Francesco voleva che la concubina di un vescovo "lo aiutasse a pensare"
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Podestá fu ordinato vescovo nel settembre 1962 insieme a Pironio e Quarracino, in seguito divenuti cardinali. Nel 1962 Giovanni XXIII lo nominò vescovo di Avellaneda. . Podestá che era un sostenitore entusiasta del Concilio Vaticano Secondo, nel 1967 iniziò la sua storia d'amore con la Luro, in quello stesso anno Paolo VI lo nominò vescovo titolare di Orrea di Aninico. Nel 1972 il vescovo e la sua convivente si sposarono con rito civile.
Non è mai stato "laicizzato" ed è diventato presidente dell'oscura "Federazione latino-americana dei sacerdoti sposati", combattendo per l'abolizione del celibato e per l'introduzione del "sacerdozio" femminile.
Quando Podestá stava morendo, l'arcivescovo di Buenos Aires Jorge Mario Bergoglio contattò lui e la sua concubina.
Andrea Tornielli, nuovo direttore editoriale dei media del Vaticano, scrisse nel novembre 2013 che Bergoglio rimase sempre in contatto con la Luro, chiamandola anche dopo essere diventato Papa.
In una delle sue ultime interviste, Clelia Luro ha dichiarato che Francesco una volta le aveva detto era suo compito "aiutarlo a pensare".
Foto: Jerónimo Podestá, Clelia Luro-Podesta, Jorge Bergolio, #newsIbrmkoobne