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Il Vescovo Schneider contro l'Arcivescovo Viganò - e viceversa

L'Arcivescovo Carlo Viganò è "purtroppo in scisma", ha detto il Vescovo Athanasius Schneider alla 'Confraternita di Nostra Signora di Fatima' in un video del 10 marzo.

Il suo approccio alla crisi della Chiesa non è la vera via, ritiene Monsignor Schneider, perché rifiuta l'autorità del Papa valido in quanto tale, accettata da tutta la Chiesa e da tutti i cardinali: "È un atto molto grave che non possiamo accettare".

Il Vescovo Schneider ha aggiunto che Monsignor Viganò non può essere paragonato all'Arcivescovo Marcel Lefebvre, che ha sempre rifiutato il sedevacantismo: "Lefebvre ha criticato gli errori del Vaticano II, la Nuova Messa e i cattivi esempi della gerarchia, ma non ha mai usato un linguaggio irrispettoso nei confronti della persona del Papa stesso".

Monsignor Schneider ritiene che l'atteggiamento di Viganò "sembra guidato dalla rabbia e manca di una prospettiva soprannaturale, il che impedisce un vero rinnovamento".

Tuttavia, Francesco sta promuovendo "alcune ambiguità ed errori", ha ammesso Mons. Schneider.

L'Arcivescovo Viganò ha attaccato il Vescovo Schneider diverse volte su X.com. La più grave è stata la divulgazione di informazioni riservate nel gennaio 2025:

"In occasione di una conferenza all'Angelicum di Roma nel 2018, il Vescovo Schneider, che era seduto accanto a me in prima fila, mi mise tra le mani una lettera firmata dal rappresentante della Segreteria di Stato, l'Arcivescovo Peña Parra, in cui gli veniva perentoriamente ordinato di non lasciare il territorio della diocesi di Astana, di cui è ancora vescovo ausiliare. E Schneider mi disse: 'Guarda cosa mi hanno fatto'", ha scritto Viganò.

"Cosa può aver spinto Bergoglio a revocare quell'ordine, per cui per anni ha potuto viaggiare ovunque? Forse il fatto che Schneider, nonostante le sue critiche sommesse, riconosce Bergoglio come Papa e come tale va a porgere i suoi omaggi in Vaticano?", ha aggiunto monsignor Viganò.

Traduzione AI

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"In occasione di una conferenza all'Angelicum di Roma nel 2018, il Vescovo Schneider, che era seduto accanto a me in prima fila, mi mise tra le mani una lettera firmata dal rappresentante della Segreteria di Stato, l'Arcivescovo Peña Parra, in cui gli veniva perentoriamente ordinato di non lasciare il territorio della diocesi di Astana, di cui è ancora vescovo ausiliare. E Schneider mi disse: 'Guarda cosa mi hanno fatto'", ha scritto Viganò.

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Pietro da Cafarnao

La frase di Gesù si ripete:
"quello che devi fare, fallo presto!", per ribadire ai suoi carnefici che sono solo esecutori dei comandi di Satana.
Poi la risurrezione di Cristo e della sua Chiesa avverrà in modo strabiliante, con il Trionfo del Cuore Immacolato di Maria.
San Attanasio divenne dottore della Chiesa, dopo che fu per molti anni fedele alla dottrina della Chiesa, contro i molti ariani dentro la stessa Chiesa.
La profezia di S.Francesco....
insegna la situazione che stanno vivendo coloro che sono fedeli a Cristo e al suo Vangelo, e alla tradizione della Chiesa di Duemila anni:
“Nel momento decisivo di questa crisi, un personaggio non canonicamente eletto, elevato al soglio pontificio, si adopererà a propinare sagacemente a molti il veleno motale del suo errore (dottrinale, cioè un falso insegnamento attraverso i suoi documenti ufficiali nella Chiesa) [...]
Coloro che nel fervore spirituale abbracceranno la pietà con la carità e zelo per la verità, subiranno persecuzioni e insulti come se fossero scismatici e disobbedienti. [...] E poi per rispettare il loro Capo, agiranno secondo la Fede e sceglieranno di obbedire a Dio piuttosto che agli uomini, [...]"

Mario Angheran

«Ora, nella Chiesa Cattolica, noi ci troviamo da dodici anni a vivere in una profonda dissonanza cognitiva. Che cosa possiamo fare? Come abbiamo potuto resistere fino a questo momento?
Tanti, purtroppo, non ci sono riusciti e hanno abbandonato la Chiesa, dato che, evidentemente, l’orgoglio non ha consentito loro di sopportare la prova, ma li ha spinti a dire: «No, io non posso (o non voglio) tollerare una situazione del genere».
La superbia, poi, li ha portati a credere di poter risolvere il problema con le proprie forze – cosa, ovviamente, assurda, ma la superbia acceca il cuore; così hanno fatto la scelta catastrofica di porsi fuori della Chiesa, con grave pericolo per la salvezza delle loro anime»
Don Elia - 22 Marzo 2025

Schneider fa finta di non capire che chi accetta le eresie di Bergoglio è scismatico dalla Vera Chiesa e Dottrina Cattolica, dal Magistero Millenario della Chiesa Cattolica. Un papa eretico perde il papato. Chi lo dice? San Paolo.

Diodoro

Si può dire praticamente tutto ciò che si vuole contro il Biancovestito, anche che egli demolisce volutamente la Chiesa. Non si può dire che egli è stato posto su quel Soglio da congiurati che ambivano da decenni a liquidare il Papato, e con Esso la Presenza del Signore in QUESTO mondo.
Impressionante -e molto istruttiva- la recente testimonianza di @Maurizio Muscas, qui su gloria: il Rettore della chiesa di San Michele a Cagliari, la Domenica successiva all'elezione di papa Benedetto (aprile 2005), gridò dal pulpito, durante la Messa: "Come si sono permessi di eleggerlo? C'era il designato, ed era il card. Martini"!"

Il Gesuita rettore si chiamava padre Botta, poi promosso al Collegio Massimo di Roma per ivi defungere dopo un anno e mezzo

Diodoro

Grazie Maurizio. Saluti sinceri

La cosa triste che dei messanti plaudenti( Gotha democristiano calaritano) solo io abbandonai scandalizzato la chiesa gesuitica di San Michele....

Diodoro

Aggiungo con l'occasione, caro Maurizio, che l'eventuale elezione del card. Martini avrebbe realizzato -fra l'altro- la sottomissione/occupazione del Soglio Pontificio all'ambiente massonico piemontese (quello che è plasticamente rappresentato dalla Mole Antonelliana: una Sinagoga abortita completata poi, nel Centenario della Rivoluzione Francese, come scatola vuota, con un ago puntato contro il cielo).
Quel progetto fu attuato poi nel 2013, con l' "elezione" di Bergoglio, cioè di un altro Gesuita piemontese. Sodale psicologico, spirituale, operativo di Emma Bonino: Bra, Piemonte meridionale, Diocesi di Torino, città "partigiana" e città del "buon cibo". Dei momenti di-vini.
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Chiedo scusa ai lettori. Riporto tali orrori solo per delineare la tremenda forza delle pseudo-sacralità subalpine, operative nel XIX secolo (Risorgimento) e operative oggi (Neo-chiesa: Camminare insieme)

Viganò: "In occasione di una conferenza all'Angelicum di Roma nel 2018, il Vescovo Schneider, che era seduto accanto a me in prima fila, mi mise tra le mani una lettera firmata dal rappresentante della Segreteria di Stato, l'Arcivescovo Peña Parra, in cui gli veniva perentoriamente ordinato di non lasciare il territorio della diocesi di Astana, di cui è ancora vescovo ausiliare. E Schneider mi disse: 'Guarda cosa mi hanno fatto'."