Papa Leone e il paradosso di un’accoglienza senza verità

Nell’intervista concessa per una nuova biografia, Papa Leone XIV ribadisce l’idea di un’accoglienza aperta a tutti, senza modificare l’insegnamento della Chiesa. Un’affermazione che a prima vista sembra conciliatrice, ma che rivela presto due gravi aporie teologiche e pastorali.
La prima riguarda il paradosso di insegnare nella pratica ciò che si nega nella teoria. Se la dottrina resta immutata – e il Catechismo è chiaro nell’indicare certi comportamenti come peccato – non si può al tempo stesso adottare una prassi che li accoglie senza richiamare alla conversione. Accogliere senza proporre un cambiamento di vita significa svuotare di senso la dottrina: la si lascia intatta sulla carta, ma la si contraddice nei fatti. È un doppio linguaggio che confonde i fedeli e riduce l’accoglienza evangelica a pura tolleranza mondana, lontana dal “Va’ e non peccare più” pronunciato da Cristo.
La seconda aporia riguarda l’affermazione “siamo tutti figli di Dio”. In realtà, la fede cattolica …Altro

4494
lamprotes

Solite storie trite e ritrite: Leone vuole allinearsi con i potenti del mondo e la loro falsa inclusività e, nello stesso tempo, conservare la dottrina. Sono cose che stanno in piedi solo in un discorso ma nella realtà crollano miseramente. Non si accorge (sembra) che così facendo prende in giro i credenti.

Anticristo

In poche parole: l'apostasia vuole conciliare gli opposti cosa che è radicalmente impossibile... Qualcuno continua a mordersi la coda...

Per fortuna c'è Cornacchiola