Vale sempre la pena ricondividere questa testimonianza di don Negrisolo.
Quindi almeno una volta all'anno ricordiamoci di ripubblicarlo. Ricordandoci che le persecuzioni vengono anche dall'interno della stessa Chiesa. E se da laici o da chierici dobbiamo subire il martirio, sappiamo che prima ci ha preceduto San Pio da Pietralcina e don Attilio Negrisolo.
Sappiamo che però, se i nostri nemici non si convertono, sono perduti, fossero anche ai vertici della Chiesa.
Ricordiamoci di pregare anche per i nostri nemici, appena il nostro cuore potrà con la grazia dello Spirito Santo intercedere per loro.
Non tramutiamo la nostra sofferenza in odio, in disperazione, ma in misericordia, come Gesù fece sulla croce: "Padre perdonali, perché non sanno quello ch fanno".
Rimetto in condivisione questa testimonianza.
Perché diffondere falsità e menzogne? A chi giova? Paolo VI difese Padre Pio e ordinò che venisse lasciato in pace.
@Raffaele Vargetto
Carissimo, mi porti le fonti di ciò che asserisci?
Io porto la testimonianza di un sacerdote che ha conosciuto San Pio.
Come al solito in questi casi, si è propensi ad ascoltare le nostre convinzioni, anziché la verità oggettiva, la quale è da accettare anche se è dura ai nostri cuori.
Il punto è che san Pio da Pietrelcina fu ostacolato da molti nella chiesa:
da Padre Gemelli, da papa Giovanni XXIII, dal vescovo di Padova Bortignon (basta che fai un giretto su wikipedia se non mi credi, ma è talmente noto... [(Bortignon) Amico di Angelo Giuseppe Roncalli, papa Giovanni XXIII, che lo consultava spesso riguardo alle questioni politiche e personali, ne condivideva anche la diffidenza e il sospetto nei confronti del "culto" popolare verso Padre Pio ancora vivente, tanto da venire indicato dagli storici come il vero provocatore della "seconda persecuzione" a Padre Pio. La rigida e inflessibile presa di posizione, provocò scontenti, reazioni e scontri con diversi fedeli della diocesi di Padova e con dei suoi sacerdoti, alcuni molto vicini al frate da Pietrelcina.[3]]),
fu perseguitato da molti altri... compreso quel paolo VI che molti si ostinano a non vederne le derive moderniste, talmente evidenti che risultano invisibili, come quando ci si mette un dipinto attaccato al naso. Staccatevi un pochino e lo vedete pure voi.
Dopo che non fu più possibile contrastarlo, perché la fama di santità di padre Pio era talmente riconosciuta in tutto il mondo, lo si lasciò "in pace", ma si iniziò a speculare sulla sua figura fino a dargli l'ultimo schiaffo morale che fu quell'orribile tempio massonico che chiamano "santuario di padre pio", ideato da renzo piano chiamato da mons. crispino valenziano e "decorato" da rupnik.
Orribile insulto al frate del Gargano e a tutti i cattolici del mondo.
Sempre interessante ascoltare la verità delle cose da un figlio spirituale di San Pio da Pietralcina a sua volta perseguitato. Grazie!
Ripeto: Paolo VI pose fine alla seconda persecuzione di Padre Pio. Quanto alle "derive moderniste" di quel Papa, sono solo sue opinioni.
Non mi porti documenti a quello che asserisci.
La deriva modernista del montini la si vede nella riforma liturgica da lui voluta, e nella sua ipocrisia che punisce l'esecutore dei suoi ordini, quel bugnini chiamato BUAN nelle logge massoniche, ma ne mantiene le opere.
Ipocrisia pura.
@Raffaele Vargetto
So che è un video lungo, per cui capisco che non lo hai visto tutto, ma vai a vedere il video al min. -56
Dopo 2 ore e 30 di testimonianza il sacerdote dice chiaramente che:"Non è vero che con Paolo VI finisce la persecuzione di padre Pio".
Senti fino in fondo al video... Robe da galera
Quando il futuro Paolo VI era Arcivescovo di Milano, all'inizio degli anni "Sessanta", durante la seconda persecuzione, prese posizione affermando: " Se Padre Pio lascia S.Giovanni Rotondo, sono disposto a prenderlo a Milano e sono certo che una sua Messa vale una missione ". Il Card. Montini non ha mai nascosto la sua stima e il suo appoggio a Padre Pio e, in occasione del 50° di sacerdozio nel 1960, gli scrisse: " Oso pertanto anch'io esprimerLe nel Signore, le mie felicitazioni per le grazie immense a Lei conferite e da Lei dispensate ... Esprimo insieme il voto che Cristo Signore abbia a vivere ed a manifestarsi nella persona e nel ministero della Paternità vostra ". Una volta divenuto Papa col nome di Paolo VI, una delle prime decisioni sarà quella di ridare piena libertà a Padre Pio, togliendo le restrizioni imposte dopo la visita di Mons. Maccari. Da Papa, sono ormai note le importanti parole pronunciate il 20 febbraio 1971 ricevendo in udienza i superiori dei cappuccini, riferendosi al frate stigmatizzato: " Guardate che fama ha avuto! Che clientela mondiale ha adunato intorno a sé! Ma perché? Forse perché era un filosofo, perché era un sapiente, perché aveva mezzi a disposizione? Perché diceva la Messa umilmente, confessava dal mattino alla sera ed era, difficile a dire, rappresentante stampato delle stigmate di Nostro Signore ".
@Raffaele Vargetto
Ti ringrazio per questo tuo commento, che mi da modo di approfondire la questione.
Non citi la fonte... Ma non importa!
"Guardate che fama ha avuto! Che clientela mondiale ha adunato intorno a sé!"
Quello che mi stupisce sono i termini usati nell'udienza con i cappuccini:
"FAMA, CLIENTELA"
Termini mondani, termini da commerciante.
Che c'entra qualcosa lo, scandalo giuffrè?
Che sia per questo che vorrebbe a Milano uno che catalizzava fedeli (ehm... clienti) e relativo denaro?
Durante il regno di Montini, padre Pio era stato difeso e risultava controproducente attaccarlo apertamente come si era fatto sotto Giovanni XXIII e i suoi complici, per cui si iniziò ad usarlo per cercare di carpirne i soldi, ma sotto traccia ne rimase l'ostilità, difatti lo tersimonia chiaramente il sacerdote nel video:
"padre Pio, fu perseguitato in vita, in morte, (per ordine della Santa Sede nessun vescovo doveva partecipare al suo funerale, difatti solo due vescovi parteciparono alle sue esequie, uno per dovere, l'altro disobbedendo al comando della" santa sede" ovvero del papa. Fu perseguitato pure dopo la morte. Le cose iniziarono a cambiare grazie ai vescovi polacchi e a Giovanni Paolo II.
@Raffaele Vargetto
Carissimo, hai ragione. Io sono molto critico verso la figura storica di Paolo VI, che Dio mi perdoni se sbaglio, ma non credo che, come pontefice, abbia lavorato per la gloria di Dio, per il bene delle anime, e per diffondere la fede. Lo vedo falso dalla testa ai piedi! Carità cristiana mi impone di non giudicare le sue intenzioni, quindi concediamogli il beneficio del dubbio, Dio giudicherà.
Fai benissimo a non credere a me, d'altra parte non ho mai preteso che si creda alle mie parole.
Ho condiviso la testimonianza di don Negrisolo, se guardi l'intero video vedrai parlare un sacerdote onesto che ha pagato in prima persona la sua integrità e la sua fedeltà a Cristo e al Suo servo san Pio.
Don Negrisolo ha conosciuto San Pio e con lui ha subito la persecuzione di un clero massonizzato e modernista.
Questi sono i fatti da lui testimoniati, documentati e giurati nella causa di beatificazione di San Pio da Pietrelcina.
Quindi, non voglio assolutamente che tu creda a me, vorrei però che tu prenda in considerazione le parole di don Attilio Negrisolo, a mio avviso un santo sacerdote!
Ciao!
Amara questa testimonianza e amare anche le considerazioni di don Negrisolo: papa Giovanni XXIII ha privato il Concilio Vaticano II e anche la politica italiana del tempo dell'apporto e del consiglio del più grande santo vivente.
Quello a cui assistiamo oggi nella chiesa è in perfetta continuità con la linea impostata in quegli anni.
Che bello sentire la testimonianza di don Negrisolo. Io non ho avuto la fortuna di
conoscerlo...ma una mia amica, che faceva parte dei gruppi di preghiera di Padre
Pio, me ne aveva parlato spesso. Aveva una grande amicizia con don Negrisolo
e me ne parlava come fosse anche lui un santo. Ascoltando la sua testimonianza
ne sono anch'io incantata. Logicamente avendo conosciuto un grande santo, un Super santo come Padre Pio, non si può non restare contagiati dalla sua santità...