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Mons. Bux: Benedetto XVI "non è corretto"

Benedetto XVI "non è corretto" quando paragona la sua abdicazione come Papa con le dimissioni di un vescovo, ha detto Monsignor Nicola Bux a LifeSiteNews.com (6 maggio). Bux spiega che l'ufficio …More
Benedetto XVI "non è corretto" quando paragona la sua abdicazione come Papa con le dimissioni di un vescovo, ha detto Monsignor Nicola Bux a LifeSiteNews.com (6 maggio).
Bux spiega che l'ufficio papale è conferito accettando l'elezione e la chiamata a essere Vicario di Cristo. Il prelato eletto può anche non essere vescovo, ma è il Papa da quel momento.
Bux qualifica l'affermazione di Benedetto di aver mantenuto una "dimensione spirituale" del papato come "un'idea sbagliata", perché l'ufficio papale non si può dividere, è simultaneamente legale e spirituale.
Invece: se un Papa si dimette, "perde l'ufficio papale e torna alla condizione in cui era prima", il che implica che Ratzinger non covrebbe chiamarsi "Benedetto" e neanche "Papa emerito" o indossare abiti papali.
#newsKhhcffirex
N.S.dellaGuardia
Il problema della rinuncia o presunta tale di papa Benedetto a questo punto nasconde un duplice mistero, che il libro di Sewald non chiarisce (con buona pace del vignettista...):
1) il suo gesto è ispirato dallo Spirito, che lo ha chiamato a far posto all'abominio della desolazione, ritirandosi a combattere con le sole armi che oramai sono efficaci, vale a dire quelle spirituali. Il che spiegherebbe …More
Il problema della rinuncia o presunta tale di papa Benedetto a questo punto nasconde un duplice mistero, che il libro di Sewald non chiarisce (con buona pace del vignettista...):
1) il suo gesto è ispirato dallo Spirito, che lo ha chiamato a far posto all'abominio della desolazione, ritirandosi a combattere con le sole armi che oramai sono efficaci, vale a dire quelle spirituali. Il che spiegherebbe il mistero dell'uso del nome, dell'abito, degli errori contenuti nella formula della rinuncia, e di alcune apparenti discrepanze in questa sua ultima intervista.
2) egli è davvero fuggito davanti ai lupi, per mancanza di energie fisiche più che spirituali, perché sotto attacco da tutti i fronti. Questo spiegherebbe alcune motivazioni stridenti da lui date negli anni, e soprattutto in questo ultimo libro. Questa ipotesi però risulta in contrasto con la sua interpretazione dei tempi e gli eventi a cui stiamo assistendo, e rispetto ai quali riesce difficile pensare che lo Spirito non lo abbia pienamente istruito.

In entrambi i casi è chiaro che egli non può parlarne apertamente, ed infatti finora non lo ha fatto, lasciando aperte tutte le congetture ed i fronti pro e contro, sia rispetto alla sua persona (ahinoi, come quando era papa regnante) sia rispetto al suo gesto ed delle sue azioni.
Solo mi sembra che sarebbe meglio mantenere delle categorie di pensiero "alte", ovverosia escatologiche o alla meno peggio teologiche, per cercare di interpretare il suo gesto ed il suo pensiero. Evitando le considerazioni politiche, partitiche, o ancora evitando di tirargli la veste per farlo rientrare in qualche supposta corrente nella Chiesa.
Si tratta pur sempre dell'ultimo papa, con buona pace dei suoi detrattori, e di uno dei massimi teologi viventi (con buona pace del vignettista...).
Veritasanteomnia
Non posso che condividere. Se ben ricordo, tempo fa, a un giornalista che Gli chiedeva se c'erano due Papi, rispose che il Papa era uno solo e il gregge riconosceva la voce del Pastore. Il giornalista diede per scontato che indicasse Bergoglio come Pastore. Tuttavia Papa Benedetto non lo nominò affatto, dunque ne concludo che Egli dice ciò che può...a buon intenditor