Smascherata la disonestà di papa Francesco

@solosole
cara amica (o amico: mi scusi ma con 'sti nickname è difficile regolarsi), l'esperienza della cronaca farebbe temere così.

Però (e lo dico a me stesso prima che ad altri) il Verbo Incarnato ha insegnato a noi servi inutili che ci è concesso di cooperare alla Sua Divina Volontà pregando per i più incalliti peccatori, fino alla fine e contro ogni umana ragionevolezza.
Il Giudizio (quello definitivo, o al piano di sotto o al piano si sopra, PER SEMPRE) non è competenza nemmeno del più santo degli uomini.
La valutazione, secondo la Rivelazione regalataci per sempre, fatta secondo la prudenza e la saggezza che riusciamo ad avere, del male e del bene di ogni atto è nostro dovere farla, come è anche nostro dovere proclamarla con umiltà ma con chiarezza quando ne abbiamo l'occasione.

Se c'è un imbroglio, non è che sparisca esso e le sue conseguenze malvagie facendo finta di non vederlo o peggio ancora buonisticamente facendoci convincere che tutto sommato relativamente alla situazione di oggi mica è un imbroglio ;-) ;-)

@Acchiappaladri E' più probabile l'entrata del cammello della salvezza del CEO.....

Apocalisse 19:20 Ma la bestia fu presa, e con lei fu preso il falso profeta che aveva fatto prodigi davanti a lei, con i quali aveva sedotto quelli che avevano preso il marchio della bestia e quelli che adoravano la sua immagine. Tutti e due furono gettati vivi nello stagno ardente di fuoco e di zolfo.

@solosole
SIC EST ... purtroppo questo è certo al di là di ogni ragionevole dubbio.

Per l'altra ben più importante mansione, la prudenza suggerisce al più di riconoscerla con cristiana umiltà e accettazione della croce con riserva fino a prova contraria (fornitaci da chi ne ha l'autorità), con rispetto di chi già ha maturato il suo personale e ben argomentato convincimento, considerando molti indizi, che quella alta mansione non mia mai stata, o non sia più, propria del CEO in oggetto.

P.S. Ricordiamoci che è nostro obbligo pregare sinceramente e abbondantemente per la salvezza anche del suddetto CEO.

Anche per questi aspetti di "gestione del personale", il CEO della multinazionale "Chiesa Cattolica" farebbe più bella figura a STARE ZITTO mentre fa quello che gli pare nell'ambito del potere che gli è riconosciuto.

Infatti egli, fin quando verrà riconosciuto dal resto della dirigenza di quella multinazionale e dalle altre parti (terrene) interagenti con essa, come CEO e Re/Presidente con potere monocratico totale, assoluto e onnicomprensivo (legislativo, giuridico e amministrativo) ha la materiale possibilità di fare e disfare quello che gli pare entro la organizzazione che pro-tempore capeggia.

Quindi pubblicamente invocare la necessità di rispettare il limite della (sua, nel senso che potrebbe cambiarla come volesse) legge per liberarsi di collaboratori non più di suo gradimento e contemporaneamente nominare o confermare collaboratori di suo gradimento derogando dalla stessa legge mi sembra purtroppo un comportamento meschino, irrisorio della dignità dei suoi ex collaboratori trombati e della intelligenza della vasta comunità di battezzati che sono ancora semplici aderenti a quella organizzazione, sostenendola anche materialmente e politicamente.

Insomma, ipocrita, maleducata (e per quanto mi riguarda controproducente) pubblica manifestazione di prepotenza del CEO che avrebbe comunque la facoltà di fare nella sua organizzazione la politica del personale che egli preferisce anche con modalità più riservate e rispettose delle intelligenza e dignità altrui.

"Dio alcuni papi li dona, altri li tollera, altri li infligge"
(S. Vincenzo di Lèrins ... un millennio e mezzo fa !!!!, dopo che solamente una quarantina di papi, fra cui tanti santi martiri, si erano succeduti sulla cattedra di San Pietro)

"Non intendo prolungare i ruoli nella Curia per più di cinque anni"
Riconfermato Sorondo dopo anni 19.

"Il matrimonio è indissolubile"
Promulgata Amoris Laetitia.

"Non mi immischio in questioni politiche"
Martellamento sullo Ius Soli da applicare non in Vaticano, ma in un altro Stato, l'Italia.