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Cattiva coscienza? Prefetto della Liturgia tenta di nascondere enormi differenze tra Rito Romano e Novus Ordo

In un articolo (chiamato "studio") su Notitiae (maggio 2020), l'arcivescovo Arthur Roche, Prefetto della Congregazione per la Liturgia, afferma che c'è una forte corrispondenza testuale tra la Messa Romana (Apostolica) e il Nuovo Rito (1970).

Roche Scrive: "Mentre il Messale mantiene la struttura di base di quello di San Pio V, insieme al 90% dei testi di quel Messale, rimuove un numero di ripetizioni e di accumuli, semplificando la lingua e i gesti della liturgia.”

Matthew Hazell chiarisce su NewLiturgicalMovement.org (14 luglio) che Roche sta "mitizzando".

Facendo un esempio, Hazell confronta le preghiere contenute nei due Messali. Per essere il più ampio possibile, considera una vecchia preghiera "usata" anche se i riformatori del Novus Ordo ne hanno preso una piccola parte, costruendoci intorno una preghiera totalmente nuova. Il risultato: delle 1269 orazioni del Messale Romano, solo 613 (48,3%) sono in qualche modo contenute nel Messale del 1970.

Solo il 17% delle vecchie preghiere è usato nel Novus Ordo senza alterazione (almeno nella versione in latino) mentre nelle traduzioni sono state introdotte altre modifiche. Queste enormi differenze non sorprendono, dato che, dopo tutto, il Nuovo Rito si chiama "nuovo".

#newsYcevyggcdp

N.S.dellaGuardia
Il nuovo rito è un altro rito.
Per praticità si è continuato a chiamarla messa (omettendo con onestà il "Santa"), forse per assonanza con "mensa", ma è un'altra cosa.
lamprotes
Continuino pure a dire che i quadrati sono cerchi e i cerchi sono quadrati: oltre ad instupidire se stessi instupidiranno quelli che già sono portati ad essere stupidi. Gli altri si terranno ben distanti da tali vaniloqui che si prendono gioco della logica!