Ebrei leggono l’Antico Testamento e scoprono Gesù!
Io non dico nulla ma lascio la parola a san GIOVANNI CRISOSTOMO (344-407), che ha fatto otto omelie contro i giudei.
Dalla prima omelia: "Un’osteria infatti è meno rispettabile delle corte del re, e la Sinagoga è ancora meno onorabile di qualunque osteria. Infatti non è semplicemente l’abitazione dei ladri o dei tavernieri,
È L’ABITAZIONE DEI DEMONI; ANZI NON SOLO LA SINAGOGA, MA LE STESSE ANIME DEI GIUDEI."
Non riesco a pensare a un uomo più competente dal punto di vista teologico, più dotato intellettualmente …
Vedendo questa ed altre foto e sapendo quel che ha scritto non posso impedirmi di avere certi cattivi pensieri.
Aborcjonistka zagra Maryję? Internauci z Polski apelują do Mela Gibsona
Non so cosa pensare, sono perplesso.
Leone XIV revoca allo IOR il monopolio voluto da Bergoglio
Come avevo detto in un altro commento, in Gaetano Masciullo c'è quacosa che non saprei definire che mi turba, a vederlo, il suo sguardo, a sentirlo parlare. Ho avuto a che fare con lui nel web, ebbene, incontorciglia gli argomenti per fargli dire quel che vuol lui. Accetta il concilio e le sue riforme, specialmente il Novus Ordo dandogli una lettura "tradizionale" portando, gli sprovveduti "tradizionalisti", nell'alveo dei conciliari: Per far questo non vedo come non si possa dire che sia un complice.
Mgr Vigano : Prevost délégitime la condamnation des évêques US qui se sont exprimés contre le …
Les modernistes sont des sophistes, et Léon XIV est moderniste, tout comme François, et les sophistes sont capables d'accepter tout sans rien accepter et de nier tout sans rien nier.
Sexual Abuser Priest Was Instructor At The Time Pope Leo Was A Student
Certe, en voyant certaines photos de Léon XIV, je ne peux m'empêcher d'avoir de mauvaises pensées.
Bischof Glettler von Innsbruck eröffnet Ausstellung, in der Mickey Mouse als Christus in einer Pietà …
La Pietà? una poco più che bambinetta, quando invece la Madonna aveva, secondo la tradizione, 49 anni, con un topo gigante, al posto di Gesù appena deposto dalla croce, sulle ginocchia.
Mamma mia ! cosa ci tocca vedere !
Charlie Kirk był ewangelikiem, więc jako taki(1) nie mógł zostać zbawiony, ale mamy nadzieję, że …
ma l'hai letto tutto il mio post con le note? evidentemente no! o non l'hai capito sennò non potresti scrivere quel che hai scritto.
PAROLE CHIARE, PAROLE AMBIGUE. Tra molte cose che si potrebbero dire, ne dirò una sola. Tra le righe …
I modernisti sono sofisti, e Leone XIV è modernista, come Francesco, e i sofisti sono capaci di accettare tutto senza accettare nulla e di negare tutto senza negare nulla.
L'ESORCISMO DI ANNELIESE MICHEL E LE RIVELAZIONI DEL DEMONIO - 5° PARTE
Sarebbe bene sapere cosa dice il diavolo sul Novus Ordo Missae.
La Madonna a La Salette e mons. Lefebvre. Il 19 settembre1846 Maria disse "la Chiesa avrà una crisi …
è proprio lì il punto. scrivevo: Comunque Dio non lascia mai il mondo senza che qualcuno testimoni pubblicamente la verità e nessuno potrà negare che mons. Lefebvre sia stato l'uomo più importante, l'uomo simbolo della resistenza alla rivoluzione conciliare, disastrosa per la Chiesa.
Non per nulla l'hanno chiamato l'Atanasio del XX secolo, difatti, come sant'Atanasio fu il più importante oppositore dell'eresia ariana nel IV secolo che aveva invaso tutta la Chiesa, così mons. Lefebvre è stato il più importante oppositore al Concilio Vaticano II ed alle riforme conciliari, frutti del modernismo, "sintesi di tutte le eresie", come lo definiva san Pio X.
E quasi tutti coloro che hanno continuato quest'opposizione derivano, in un modo e nell'altro da lui.
Il Vaticano rifiuta la responsabilità: Chieda invece agli omosessuali
I modernisti sono sofisti, quindi son capaci dI negare tutto senza negare nulla e di accettare tutto senza accettare nulla.
Don Leonardo Pompei, una sospensione che cercava da tempo
Don Leonardo Pompei non mi convince per altri motivi ma il nocciolo della questione è che i modernisti, i peggiori nemici della Chiesa all'interno della Chiesa, hanno preso il potere e la stanno distruggendo, come dice San Pio X, e cacciano coloro che si oppongono a questa distruzione, come Mons. Lefebvre; se non lo si vede o si è ciechi o complici, tertium non datur. Tutto il resto sono solo chiacchiere
L'archevêque polonais met en garde contre la FSSPX
42. Est-ce à dire que tous ceux qui célèbrent ou assistent activement à la nouvelle messe commettent un péché mortel ? 42. Est-ce à dire que tous ceux qui célèbrent ou …
Ceux qui célèbrent ou assistent à la nouvelle messe sans se douter qu’elle est illicite et parfois invalide ne commettent pas de péché, car ils sont dans l’ignorance invincible. On peut penser que la plupart des prêtres et des fidèles conciliaires se trouvent dans cette situation. En revanche, ceux qui savent que la nouvelle messe comporte une profession de foi ambiguë (ou qui s’en doutent sérieusement et ne font rien pour lever le doute) commettent un péché contre la vertu de foi, qui pourra être mortel s’il y a pleine advertance et plein consentement.
Abbé Daniele di Sorco (FSSPX)
Petit catéchisme de la nouvelle messe • Abbé …
Pour commettre un péché mortel, trois conditions doivent être réunies. 1) Il doit porter sur une matière grave ; 2) il doit être commis en pleine connaissance de cause ; 3) il doit être commis avec un consentement délibéré.
La nouvelle messe est-elle une matière grave ?
Certainement, comme nous l'avons vu ci-dessus dans le Petit catéchisme de la nouvelle messe, à lire dans son intégralité, où l'on trouve également les réponses aux différentes objections qui peuvent surgir.
Ainsi, ceux qui ont promulgué, approuvent, célèbrent et participent au Novus Ordo Missae, la nouvelle messe, commettent un acte grave. Quant à savoir s'il y a pleine conscience et consentement délibéré, c'est Dieu qui en juge, Ecclesia de occultis non iudicat, mais seulement de l'extérieur, et l'extérieur est, je le répète, un acte grave, c'est-à-dire la première condition objective pour qu'il y ait péché mortel.
Traduit de l'italien avec DeepL.com
L'Arcivescovo polacco mette in guardia sulla FSSPX
"42 - Questo vuol dire che tutti quelli che celebrano o assistono attivamente alla nuova Messa commettono peccato mortale?"42 - Questo vuol dire che tutti quelli che …
Quelli che celebrano o assistono alla nuova Messa senza sapere che è illecita e a volte invalida non commettono peccato, perché sono nell’ignoranza invincibile. Si può pensare che la maggior parte dei preti e dei fedeli conciliari si trovano in questa situazione. Di contro, coloro che sanno che la nuova Messa comporta una professione di fede ambigua (o che ne dubitano seriamente e non fanno alcunché per togliersi il dubbio) commettono un peccato contro la virtù della fede, che potrà essere mortale se vi è piena avvertenza e deliberato consenso."
---
Per fare un peccato mortale ci sono tre condizioni. 1) deve avere per oggetto una materia grave; 2) deve essere compiuto con piena avvertenza; 3) deve essere compiuto con deliberato consenso.
Ora la nuova messa è materia grave ?
Certamente si., come visto qui sopra nel Piccolo catechismo della nuova Messa, da leggere tutto, in cui si trovano anche le risposte alle varie obiezioni che possono sorgere. Piccolo catechismo della nuova Messa - Articolo …
---
Quindi coloro che hanno promulgato, celebrano, partecipano al Novus Ordo Missae, la nuova messa, compiono un azione che è materia grave poi per sapere se vi è piena avvertenza e deliberato consenso, Dio giudica, Ecclesia de occultis non iudicat, ma solo dell'esterno e l'esterno è, ripeto, materia grave, cioè la prima condizione oggettiva perché ci sia peccato mortale.
San Giovanni della croce: “Senza orazione mentale l’anima non può trionfare sulle forze del demonio …
Le parole di San Giovanni della croce sono queste sole : “Senza orazione mentale l’anima non può trionfare sulle forze del demonio”
IL MISTERO DELLA PIAGA PROFONDA TRE DITA
Attenzione alle preghiere con indulgenze …
Attenzione alle preghiere con indulgenze apocrife e false! (In particolare sulle anime del Purgatorio)
3 Novembre 2019 | Cattolicesimo romano
Circolano sul web varie preghiere, in sé devote e pregevoli, che promettono a chi le recita un dato numero di volte la liberazione di un determinato numero di anime purganti. Quasi sempre riportano anche la approvazione di più Sommi Pontefici.
Ebbene, per quanto pregevoli e devote, sono false, apocrife e rigettate dalla Chiesa. Non è del resto un problema nuovo: si pose già al tempo di Leone XIII il quale fece pubblicare in merito ben due decreti della Sacra Congregazione delle Indulgenza e Sacre Reliquie.
Il primo, del 26 marzo 1898 (ASS-31, pp. 727-744), fatta la collazione di preghiere indulgenziate o con il potere di liberare un determinato numero di anime dal Purgatorio – fra cui una preghiera alla Santa Croce oggi molto in voga – stabiliva, a riguardo di dette preghiere, che “onde i Cristiani non siano tratti in errore e perché, soprattutto in questi tempi, sia tolto ogni pretesto irrisione ai nemici della Chiesa per irridere l’inestimabile tesoro delle indulgenze. il quale è da amministrarsi piamente, santamente e incontaminatamente …. sono da proscriversi del tutto e le indulgenze annesse da ritenere apocrife e false”.
Il secondo, del 10 agosto 1899 (ASS-32, pp. 241-249), dettava alcune regole:
Regola V : “Sono apocrife ed ora revocate tutte quelle indulgenze di mille e più anni in qualunque tempo si dica siano state concesse”;
Regola VI : “Sono da considerarsi sospette le Indulgenze Plenarie che si asserisce siano concesse a chi recita poche parole; eccetto le indulgenze in articulo mortis“;
Regola VIII : “Sono da rigettare i fogli e i libelli, in cui si promette ai fedeli che recitano una o più preci la liberazione di una o più anime dal Purgatorio; e le indulgenze che a dette promesse sono solitamente aggiunte si tengano per apocrife”.
Moniti analoghi furono pubblicati sotto il pontificato di Pio XII.
Chi volesse suffragare le anime del purgatorio è meglio ricorra alle indulgenze pubblicate dalla Santa Madre Chiesa e che potreste trovare a questo link. Valide e riconosciute sono anche le 30 Messe Gregoriane, i Cento Requiem e altre. Verificare sempre.
La Dottrina della fede stronca i libri di Maria Valtorta
Non servirà a nulla per i fanatici della Valtorta. Io avevo messo un commento sotto un post di Simona Serafini, grande propagatrice della Valtorta, ebbene me lo ha cancellato e mi ha bloccato.
Mio commento messo in diversi luoghi sul WEB
Io, dietro consiglio di un prete, lessi, nel 1980-82, (sono del 1955) sette dei 10 volumi del Poema dell'Uomo-Dio. Leggendo, mi ponevo sempre di più delle domande, avevo molte perplessità, dubbi su quello che leggevo ma mi dicevo ; sono io che non capisco, sono orgoglioso, chi sono io per criticare e cose simili ; alla fine non ne potevo più, e smisi al settimo volume. Lessi poi la condanna all'Indice e quel che diceva l'Osservatore Romano sull'opera della Valtorta e mi trovai d'accordo e mi dissi che avevano fatto bene a metterlo all'Indice.
In ogni caso, Indice o non Indice, se si legge l'opera, come ho fatto io subito dopo la mia conversione, ci si deve render conto, almeno in maniera confusa, che c'è qualcosa che non va, e se uno non se ne rende conto vuol dire che anche in lui c'è qualcosa non va.
L'Osservatore Romano, mercoledì 6 gennaio 1960, pubblica un articolo anonimo titolato Una vita di Gesù malamente romanzata dove si poteva leggere:
«
In altra parte del nostro Giornale è riportato il Decreto del S. Offizio con cui viene messa all'Indice un'Opera in quattro volumi, di autore anonimo (almeno in questa stampa) edita all'Isola del Liri. Pur trattando esclusivamente di argomenti religiosi, detti volumi non hanno alcun imprimatur, come richiede il Can. 1385, 1 n.2 C.I.C. L'Editore, in cui una breve prefazione, scrive che l'Autore, "a somiglianza di Dante ci ha dato un'opera in cui, incorniciati da splendide descrizioni di tempi e di luoghi, si presentano innumerevoli personaggi i quali si rivolgono e ci rivolgono la loro dolce, o forte, o ammonitrice parola. Ne è risultata un'Opera umile ed imponente: l'omaggio letterario di un dolorante infermo al Grande Consolatore Gesù". Invece, ad un attento lettore questi volumi appaiono nient'altro che una lunga prolissa vita romanzata di Gesù. A parte la vanità dell'accostamento a Dante e nonostante che illustri personalità (la cui indubbia buona fede è stata sorpresa) abbiano dato il loro appoggio alla pubblicazione, il S. Offizio ha creduto necessario metterla nell'Indice dei Libri proibiti. I motivi sono facilmente individuabili da chi abbia la certosina pazienza di leggere le quasi quattromila pagine di fitta stampa. Anzitutto il lettore viene colpito dalla lunghezza dei discorsi attribuiti a Gesù e alla Vergine SS.ma; dagli interminabili dialoghi tra i molteplici personaggi che popolano quelle pagine. I quattro Vangeli ci presentano Gesù umile, riservato; i suoi discorsi sono scarni, incisivi, ma della massima efficacia. Invece in questa specie di storia romanzata, Gesù è loquace al massimo, quasi reclamistico, sempre pronto a proclamarsi Messia e Figlio di Dio e ad impartire lezioni di teologia con gli stessi termini che userebbe un professore dei nostri giorni. Nel racconto dei Vangeli noi ammiriamo l'umiltà ed il silenzio della Madre di Gesù; invece per l'autore (o l'autrice) di quest'opera la Vergine SS.ma ha la facondia di una moderna propagandista, è sempre presente dappertutto, è sempre pronta ad impartire lezioni di teologia mariana, aggiornatissima fino agli ultimissimi studi degli attuali specialisti in materia. Il racconto si svolge lento, quasi pettegolo; vi troviamo nuovi fatti, nuove parabole, nuovi personaggi e tante, tante, donne al seguito di Gesù. Alcune pagine, poi, sono piuttosto scabrose e ricordano certe descrizioni e certe scene di romanzi moderni, come, per portare solo qualche esempio, la confessione fatta a Maria da una certa Aglae, donna di cattivi costumi (vol. I, p. 790 ss.), il racconto poco edificante a p. 887 ss. del I vol., un balletto eseguito, non certo pudicamente, davanti a Pilato, nel Pretorio (vol. IV, p. 75), etc. A questo punto viene, spontanea una particolare riflessione: l'Opera per la sua natura e in conformità con le intenzioni dell'autore e dell'Editore, potrebbe facilmente pervenire nelle mani delle religiose e delle alunne dei loro collegi. In questo caso, la lettura di brani del genere, come quelli citati, difficilmente potrebbe essere compiuta senza pericolo o danno spirituale. Gli specialisti di studi biblici vi troveranno certamente molti svarioni storici, geografici e simili. Ma trattandosi di un... romanzo, queste invenzioni evidentemente aumentano il pittoresco e il fantastico del libro. Ma, in mezzo a tanta ostentata cultura teologica, si possono prendere alcune... perle che non brillano certo per l'ortodossia cattolica. Qua e là si esprime, circa il peccato di Adamo ed Eva, un'opinione piuttosto peregrina ed inesatta. Nel vol. I a pag. 63 si legge questo titolo: "Maria può essere chiamata la secondogenita del Padre": affermazione ripetuta nel testo alla pagina seguente. La spiegazione ne limita il significato, evitando un'autentica eresia; ma non toglie la fondata impressione che si voglia costruire una nuova mariologia, che passa facilmente i limiti della convenienza. Nel II vol. a pag. 772 si legge: "Il Paradiso è Luce, profumo e armonia. Ma se in esso non si beasse il Padre, nel contemplare la Tutta Bella che fa della Terra un paradiso, ma se il Paradiso dovesse in futuro non avere il Giglio vivo nel cui seno sono i Tre pistilli di fuoco della divina Trinità, luce, profumo, armonia, letizia del Paradiso sarebbero menomati della metà". Qui si esprime un concetto ermetico e quanto mai confuso, per fortuna; perché se si dovesse prendere alla lettera, non si salverebbe da severa censura. Per finire, accenno ad un'altra affermazione strana ed imprecisa, in cui si dice della Madonna: "Tu, nel tempo che resterai sulla Terra, seconda a Pietro ”come gerarchia ecclesiastica..”. L'Opera, dunque, avrebbe meritato una condanna anche se si fosse trattato soltanto di un romanzo, se non altro per motivi di irriverenza. Ma in realtà l'intenzione dell'autore pretende di più. Scorrendo i volumi, qua e là si leggono le parole "Gesù dice...", "Maria dice..."; oppure: "Io vedo..." e simili. Anzi, verso la fine del IV volume (pag. 839) l'autore si rivela... un'autrice e scrive di essere testimone di tutto il tempo messianico e di chiamarsi Maria. Queste parole fanno ricordare che, circa dieci anni fa, giravano alcuni voluminosi dattiloscritti, che contenevano pretese visioni e rivelazioni. Consta che allora la competente Autorità Ecclesiastica aveva proibito la stampa di questi dattiloscritti ed aveva ordinato che fossero ritirati dalla circolazione. Ora li vediamo riprodotti quasi del tutto nella presente Opera. Perciò questa pubblica condanna della Suprema S. Congregazione è tanto più opportuna, a motivo della grave disobbedienza.[20] »
Quando i lupi indossano i paramenti: l'assedio sinodale all'interno della Chiesa
La riforma più distruttiva è quella della messa che finché non si abolisce totalmente non si otterrà nulla. Negli anni 90 incontrai un elettricista in pensione che mi disse che la prima volta che andò alla nuova messa, nel 1969, si disse : ma che è 'sta roba? e non andò più alla messa finché non incontrò i preti della Fraternità San Pio X di mons. Lefebvre che dicevano la messa tradizionale.