Pope to new Swiss Guards sworn in today: “To all of you who have made this oath: it is a very important witness in today’s world. It shows us the value of discipline, of sacrifice, of living the faith in a way that truly speaks to young people—about the value of giving one’s life, of serving, and thinking of others. I thank you in my name and on behalf of the entire Holy See for your service.”
Eminenza, passiamo al più recente World Meeting on Human Fraternity, tenutosi il 12 e 13 settembre a Roma e organizzato dal card. Mauro Gambetti O.F.M.Conv., Arciprete della Basilica di San Pietro in Vaticano, dalla Fondazione Fratelli tutti e dall’associazione Be Human... ...Il Vaticano ha annunciato che la serata sarebbe stata «resa unica da uno spettacolo di 3.500 droni che avrebbero illuminato il cielo sopra la Cupola di San Pietro». Il card. Mauro Gambetti ha precisato che i droni avrebbero proiettato il volto di papa Francesco, insieme a immagini della Cappella Sistina, sulla cupola stessa. Alla fine, però, il volto di papa Francesco è stato invece proiettato nell’aria che circonda la cupola. "È difficile da credere. Come era stato inizialmente presentato, sembrava ricordare l’apoteosi dell’antichità, quando il Senato romano dichiarava l’imperatore una divinità pagana, o la Piazza Rossa di Mosca, dove enormi immagini di Iosif Stalin e Lenin incombevano come nuovi idoli.…More
pagina Substack QUIsu QUI) QUIsu MiL: N.d.T.] QUI). QUI). QUI). QUI) e il QUI). stato inizialmente presentato, sembrava ricordare l’apoteosi dell’antichità, quando il Senato romano dichiarava l’imperatore una divinità pagana, o la Piazza Rossa di Mosca, dove enormi immagini di Iosif Stalin e Lenin incombevano come nuovi idoli. Eppure, nella sua forma finale, evocava qualcosa di diverso: la sensazione di essere sorvegliati dal Grande Fratello. QUI). QUI). QUI)?
...The lawyers of Cardinal Giovanni Angelo Becciu, Enrico Crasso, Raffaele Mincione, and Fabrizio Tirabassi filed a motion to recuse the Promoter of Justice Alessandro Diddi... ...The motion was admitted and, as provided by the Vatican Code of Criminal Procedure, the decision will rest with the Court of Cassation. In line with Article 42, Diddi could have chosen to recuse himself without waiting for the Court’s ruling, since “the president, the judges of the court or tribunal, and the single judge, when they know there exists a ground for recusal, even if not raised, have the duty to abstain.” Article 45 further clarifies that “the judge challenged may abstain even before the ruling.” The legal issue primarily concerns Article 42, paragraph 2, which refers to reasons of appropriateness not expressly listed in Article 43, where only four cases of recusal applicable to the Promoter of Justice are specified. Among them, point 3 – enmity – could likely apply, given Diddi’s …More
...Chi è chiamato a raccontarla dai media ufficiali, intanto, dà prova di voler ostinatamente insistere su una narrazione partigiana già costata diverse brutte figure. A questo proposito resta indimenticabile l'editoriale di Andrea Tornielli dal titolo Processo giusto e trasparenza pubblicato su Vatican News per difendere a spada tratta la sentenza di primo grado. Era il 30 ottobre 2024 e la tesi della «trasparenza» è stata smentita apertamente dallo stesso ufficio del promotore di giustizia vaticano che ha aperto la già citata indagine per subornazione, falsa testimonianza e traffico di influenze in riferimento a fatti che sarebbero avvenuti proprio in relazione a quell'indagine e quel processo di primo grado. All'epoca il direttore editoriale del Dicastero per la comunicazione si spinse al punto di provare a confutare in prima persona le tesi legittimamente sostenute dalle difese degli imputati ed impartire la morale al cardinale imputato... ...Le cose però non sono cambiate da …More
In any rule-of-law state—Austria, Italy, or France—one has never seen a Public Prosecutor put on a show in court simply because a motion for recusal has been filed. On the contrary, in civilized countries, a magistrate who is aware that such a situation may arise will recuse himself voluntarily. So why does Alessandro Diddi, Promoter of Justice of the Vatican City State, even go so far as to tell the lawyers: “Thank you for having filed this motion”—and then, clearly taking it personally, launch into invectives and rambling speculations? Perhaps someone has not quite understood what the actual role of the Promoter of Justice is in this State.
In qualunque stato di diritto, Austria, Italia o Francia, non si è mai visto un Procuratore della Repubblica fare sceneggiate in aula perchè viene presentata una istanza di ricusazione. Anzi, nei Paesi civili il magistrato che è consapevole che questo possa accadere si astiene lui stesso. Come mai Alessandro Diddi, Promotore di Giustizia dello Stato della Città del Vaticano, addirittura dice agli avvocati: "Grazie per aver presentato questa istanza" e poi, prendendola chiaramente sul personale, si lancia in invettive ed elucubrazioni? Forse qualcuno non ha ben capito qual è il ruolo del Promotore di Giustizia in questo Stato. Testo e foto da pagina facebook di SilereNonPossum
Dentro e fuori la Chiesa viene considerato il primo, consistente, test del nuovo pontificato, dal quale si potranno misurare trasparenza e coerenza nell'amministrazione della giustizia da parte di Leone XIV. Una vicenda suddivisa in tre tronconi che si è rivelata complessa e piena di colpi di scena, in cui si sono incrociate in tribunale persino false testimonianze, agenti segreti più volte tirati in ballo, registrazioni illegali sul suolo italiano da parte di gendarmi vaticani, la presenza di strani suggeritori dietro le quinte per manipolare il principale accusatore del cardinale Becciu, il suo ex braccio destro in Segreteria di Stato, un tempo responsabile dell'ufficio finanziario: monsignor Alberto Perlasca. Infine, da registrare, persino le incursioni personali nel processo da parte di Papa Francesco che ha firmato ben ben quattro decreti a processo in corso, pur di dare maggiori poteri inquirenti all'ufficio del Promotore di Giustizia… …Tuttavia a rendere il quadro assai malfermo …More
QUI) si presenta in processione per la Madonna del Ponte in stola e kefiah. Con orgoglio celebra con la cosiddetta bandiera della pace sull'altare. In sintesi, per una Chiesa moderna: Pray Pal.
W Lanciano wybuchła kontrowersja, gdy ksiądz Alessio Primante podczas procesji Madonna del Ponte 16 września założył kefiję na szaty liturgiczne. Duchowny tłumaczył gest jako znak pokoju i solidarności z mieszkańcami Gazy, lecz symbol wywołał szeroką dyskusję we Włoszech.
In Lanciano sorgte der Priester Alessio Primante für Aufsehen, als er beim Prozessionsfest der Madonna del Ponte am 16. September ein Palästinensertuch (Keffiyeh) über seinen liturgischen Gewändern trug. Er erklärte, es solle ein Zeichen des Friedens und der Solidarität mit den Menschen in Gaza sein. Der symbolträchtige Schal, oft mit dem palästinensischen Widerstand assoziiert, löste jedoch landesweite Diskussionen aus.
In just a few days, the appeal hearing will begin in what has become the most controversial trial in recent Vatican history: the case of the Sloane Avenue property in London... ... Silere non possum publishes these chats, shedding new light on Chaouqui’s influence inside and outside the Vatican walls. The conversations expose a disturbing pattern: Chaouqui and Ciferri colluded to influence the Sloane Avenue trial. Even more troubling, the chats show that Ciferri was in direct contact with Alessandro Diddi himself, who did not stop these exchanges but instead allowed the flow of information to continue. Meanwhile, Chaouqui cultivated ties with Stefano De Santis, commissioner of the Vatican Gendarmerie, further strengthening a network of shady alliances. When these chats came to light in court, Diddi chose not to recuse himself or step aside. Instead, he placed the chats under seal, denying the defense access. In any other rule-of-law state, this would have triggered a disciplinary …More
" Concerto per la Pace… ma non per tutti. Momenti di tensione al Concerto Grace for the World in Piazza San Pietro a Roma. Nella serata di ieri migliaia di persone che avevano fatto la prenotazione per partepare gratuitamente al Concerto organizzato da Pharrell Williams e da Papa Leone XIII non sono stati fatti accedere alla Piazza per raggiungimento del limite di capienza. Evidentemente sono stati rilasciati sul sito più biglietti di quelli che potevano effettivamente essere fatti. Un errore dell’organizzazione oppure una consapevole scelta che pensava che fosse il compleanno della zia bisbetica a cui inviti 20 persone e se ne presentano 5. La delusione tra gli esclusi è stata molta e alcuni sono rimasti ore con la speranza di poter entrare, altri hanno cercato di forzare i cordoni di sicurezza. Molti sono venuti da fuori Roma e dall’estero, quindi, nonostante il biglietto gratuito, hanno pagato trasporti e pernottamento. Da un grande evento, un Concerto per la Pace, ci si aspettava …More
...La logica alla base del regolamento è radicale: qualsiasi conversazione privata in digitale – messaggi, immagini, video, audio – dovrebbe essere sottoposta a un esame preventivo attraverso algoritmi installati direttamente sui dispositivi degli utenti. Questi sistemi confronterebbero i contenuti con archivi delle forze dell’ordine che raccolgono materiale pedopornografico già noto. Se emergessero segnali sospetti, la piattaforma invierebbe in automatico una segnalazione alla polizia, allegando messaggi e informazioni utili per un controllo umano. In caso di conferma del reato verrebbero rivelati i dati personali degli autori... ...Ma il rischio è enorme. Secondo giuristi, associazioni per la tutela dei diritti digitali e la Electronic Frontier Foundation, l’adozione di un sistema simile aprirebbe una falla irreparabile: l’indebolimento della crittografia end-to-end, garanzia fondamentale affinché solo mittente e destinatario possano leggere un messaggio. L’analisi preventiva …More
DRONES OVER St. PETER’S, CHAMPAGNE IN THE MUSEUMS: VATICAN TURNS INTO LAS VEGAS Drones Over St. Peter’s, Champagne in the … On the evening of Thursday, 11 September, from 10 p.m. to midnight, the dome of St. Peter’s was overtaken by 3,000 drones and dazzling light beams. A so-called “celestial show” that made Mauro Gambetti, Enzo Fortunato and Francesco Ochetta lift their eyes to the sky – but also raised an immediate, uncomfortable question: what on earth does any of this have to do with faith? With the mission entrusted by Christ to Peter? How much do these extravaganzascost? And, above all, what’s the point? Around the Vatican railway station, the equipment rolled in: pallets of water bottles, stacks of drones, crates of technical gear. More like the logistics of a military operation than a spiritual celebration. Here lies the first, bitter contradiction: while Europe counts the Russian drones entering Polish airspace and Ukrainian drones being shot down; while in the …More
DRONI SULLA CUPOLA, TARTINE NEI MUSEI: IL VATICANO IN VERSIONE LAS VEGAS Droni sulla cupola, tartine nei Musei: il … Nella serata di giovedì 11 settembre, dalle 22 alle 24, la cupola di San Pietro è stata invasa da 3 mila droni e fasci di luci. Uno spettacolo “celestiale” che ha fatto alzare lo sguardo a Mauro Gambetti, Enzo Fortunato e Francesco Ochetta ma che solleva una domanda immediata e inevitabile: cosa c’entra tutto questo con la fede? Con la missione che Cristo ha affidato a Pietro? Quanto costano queste pagliacciate? E, soprattutto, a cosa servono? Nei pressi della stazione vaticana, sono arrivate le attrezzature: pallet di bottigliette d’acqua, di droni, casse di strumentazioni varie. Insomma, un dispiegamento degno di una missione militare, non di una celebrazione spirituale. E qui sorge la prima, amara contraddizione: mentre in Europa si contano i droni russi che entrano nello spazio aereo polacco e i droni ucraini che vengono abbattuti; mentre nel Mediterraneo…More
A dicastery that should guarantee transparency, accessibility, and professionalism, yet in reality has become nothing more than a rubber wall. The Dicastery for Communication, entrusted to Paolo Ruffini, Andrea Tornielli, and Andrea Monda, today represents one of the most striking paradoxes of the Holy See: it is the dicastery that absorbs the most resources, employs the largest staff, and manages a staggering budget—yet it operates with the inefficiency of the worst Italian public office. A place not governed by order or service, but by amoral familism, incompetence, and institutionalized laxity. No one answers emails. To get a response, one must call two or three times, send follow-ups upon follow-ups. It is the same script seen in countless Italian offices: you call a registry, a municipality, a regional office, and at the other end someone half-asleep picks up—origins often too easy to guess—someone with no intention of working, wasting hours of your time. People …More
Amoral familism, friendships, favoritism. The Dicastery for Communication looks more like a shelter for problematic figures than the body responsible for the Pope’s communication.
In the past few hours, a deeply disturbing episode has shaken the city. A video, circulated by the social media page Welcome to Favelas, shows journalist Francesco Magnani – a familiar face on La7 and former contributor to L’Aria che tira – involved in a car accident which, according to initial reports, may have been caused by him. The footage captures several young people lying on the ground after the impact, while the journalist, instead of showing concern for their condition, responds with violent words, even invoking the Red Brigades and threatening medical staff who rushed to the scene... ...So one must ask: why has the Magnani video, which went viral within hours on social media, found no echo in newspapers that proclaim themselves daily guardians of truth? Why ignore a matter of clear public interest, especially when it involves a prominent figure in Italian journalism, leaving it instead to social networks to fill the void?... full articleRome. Journalist …More
Prima il tentativo di scassinare in piena notte la cassaforte di un distributore di benzina e la saracinesca di un bar, poi l'inseguimento sul filo dei 100 all'ora con gli estintori svuotati in corsa contro le volanti. Infine la cattura, dopo i calci e i pugni ai due agenti. E al termine del processo per direttissima la decisione del giudice: convalida dell'arresto, ma senza nessuna misura, nemmeno l'obbligo di firma. Il motivo? Si tratta di soggetti che commettono reati di notte, costringerli a presentarsi in commissariato o in una stazione dei carabinieri di giorno non cambierebbe le loro abitudini. E così ieri mattina Rambo A. e Daniele Z. di 21 e 24 anni sono stati rilasciati, in attesa del procedimento per resistenza e lesioni a pubblico ufficiale che inizierà il 12 marzo 2026. ...Viene diramata una nota di ricerca e una volante intercetta l'auto sospetta tra via del Trullo e via Portuense alle 2:30… …La Giulietta, non appena le sirene si avvicinano, imbocca la Portuense a folle …More