italiano e internazionale); all’Europa, con le dichiarazioni di Macron (che a questo progetto stava evidentemente lavorando da molto tempo, interessato all’obiettivo di “disporre” di un Paese al servizio della “grandeur” francese e in questo senso va anche letta la consulenza affidata al parlamentare del PD Sandro Gozi, già sottosegretario agli Esteri dei Governi Renzi e Gentiloni, sulla quale nulla è stato detto nè precisato); all’intero sistema informativo italiano, che per sedici mesi non ha accusato Salvini di “mangiare i bambini”, ma di tutto il resto che abbiamo letto, sì, mentre si asteneva dal parlare dei “fatti di Bibbiano”; al sistema giudiziario, che ha cercato in tutti i modi di delegittimare l’azione del Ministro dell’Interno, anche con inchieste aperte, che non si chiudono ancora, tipo quella sui supposti rapporti della Lega con Mosca; agli scafisti e a quelle associazioni che si occupano di accoglienza e integrazione dei migranti, che con l’azione di Salvini hanno visto crollare il loro business; perfino a Trump, cosa inedita e mai accaduta, che scrive un tweet per elogiare Conte e quindi caldeggiare il nuovo Governo.

Un Governo che nasce dall’odio nei confronti di Salvini, di un partito che è maggioranza relativa nel Paese (come dimostrano non solo i sondaggi, tutt’oggi, ma i consensi ottenuti nelle elezioni europee, il 34%) e di milioni di elettori, al quale viene sottratto politicamente il diritto alla sovranità (“La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione”, 2° co. art. 1 Costituzione) e di esercitare il diritto di voto.

Queste sono le conseguenze “terrene” di quello che è avvenuto. Poi ci sono le conseguenze soprannaturali, che in maniera inaspettata, inusuale e incredibile si sono manifestate proprio in Parlamento, quando Salvini risponde alle accuse di Conte di aver usato simboli religiosi, non solo rivendicandolo, ma implorando, in quell’aula “sorda e grigia” – mai quest’espressione di Mussolini fu così appropriata – la protezione del Cuore Immacolato di Maria sull’Italia. Si scatena di tutto a questo punto, in quell’aula. L’odio trova forme di espressione diaboliche in senso fisico contro la Madre di Dio. La “società anticristica” si manifesta con tutto il suo apparato di ghigni, di bestemmie, di sordide opposizioni, di paura. Il diavolo nulla teme di più che Maria, perchè sa che solo la Nuova Eva schiaccerà la sua testa definitivamente.

È certo che quanto accaduto in queste settimane è solo il prodromo di quello che avverrà nel prossimo futuro. Esiste, ed è ormai conclamato, un binario parallelo in cui si muove l’”abominio della desolazione”, di cui parla Gesù nel Vangelo (Mt, 24, 21) - durante un lungo discorso escatologico nel quale si succedono tre profezie: la rovina di Gerusalemme, la descrizione della fine del mondo e la Sua venuta definitiva - nella realtà che viviamo: la situazione in cui si trova la Chiesa e quella della politica convergono.

La Nuova Chiesa del “chi sono io per giudicare”; della “Madonna ingannata, perchè Dio le aveva promesso di farlo diventare Re, invece l’ha lasciato morire in Croce”; del bacio sulla Croce di Cristo che poggia su una falce e martello; del “proselitismo che è una solenne sciocchezza”; di “Cristo che si è fatto serpente”; della statuta dell’eretico Lutero messa lì in bella mostra in Sala Nervi; dei Vescovi che pregano insieme ai musulmani o dialogano con i massoni; dei sacerdoti che usano la casa del Signore per organizzare banchetti per i poveri; del “buonasera” e del “buon pranzo”, che aboliscono il saluto bimillenario dei papi, “Sia Lodato Gesù Cristo”; dei registratori che all’epoca di Cristo non esistevano; del demonio che è un simbolo e non una realtà persona, fisica e spirituale e si potrebbe continuare per qualche decina di pagine… è una Chiesa che intende rinunciare a Dio e che vive richiamandosi al “principio d’immanenza”. Ricorriamo alla metafisica, per intenderci.

Il “principio d’immanenza” è sinonimo di un’”autonomia assoluta”, di una “Soggettività” onnicomprensiva, da cui tutto emana e in cui tutto si risolve, nel quale tutto “è” e tutto “diviene”. Se tutto è “nell’uomo”, tutto è anche “dell’uomo” e “per l’uomo”, che perciò emerge come “unico Soggetto” a cui tutto deve attribuirsi quale “Centro” da cui s’irradia, “fine” a cui tende, “fondamento” che a tutto conferisce consistenza, stabilità, significato.

Scriveva Padre Enrico Zoffoli in “Incontro al mistero – Elevazioni (Edizioni Segno, 1992)”: «Ammesso il primato dell’individuo, l’immanenza assoluta fa degenerare la “soggettività” in “solipsismo”, sinonimo di “scetticismo” e “nichilismo”. Se presumo di affermare solo me stesso come soggetto pensante, in me apro un vuoto infinito in cui resto dissolto, scompaio».

L’immanentismo si conclude col rifiuto di Dio. Se il mondo è l’unica realtà necessaria, increata, autosufficiente, e il suo più alto vertice è “nell’uomo, in tutto l’umano”, inevitabile è un “umanesimo ateo”, negatore della creazione e della Provvidenza, di una Soprannatura e di ogni possibile Rivelazione positiva. Dio resta solo come immanente necessità razionale e se Egli non esiste come “l’Assoluto-Altro”, non resta che la “natura” che nell’uomo ha la sua più vera sintesi. Sopprimendo la “verità-in-sé dell’essere”, il principio d’immanenza consente a ciascuno di possedere la propria verità, che, opponendosi a quella degli altri, non è quella in cui tutti possono convenire: la verità assoluta, capace di imporsi in sé e per sé, e quindi oggettiva e universale, è impossibile… Non occorre altra premessa per dichiarare “vere” tutte le religioni, comprese le più incompatibili, contraddittorie. Ne consegue che qualsiasi religione può ritenersi rispettabile come prodotto della “fede”, del “sentimento”, di “tradizioni”, “abitudini” ed altri fattori. Possono portare tutte alla “Felicità Universale”.

Spiegava Padre Zoffoli: «Negata la verità oggettiva e assoluta dei dogmi, il Cristianesimo non sarebbe altro che la religione dell’amore, che a ciascuno lascia la libertà di credere tutto quello che vuole: al difetto delle “idee” (con le quali si avrebbe la pretesa di cogliere l’”essere-in-sé”, la “Trascendenza”…), supplisce l’impulso dell’amore del prossimo, che in definitiva sarebbe quello che l’Uomo porta istintivamente a se stesso, irriducibilmente chiuso nell’orizzonte dell’immanenza, ove tutto per lui ha un senso e merita considerazione. Siamo perciò all’ecumenismo agnostico, pluralista, umanitario e fondamentalmente ateo… Ecumenismo della mutua comprensione o della tolleranza di tutte le confessioni religiose, fondata sull’unità della “Coscienza Umana Universale”, che – nel processo storico – le crea e dustrugge, le modifica e rinnova. Ecumenismo volto di quel “mondialismo” di tipo massonico che, nel rifiuto del Dio Creatore e della Legge Eterna, mira ad abbattere il Cristianesimo quale più eminente religione positiva».

Il “piano” della politica si muove nella medesima direzione. Il “Nuovo Umanesimo” di cui parla Giuseppe Conte – espressione usata infinite volte da Bergoglio - è la versione “laica” dell’”umanesimo ateo”. Usata per la prima volta nei suoi nei suoi libri da Edgar Morin, sociologo di sinistra ed ex consigliere di Mitterand, viene adoperata in tutte le allocuzioni dei Grandi Maestri del Grande Oriente d'Italia (“Chiediamo alle altre forze sane della società di impegnarsi insieme a noi per un nuovo umanesimo e la Massoneria, come Istituzione di uomini liberi che hanno la speranza del domani, può e vuole dare un proprio contributo per superare le criticità. Quando lanci le idee, non le fermi più: solo chi scende in campo e lotta, può avere diritto alla parola. Noi lo facciamo e non siamo soli. La nostra è l’Italia degli uomini liberi, che non hanno rinunciato al pensiero”, Roma 29 ottobre 2011 – “Italia 150: Gran Maestro Raffi, cultura e identità per un nuovo umanesimo”).

Negli anni ’70 – che seguivano la ribellione espressa nel ’68, non a caso successiva alla crisi della Chiesa, iniziata ben prima del Concilio Vaticano II – esplode l’iniquità, la crudeltà e la malvagità di questa nostra Italia. Nel Paese si scatenano tutti i demoni che abitano l’Inferno. Da una parte, provocano le stragi, le deviazioni dei servizi segreti e degli apparati dello Stato, che depistano e inquinano, il terrorismo, usato spesso come scontro tra bande di potere – pensiamo al caso Moro o al caso Cirillo – l’affermarsi della Loggia massonica P2; dall’altra, i demoni favoriscono l’approvazione della legge sul divorzio (1970), la vittoria del referendum che la legittima (1974), la legge sull’aborto (1978), i successivi referendum (1981), che aprono la strada allo sterminio di sei milioni di italiani, insieme alla diffusione su larga scala dei sistemi contraccettivi e di tutto l’armamentario anti-natalista che si sviluppa. Alla violenza eversiva fa da contraltare una violenza ancora più sottile e ideologicamente perversa, rivolta direttamente contro la vita della singola persona e della società nel suo complesso. Una violenza, quest’ultima, incomparabilmente più distruttrice della prima – che pur produce centinaia e centinaia di morti, migliaia di feriti, tutti avvolti dall’oblio, mentre i loro carnefici sono nella maggior parte in libertà e invitati nei talk-show televisivi - perché lede, in maniera insanabile e definitiva, la legge naturale e, quindi, divina. Costruisce un baratro dentro il quale immergere i desideri più biechi spacciandoli per libertà.

Con il trascorrere del tempo, la violenza eversiva si affievolisce e viene sostituita dalla violenza delle oligarchie di potere affaristico, bancario e finanziario, colluse con le lobbies criminali e con quelle massoniche. Che cosa è stata, ad esempio, l’opera demoniaca di introduzione dell’euro, che insieme alla disastrosa conduzione del debito pubblico del Paese e all’asservimento a poteri estranei alla sovranità italiana, ha condotto alla chiusura di centinaia di migliaia di piccole e medie aziende, a centinaia di suicidi e alla distruzione del ceto medio?

La violenza antidivina, dal canto suo, si rafforza vieppiù, fino ad arrivare, negli anni più recenti, ad equiparare i figli frutto dell’incesto a quelli nati dentro il matrimonio; a eliminare qualsiasi ostacolo al divorzio; ad approvare i matrimoni omosessuali; ad introdurre sin dalle scuole dell’infanzia la teoria inventata dell’esistenza di terzi o quarti sessi o della legittimità del cambiamento di sesso in itinere (cosiddetta teoria del gender); a consentire che gli esseri umani siano soppressi se malati, senza che il medico possa obiettare nulla; ad ammettere, seppur con qualche limitazione, la procreazione assistita; a disinteressarsi dei bisogni degli anziani e di coloro che hanno un handicap; a far vivere milioni di famiglie e i loro bambini in povertà assoluta, mentre si soccorrono, si pagano, si alloggiano, coloro che presto domineranno il nostro territorio, con i loro simboli, i loro testi, le loro tradizioni e le loro abitudini, soppiantando le nostre.

Tutto si è generato negli anni ’70 ed ha prodotto i “mostri” che abbiamo visto e vediamo. Non si tratta di Gassman e Tognazzi nel bel film di Dino Risi. Si tratta di mostri autentici, politici da strapazzo, appartenenti a più di una generazione, molti dei quali sé dicenti cattolici, inetti e incapaci, che disprezzando la persona umana fatta a immagine e somiglianza del Dio Creatore, hanno disprezzato Dio nelle loro scelte di legislatori e di governanti, impoverendo culturalmente e intellettualmente, prima che economicamente, un Paese, tenendolo nell’ignoranza più totale rispetto alle scelte e ai fatti che determinavano, per conservare e coltivare solo il potere per il potere.

Vivere senza Dio e senza timore nei Suoi confronti, produce solo rovine, sul piano politico, culturale, economico, civile e soprattutto spirituale. Ecclesiastici e politici sono stati e sono “piccoli protagonisti” dell’”abominio della desolazione”.

È San Paolo, nella Lettera agli Efesini, a insegnarci come fronteggiarli questi “piccoli protagonisti”: «Per il resto, attingete forza nel Signore e nel vigore della sua potenza. Rivestitevi dell'armatura di Dio, per poter resistere alle insidie del diavolo. La nostra battaglia infatti non è contro creature fatte di sangue e di carne, ma contro i Principati e le Potestà, contro i dominatori di questo mondo di tenebra, contro gli spiriti del male che abitano nelle regioni celesti. Prendete perciò l'armatura di Dio, perché possiate resistere nel giorno malvagio e restare in piedi dopo aver superato tutte le prove. State dunque ben fermi, cinti i fianchi con la verità, rivestiti con la corazza della giustizia, e avendo come calzatura ai piedi lo zelo per propagare il vangelo della pace. Tenete sempre in mano lo scudo della fede, con il quale potrete spegnere tutti i dardi infuocati del maligno; prendete anche l'elmo della salvezza e la spada dello Spirito, cioè la parola di Dio. Pregate inoltre incessantemente con ogni sorta di preghiere e di suppliche nello Spirito, vigilando a questo scopo con ogni perseveranza e pregando per tutti i santi, e anche per me, perché quando apro la bocca mi sia data una parola franca, per far conoscere il mistero del Vangelo, del quale sono ambasciatore in catene, e io possa annunziarlo con franchezza come è mio dovere».

Quello che insegna San Paolo è quello che ha fatto una comunità di qualche migliaio di persone in queste settimane. Non dobbiamo stancarci di continuare a farlo, insistentemente. A costo di divenire martiri, dobbiamo opporci, come le armi di cui Dio e la nostra fede ci hanno dotato, all’ideologia di quei personaggi che intendono costruire un mondo senza Dio. Dobbiamo pregare per la loro anima e opporci alle loro leggi, se ingiuste e disobbedire ad esse se contrastano la legge del Signore.

L’ideologia che questi “piccoli protagonisti” esprimono, è marcata – sia a livello ecclesiastico, sia a livello politico – da tre pilastri che costituiranno il “cuore” del Governo Contebis/Bergoglio 1, che non esitiamo a definire anticristici: i migranti, l’ambiente e l’Europa.

Il primo pilastro ha l’obiettivo di realizzare il meticciato e la sostituzione della popolazione con una popolazione più malleabile, più docile, una nuova “razza” (è questa la parola da usare, con buona pace dei buonisti) estranea all’identità cristiana dell’Europa. Il secondo pilastro serve, relativamente soprattutto alla questione legata ai cambiamenti climatici – che si basa su teorie scientifiche non dimostrate, anzi è dimostrato l’esatto contrario di quello che sostengono i seguaci di Greta – a creare un diffuso catastrofismo, per far sì che gli Stati investano somme enormi di denaro a vantaggio di lobby fortissime che speculano su questo business. Il terzo pilastro intende consentire l’affermazione di un Nuovo Ordine o Dis-Ordine Mondiale - che trova nell’Italia un terreno sperimentale molto fertile e agevole – governato da elites che hanno come collante il disprezzo e l’odio nei confronti di Dio.

Sarà un combattimento durissimo e lungo. Appena iniziato. Metterà a repentaglio la fede di molti, che potranno perseverare solo se avranno la Croce come punto di riferimento della loro vita, che è un “soffio”, ma un soffio che ci è stato donato e che non possiamo sprecare. Coraggio.

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Santa Serata, Danilo Quinto



Nella foto, "San Michele Arcangelo in lotta con il demonio", Francesco Cozza (Stignano 1605-Roma 1682).
Marziale
<<A Salvini va il merito di aver scoperto questi "giochi" >>
Ma allora perché, appena dopo il gran casino combinato e visto che la sua mano di poker era persa, Salvini ha cercato di formare , sempre con gli stessi "schifosi", un nuovo Governo? Perché si è pentito?
Marziale
vincenzo angelo
Molto molto bene.