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Florilegio – aforismi vari, una raccolta per resistere nella fede (sesta parte)

Cari fratelli e sorelle, questo frasario in sette parti (centinaia di aforismi, in costante ampliamento) è una raccolta di perle di sapienza e verità ricca soprattutto di aforismi tratti dagli insegnamenti immortali dei nostri grandi e amati Santi. Questa raccolta risponde allo scopo di offrire a me e a voi un "vademecum di vera razionalità e spiritualità", fatto di schegge di luce che toccano un po' tutti i temi più importanti. Meditarle e rimeditarle diventa come una profonda terapia spirituale, benefica per le nostre anime. Traiamone vantaggio e... condividete anche con altri

Puoi leggere le altre parti di questo florilegio qui:

Florilegio – aforismi vari, una raccolta per resistere nella fede (prima parte)

Florilegio – aforismi vari, una raccolta per resistere nella fede (seconda parte)

Florilegio – aforismi vari, una raccolta per resistere nella fede (terza parte)

Florilegio – aforismi vari, una raccolta per resistere nella fede (quarta parte)

Florilegio – aforismi vari, una raccolta per resistere nella fede (quinta parte)

Florilegio – aforismi vari, una raccolta per resistere nella fede (raccolta supplementare)

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Appendice (I): raccolta di aforismi ed insegnamenti di San Pio da Pietrelcina

“Segreti” meravigliosi: ASCOLTA Padre Pio!

Appendice (II): raccolta di insegnamenti spirituali del Servo di Dio don Dolindo Ruotolo

Parole SUBLIMI di don Don Dolindo Ruotolo (per la vita spirituale)

Appendice (III): raccolta di perle spirituali di Sant'Antonio di Padova

Grandi INSEGNAMENTI spirituali di Sant'Antonio di Padova

Appendice (IV): raccolta di episodi e sentenze di San Massimiliano Kolbe


San Massimiliano Kolbe, patrono del nostro tempo: un meraviglioso florilegio

Appendice (V): raccolta di ammaestramenti del Padre Stefano Manelli

Riflessioni piene di sapienza e di luce del Padre Manelli

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«Tante persone sono molto preoccupate per i bambini che muoiono di fame, ma milioni muoiono deliberatamente per volere della madre. E questo è ciò che è il grande distruttore della pace oggi. Perché se una madre può uccidere il proprio bambino, cosa mi impedisce di uccidere te e a te di uccidere me? Nulla» (Santa Teresa di Calcutta, per l'accettazione del Premio Nobel per la pace).

«Nessuno dovrebbe dire: “Non posso essere martire perché i cristiani non sono perseguitati” (…). Ascolta il Cristo in persona che dice: “Io sono la via, la verità, la vita” (Gv 14, 6). Se Cristo è la verità, soffre per Cristo chiunque viene condannato per la verità e riceve il giusto premio. Nessuno dunque accampi scuse: tutti i tempi sono aperti ai martiri» (Sant’Agostino, dal discorso 94/A).

«Il Signore è lontano dagli empi ma ascolta la preghiera dei giusti» (Prv 15, 29).

«Se non vivi ciò che credi finirai per credere come vivi” (Ven. Fulton J. Sheen): se non si vive secondo i principi della santa fede cattolica si finirà per assumere mode di pensiero più o meno strampalate per giustificare i propri vizi, peccati e capricci» (Admin).

«È un errore, anzi un’eresia, voler escludere l’esercizio della devozione dall’ambiente militare, dalla bottega degli artigiani, dalla corte dei principi, dalle case dei coniugati. È vero che la devozione puramente contemplativa, monastica e religiosa può essere vissuta solo in questi stati, ma oltre a questi tre tipi di devozione, ve ne sono molti altri capaci di rendere perfetti coloro che vivono in condizioni secolari. Perciò dovunque ci troviamo, possiamo e dobbiamo aspirare alla vita perfetta» (San Francesco di Sales, da Filotea).

«La carità non gode dell'ingiustizia ma si compiace della verità» (San Paolo, 1 Corinzi 13, 6b) ovvero la carità senza verità non è cristiana: non è vera, è falsa, è un inganno, non piace a Dio (Admin).

«Le battaglie di Dio non si vincono con la forza materiale ma si vincono nel Nome di Dio. La Chiesa combatte continuamente disarmata di aiuti umani e dimostra con la sua vittoria che c’è un Dio e che la sua potenza non ha bisogno di lancia o di spada. Gli aiuti umani non servono spesso che d’impaccio, tanto alla Chiesa quanto all’anima. Abbiamo fiducia in Dio e nel suo Nome inseguiremo i nemici della nostra anima fino agli abissi infernali» (Servo di Dio Don Dolindo Ruotolo, dal commento al primo libro di Samuele).

«O Signore, fa che tutti Ti trovino; che tutti vengano a Te come Sorgente inesauribile di bene e di pace. Accendi in ogni cuore quel desiderio e quella nostalgia di quella Verità e di quell'Amore che Tu solo sai e puoi dare, che Tu solo sei. Il mondo non ha pace perché non ti conosce, gli uomini non hanno gioia perché non ti hanno trovato. Frangi la durezza dei cuori, sottometti a te le menti ribelli. Fa che un giorno tutti possiamo ritrovarci in ginocchio davanti a Te ad adorarti dopo averti riconosciuto e, conducendo una vita che a Te piace, venire un giorno a goderti in eterno, Te, riposo senza fine nella beatitudine eterna. Amen» (Admin).

«Lo stato dell’uomo morale è di tranquillità e pace, mentre quello dell’uomo immorale è di perenne irrequietezza» (Donatien-Alphonse-François de Sade).

«“Serva ordinem et ordo te servabit”: conserva l'ordine e l'ordine conserverà te» (San Massimiliano Kolbe).

«Dio è misericordioso ma è ancora giusto e perciò è obbligato a castigare chi l’offende. Egli usa misericordia ma a chi? A chi Lo teme e si pente» (Sant’Alfonso de’ Liguori, da Apparecchio alla morte).

«Senza verità, la carità scivola nel sentimentalismo. L'amore diventa un guscio vuoto, da riempire arbitrariamente. È il fatale rischio dell'amore in una cultura senza verità. Esso è preda delle emozioni e delle opinioni contingenti dei soggetti, una parola abusata e distorta, fino a significare il contrario» (Papa Benedetto XVI, dall'Enciclica Caritas in veritate).

«Non opporsi all'errore, significa approvarlo. Non difendere la verità, equivale a negarla». (San Tommaso d'Aquino).

«Non parlare di Dio a chi non te lo chiede ma vivi in modo tale che, prima o poi, te lo chieda» (San Francesco di Sales).

«È proprio del nemico indebolirsi, perdersi d’animo e indietreggiare con le tentazioni quando la persona che si esercita nelle cose spirituali si oppone con fermezza alle sue tentazioni, facendo in modo diametralmente opposto. Ma se, al contrario, la persona che si esercita comincia ad avere timore o a perdersi d’animo nel fronteggiare le tentazioni, non c’è sulla faccia della terra bestia più feroce del nemico della natura umana che persegua con maggiore malizia il proprio dannato intento» (Sant'Ignazio di Loyola, regole del discernimento).

«Un giorno chiesero a Padre Pio perché insistesse tanto a far fare la Consacrazione al Cuore Immacolato di Maria. Rispose San Pio: Perché è l'unico posto al mondo in cui Satana non ha messo piede e mai ve lo metterà per prendersi le anime che vi saranno entrate... e vi aspetta un futuro così diabolico che l'apocalisse è nulla a confronto, mettetevi lì dentro e starete al sicuro”».

«Che cosa mai possiedi che tu non abbia ricevuto? E se l'hai ricevuto, perché te ne vanti come non l'avessi ricevuto?» (Prima lettera di San Paolo ai Corinzi 4, 7).

«La libertà esiste non per fare ciò che piace ma per avere il diritto di fare ciò che è giusto. Questa è la libertà che desidero per voi: liberi dal peccato, liberi dalle vostre debolezze, liberi da questa schiavitù che il peccato impone! Questa è la libertà per cui vale la pena morire! (...). Tutti gli uomini muoiono ma non tutti gli uomini vivono veramente. Dobbiamo combattere per questa autentica libertà e vivere secondo Dio, con lo Spirito Santo come scudo e Cristo come spada! Possiate unirvi a san Michele e a tutti gli angeli per spedire lucifero e i suoi scagnozzi all'inferno a cui appartengono!» (Testimonianza dell'attore Jim Caviezel, gennaio 2018 a Chicago).

«Che belle le croci sulle vette dei monti, in cima ai grandi monumenti, sui pinnacoli delle cattedrali! Ma la Croce bisogna issarla anche nelle viscere del mondo. Gesù vuole essere innalzato proprio lì: nel rumore delle fabbriche e delle officine, nel silenzio delle biblioteche, nel frastuono delle strade, nella quiete dei campi, nell’intimità delle famiglie, nelle assemblee, negli stadi. Lì dove un cristiano può spendere la sua vita onestamente, deve porre col suo amore la Croce di Cristo che attrae a sé tutte le cose» (San Josemaria Escrivà).

«La nostra lingua deve esprimere al di fuori le cose come le abbiamo dentro; altrimenti, bisogna tacere» (San Vincenzo de Paoli).

«Nessuna pace in terra e, dopo la morte, la perdizione eterna vi sarà per gli assassini della propria coscienza» (Admin).

«Bisogna ammettere realisticamente e con profonda e sofferta sensibilità che i cristiani oggi in gran parte si sentono smarriti, confusi, perplessi e perfino delusi, si sono sparse a piene mani idee contrastanti con la Verità rivelata e da sempre insegnata; si sono propalate vere e proprie eresie, in campo dogmatico e morale, creando dubbi, confusioni, ribellioni, si è manomessa anche la Liturgia; immersi nel “relativismo” intellettuale e morale e perciò nel permissivismo, i cristiani sono tentati dall’ateismo, dall’agnosticismo, dall’illuminismo vagamente moralistico, da un cristianesimo sociologico, senza dogmi definiti e senza morale oggettiva» (San Giovanni Paolo II, dal discorso 6 febbraio 1981).

«Non dimenticare che la santità non consiste in azioni straordinarie ma nel compiere bene i tuoi doveri verso Dio, verso te stesso e verso gli altri» (San Massimiliano Kolbe).

«Solo l'uomo casto e la donna casta sono capaci di vero amore» (San Giovanni Paolo II).

«La verità è sempre giusta, anche se nessuno si trovasse dalla parte della giustizia e l’errore è sempre sbagliato, anche se tutti si trovassero dalla parte dell’ingiustizia» (Ven. Fulton J. Sheen, dal libro: Verità e menzogne: una critica profetica del pensiero moderno).

«Nostro Signore ha detto che Satana ti setaccia come il grano. E oggi siamo setacciati come grano. Quindi possiamo tutti ringraziare Dio che viviamo in questi giorni. Ora possiamo dire “sì” o “no” e possiamo sopportare l’assalto, la critica e il ridicolo, perché questo è il destino del cristiano nei giorni dello spirito del mondo» (Ven. Fulton J. Sheen).

«Quando ti impegni per uscire dal male e cerchi il bene, è proprio del messaggero cattivo bloccarti con rimorsi, tristezze, impedimenti, turbamenti immotivati che paiono motivatissimi, perché tu non vada avanti. E’ proprio invece del messaggero buono darti coraggio, forza, consolazioni, lacrime, ispirazioni e pace, rendendoti facili le cose e togliendoti ogni impedimento, perché tu vada avanti» (Sant'Ignazio di Loyola, dalle regole del discernimento).

«Non smettete di credere! Rivolgetevi alla Madre. Recitate il Rosario per la pace nel mondo! Adorate Gesù nell' Eucaristia e il Paradiso risponderà. Questa via non sarà facile né per i nostri vescovi né per i nostri sacerdoti né per i laici che accetteranno questa sfida. La battaglia per realizzare il piano divino non è mai facile ma come è scritto nel Vangelo: “Beati voi quando gli uomini vi odieranno e quando vi metteranno al bando e vi insulteranno e respingeranno il vostro nome come scellerato a causa del Figlio dell’Uomo”. Alla fine conterà solo ciò che c'è tra te e Dio: tra te e gli altri non vi è mai stato nulla» (Testimonianza dell'attore Jim Caviezel, 1° giugno 2019 ad Amsterdam).

«Come ogni essere umano, anche il credente è immerso nelle fatiche e nei dolori quotidiani. Ma trova nella fede una lente che gli permette di vedere le stesse cose di sempre sotto una luce nuova. La fede non cambia il paesaggio ma modifica lo sguardo dell’uomo» (G. K. Chesterton).

«Non tutti possiamo diventare ricchi, sapienti, famosi... Tuttavia tutti noi – sì tutti noi! – siamo chiamati ad essere Santi» (San Josemaria Escrivà).

«O Signore: il mio passato alla tua misericordia, il mio presente al tuo amore, il mio futuro alla tua provvidenza» (San Pio da Pietrelcina).

«Che Dio ci conceda la saggezza di discernere quando bisogna parlare, quando agire e quando tacere e pregare soltanto. Quanti errori si commettono per assenza o scarsità di questa saggezza!» (Admin).

«In ciò sta la differenza tra noi e coloro che non conoscono Dio: questi, nelle avversità, si lamentano e mormorano; noi, invece, nelle contrarietà non ci allontaniamo dalla virtù e dalla vera fede; anzi, esse si rafforzano nel dolore» (San Cipriano).

«Nessuno, eccetto Dio, conosce l’avvenire. Tuttavia, umanamente parlando, c’è da credere che l’avvenire sarà grave. Le mie previsioni sono molto tristi ma non temo nulla. Dio salverà sempre la sua Chiesa e la Madonna, che visibilmente protegge il mondo contemporaneo, saprà far sorgere dei redentori» (San Giovanni Bosco, dall'intervista 25 aprile 1884).

«Coraggio, sarà quello che il Signore vorrà. Se Egli non permetterà, nessuno ci potrà fare del male» (Serva di Dio Santina Campana).

«La verità implica responsabilità. Ogni dono di Dio esige una risposta da parte dell'anima. Il dono di Dio esige un momento di decisione. E poiché per accettarlo bisogna spogliarsi di tutto quanto è temporaneo, molti diventano contrabbandieri in religione e dilettanti in moralità, in quanto si rifiutano di strapparsi dal cuore i falsi idoli» (Ven. Fulton J. Sheen, dal libro La pace dell'anima).

«Dio, fra tanti fedeli che vi sono, par che vada cercando un cristiano (…). Infatti molto pochi sono quelli che ne hanno le opere; la maggior parte ne ha soltanto il nome. A costoro si dovrebbe dire ciò che Alessandro Magno disse ad un soldato codardo che si chiamava Alessandro come lui: “CAMBIA NOME O CAMBIA VITA”» (Sant’Alfonso M. de’ Liguori, da libro le glorie di Maria).

«Tu dici: io credo. Fa quello che dici: questo è la fede» (sant’Agostino).

«La fede se non ha le opere, è morta in se stessa (...). Infatti come il corpo senza lo spirito è morto, così anche la fede senza le opere è morta» (Lettera di San Giacomo 2, 17; 26).

«Assolviamo spesso i nostri peccati gravi e condanniamo i piccoli errori del prossimo» (San Gregorio Magno).

«“Militia est vita hominis super terram” (Gb 7,1). Nessuno sfugge a questo destino, neppure i pigri che non si danno per intesi: disertano le file di Cristo e si affannano in altre lotte per soddisfare la loro comodità, la loro vanità, le loro ambizioni meschine; diventano schiavi dei loro capricci. Se la situazione di lotta è connaturale alla creatura umana, sforziamoci di adempiere i nostri obblighi con tenacia, pregando e lavorando con buona volontà, con rettitudine di intenzione, con lo sguardo rivolto a ciò che Dio ama» (San Josemaria Escrivà, da Amici di Dio).

«Quando si è troppo sicuri di sé, si è meno prudenti di fronte al nemico. Se il diavolo può far suo un capello in un uomo, ben presto lo fa diventare una trave. E non desiste anche se per lungo tempo non è riuscito a far crollare chi ha tentato, purché alla fine gli si arrenda. Questo è il suo intento, e non si occupa di altro giorno e notte» (San Francesco d'Assisi).

«Tanto è il bene che mi aspetto che ogni pena mi è diletto» (San Francesco d'Assisi).

«Il silenzio di chi tace per quieto vivere è un silenzio pieno di responsabilità. Dobbiamo testimoniare la verità anche a costo del nostro sacrificio. I sacerdoti, in particolare, non devono tacere. Quando vi è qualcosa che calpesta i diritti di Dio e che va contro la divina volontà su di noi i sacerdoti devono parlare richiamando i fedeli sul retto cammino» (Admin).

«L'ignoranza religiosa è il nuovo grande peccato originale della società contemporanea» (Papa Pio XI)

«La penitenza è come la potatura della pianta che la rende più bella e vigorosa ed è come l’estirpazione continua delle cattive erbe che ne assorbono gli umori e ne ostacolano la fioritura e i frutti. Il rilassamento dello spirito viene sempre dalla ricerca del proprio comodo e dei propri interessi materiali e dall’appesantirsi dello spirito per la sopraffazione della carne» (Servo di Dio don Dolindo Ruotolo, dal commento all'Apocalisse).

«Ciò che può scacciare la febbre dei beni terreni è soltanto un’altra febbre: la febbre dell’amore divino (…). La misura del nostro distacco dalle cose terrene è la stessa misura dell’amore di Dio» (Padre Stefano Manelli, da una meditazione sulla cupidigia).

«Se tu ti scusi, Iddio ti accusa; se tu ti accusi, Iddio ti scusa» (San Francesco d’Assisi).

«Quando l’uomo scopre i suoi falli, Iddio li vela; quando li nasconde, Iddio li scopre; quando li riconosce Iddio li dimentica» (Sant’Agostino).

«Il Signore ha deciso di dare al mondo gli ultimi due rimedi contro il male, che sono il Santo Rosario e la Devozione al Cuore Immacolato di Maria. Questi sono gli ultimi due rimedi possibili, il che significa che non ce ne saranno altri» (Ven. Lucia dos Santos, dall’intervista 26 dicembre 1957).

«Onesto è colui che cambia il proprio pensiero per accordarlo alla verità. Disonesto è colui che cambia la verità per accordarla al proprio pensiero».

«Chi ha la carità, è ricco e non lo sa; chi non ha la carità, ha una grande infelicità» (San Giuseppe da Copertino).

«È impossibile andare in Paradiso per una via diversa da quella percorsa da Gesù, che è la Via della Croce. La vita non è data da Dio come un Paradiso, ma è un tempo di prova, seguita da un’Eternità di gioia e di riposo. Le contrarietà, i malintesi, le pene del cuore e del corpo, le difficoltà domestiche, tutto è porzione della vostra Croce e, quando le accettate, queste pene diventano sante e divine per la loro unione con quelle del Nostro Salvatore Gesù Cristo» (Beato Columba Marmion).

«I VERI CRISTIANI SANNO MORIRE MA NON TRANSIGERE» (San Gregorio Magno).

«Ciò che mi colpisce, quando considero il mondo cattolico, è che all'interno del cattolicesimo sembra talvolta predominare un pensiero di tipo non cattolico, e può avvenire che questo pensiero non cattolico all'interno del cattolicesimo diventi domani il più forte. Ma esso non rappresenterà mai il pensiero della Chiesa. Bisogna che sussista un piccolo gregge, per quanto piccolo esso sia» (Papa Paolo VI, dal libro Paolo VI segreto, 8 settembre 1977).

«Beato chi si aggrappa con amore e fiducia alle due ancore di salvezza, che sono Gesù e Maria: certamente non si perderà. Amiamo Gesù e Maria e facciamoci santi: questa è la fortuna più grande che possiamo cercare e sperare» (Sant’Alfonso M. de’ Liguori, da libro le glorie di Maria).

«Fatti non foste a viver come bruti ma per seguir virtute e canoscenza» (Dante Alighieri).

«L'amore alla recita del S. Rosario è il termometro spirituale della pietà. Il Rosario è una corda tesa fra la terra e il cielo, che non lascia si perda colui che vi è aggrappato. Il Rosario è il catechismo degli analfabeti, è il libro dei ciechi e dei malati, è il custode della virtù dei giovani, è il consolatore dei vecchi, è il riposo del lavoratore, è il compagno di chi viaggia, è lo scudo di chi combatte, è il parafulmine dell'anima e della famiglia».

«L’uomo e il peccatore sono due cose distinte: l’uomo è opera di Dio, il peccatore è opera tua, o uomo. Distruggi ciò che tu hai fatto, affinché Dio salvi ciò che egli ha fatto. Quando comincia a dispiacerti ciò che hai fatto, allora cominciano le tue opere buone, perché condanni le tue opere cattive. Le opere buone cominciano col riconoscimento delle opere cattive» (Sant'Agostino, dal commento al Vangelo di San Giovanni).

«Estote parati” (Mt 24,44), continua a ripeterci Nostro Signore e nei momenti di allarme dovuti alla serietà degli eventi ecclesiali ed internazionali sarebbe una gravissima imprudenza lasciar cadere nel vuoto di una superficiale indifferenza questo ammonimento divino» (Admin, da Una luce nelle tenebre: il calcagno di Maria).

«Siate forti! Non si deve cedere (…). Si deve combattere, non con mezzi termini, ma con coraggio; non di nascosto, ma in pubblico; non a porte chiuse ma a cielo aperto!» (San Pio X).

«I nemici (…) hanno il fermo proposito di abbattere fin dalle fondamenta, se fosse possibile, l’unica vera religione, quella cattolica. Con tale obiettivo tutto osano: comprendono infatti che quanto più si indebolirà il coraggio degli altri, tanto maggiore libertà avranno per compiere le loro malefatte. Pertanto coloro che seguono la “prudenza della carne” e fingono di ignorare che ognuno deve essere un buon soldato di Cristo, coloro che vogliono conseguire il premio dovuto ai vincitori attraverso una via addolcita e senza combattere, invece di troncare la via dei malvagi arrivano a favorirla» (Papa Leone XIII, dall’Enciclica Sapientiae Christianae).

«I demoni non hanno alcun potere se non nel limite predisposto per loro dalla celeste Provvidenza» (San Francesco d’Assisi).

«Guardatevi dall'ozio e massime nelle ore dopo il pranzo perché in quelle il demonio suol dare il maggior assalto» (San Filippo Neri).

«L’anima perfetta diventa tale solo per mezzo di Maria» (San Bernardino da Siena).

«Dio mi ha detto: “Ti basta la mia grazia; la mia potenza infatti si manifesta pienamente nella debolezza”. Mi vanterò quindi ben volentieri delle mie debolezze, perché dimori in me la potenza di Cristo. Perciò mi compiaccio nelle mie infermità, negli oltraggi, nelle necessità, nelle persecuzioni, nelle angosce sofferte per Cristo: quando sono debole, è allora che sono forte» (Seconda lettera di San Paolo ai Corinzi 12, 9-10).

«Fai un po’ di Adorazione ogni giorno altrimenti non reggi… Gesù, per la preghiera, sacrificava anche la carità per ricordarci che, senza Dio, siamo troppo poveri per poter aiutare i poveri» (Santa Teresa di Calcutta al Cardinal Comastri).

«Cristo non è venuto per costruire un parlamento delle fedi. È venuto per fondare la Sua Chiesa Una, Santa, Cattolica e Apostolica. Non ha detto: “Tutte le vie conducono al Padre”. Ha detto: “Nessuno viene al Padre se non per mezzo di me” (Gv 14, 6)» (Vescovo Joseph Strickland, dalla meditazione 24 ottobre 2025).

«Arriverà tempo in cui l’agire e l’operare sarà principalmente nell’anime nostre; tempo di raccoglimento; tempo di insistere e supplicare presso il trono di Dio perché abbia misericordia di noi e dei poveri peccatori; è tempo di formazione interna, di istruire l’anima; chi vorrà essere vero discepolo di Gesù dovrà sperimentare la Croce, il duro Calvario, la persecuzione, l’ignominia, nulla di ciò potrà essere superato se non si sarà formata l’anima nella sana Dottrina, nell’autentico spirito cristiano, calmare l’anima, vivere sobriamente senza cercare il meraviglioso e lo straordinario ma solo la gloria di Dio e la propria santificazione che sarà messa a dura prova» (Servo di Dio don Dolindo Ruotolo).

«Nella tentazione, moltiplicate gli atti della virtù contraria. Siete tentati di gola? Digiunate! Tentati di collera? Tacete! Siete presi da rancore? Pregate per il vostro nemico! Da sensualità? Fate penitenza! Vi sentite pieni d’orgoglio? Umiliatevi!» (Sant’Ignazio di Loyola).

«Paradossalmente, in clima di ostilità, la pratica cristiana sembra più vigorosa. Ma lo si capisce se si considera la morte in Croce del Fondatore. Gesù non morì placidamente nella sua casa ma morì martire. Il primo martire. Il Dio Martire. Il carattere del Cristianesimo è necessariamente di combattimento e di lotta: “Hanno odiato me, odieranno anche voi” (Gv 15, 18)» (Padre Serafino Tognetti).

«Come la vita del corpo è l'anima, così la vita dell'anima è Dio. Come spira il corpo quando manda fuori l'anima, così spira l'anima quando manda lontano da sé Dio. La perdita di Dio è la morte dell'anima» (Sant’Agostino, dal discorso 62).

«Ciò che salverà il mondo è l’uomo che si inginocchia davanti a Dio per adorarlo e servirlo. Dio non è al nostro servizio. Siamo noi che siamo al suo servizio» (Cardinal Robert Sarah, dall'omelia 26 luglio 2025).

«Se volete avere giovani più felici, non moltiplicate i divertimenti che spesso finiscono in risse e in gesti di violenza ma moltiplicate per i giovani le occasioni per fare del bene»
(Madre Teresa di Calcutta).

«Il Signore salva dalla fossa la tua vita, ti circonda di bontà e misericordia. Sazia di beni i tuoi giorni e tu rinnovi come aquila la tua giovinezza» (Salmo 102, 4-5).

«Nessuno pensi che non ci saranno tentazioni e contrarietà. Tuttavia l’anima consacrata all’Immacolata nel profondo del suo cuore si sente inviolabile È necessario porre tutta la fiducia nell’Immacolata, non confidare in sé stessi. Allora ogni sforzo del demonio sarà un merito a favore dell’anima» (San Massimiliano Kolbe).

«Ti toccherà di patire qualche cosa in questo mondo ma, il premio che avrai in cielo, compensa infinitamente tutto quello che patirai sopra la terra. Che grande consolazione sarà la tua quando ti troverai in Cielo (…). Allora sì che benedirai quel momento in cui ti sei dato al Signore, benedirai il momento in cui facesti quella buona confessione e cominciasti ad accostarti con frequenza ai santi Sacramenti; benedirai quel giorno in cui, lasciando le cattive compagnie, ti desti alla virtù» (San Giovanni Bosco, dalle meditazioni per il mese di maggio).

«Il ogni avvenimento della vita: fede viva, preghiera perseverante e umile accettazione della volontà di Dio» (Admin).

«Non è possibile far intendere a tutti le vie di Dio e, zelando la sua gloria sotto l’influsso dello Spirito Santo, si urta contro la mentalità di quelli che non sanno capire le vie della penitenza, dell’amore e dell’abnegazione, e vorrebbero un apostolato stilizzato sulle abitudini moderne, innocuo, per così dire, che sia più un’occasione di divertimento che un sentirsi pressato a mutar completamente vita» (Servo di Dio don Dolindo Ruotolo, dal commento agli Atti degli Apostoli).

«L’UMILTÀ SCHIACCIA IL DEMONIO. L’umilissima Vergine Maria “schiaccia la testa” al serpente infernale. Colui che voleva essere “simile all’Altissimo” ha la testa sotto i piedi di Colei che vuole essere soltanto “l’ancella del Signore”. E chiunque è umile partecipa del potere dell’Immacolata di colpire il demonio alla testa» (Padre Stefano Manelli, da una meditazione sull’umiltà).

«Bisogna sempre distinguere tra desideri e bisogni. L'uomo desidera molte cose di cui non ha bisogno e gli mancano molte cose che non desidera. Ciò che credi di possedere in questo mondo, in realtà ti possiede» (San Charbel).

«Dio non esige nulla dell'uomo senza dargli contemporaneamente la forza necessaria. La Fede ce lo insegna, e l'esperienza della vita di Fede lo conferma» (Santa Teresa Benedetta della Croce).

«La vocazione della nostra epoca è quella di corrispondere al desiderio del Cielo che la Madonna stessa ci ha manifestato a Fatima: Infine il Mio Cuore Immacolato trionferà. È la vocazione di chi, all’interno di un chiostro, nelle piazze pubblica, con la preghiera, la penitenza, gli scritti, la parola, l’azione, combatte per la realizzazione di questa promessa» (Roberto de Mattei).

«Quando uno comincia a dire: “E che fa, se dico questa parola? E che fa, se mangio questo boccone? E che fa, se do retta a questa cosa?”, col dire: “E che fa questo? E che fa quello?”, uno si prende un brutto e amaro cancro e comincia anche nelle cose grandi a disprezzare e a calpestare la propria coscienza; e così, un po’ alla volta, rischia di cadere nell’insensibilità totale» (Doroteo di Gaza, dagli Insegnamenti spirituali).

«È bene leggere le testimonianze della Scrittura, è bene cercarvi il Signore Dio nostro; ma io già me ne sono appropriato tanto che mi basta ripensarvi e meditare. Non ho bisogno di altro: conosco Cristo povero e Crocifisso» (San Francesco d'Assisi).

«Pensiamo soprattutto a pregare e a fare penitenza. Il resto lo farà Dio. E saranno cose strabilianti che mortificheranno l’inferno intero. Non conta quante e quali siano le nostre conoscenze, capacità o opere esterne che possiamo compiere. Le logiche di Dio sono differenti da quelle umane: se sappiamo pregare e sacrificarci davvero, generosamente, senza scoraggiarci, perseverando, vedremo l’opera di Dio nella nostra vita e satana, con tutto il suo vomito di malvagità, sarà sconfitto e umiliato» (Admin).

«Solo un soffio è ogni uomo che vive, come ombra è l’uomo che passa; solo un soffio che si agita, accumula ricchezze e non sa chi le raccolga» (Salmo 38, 7).

«La causa di tutti i mali per noi va ricercata nel fatto che nessuno pensa alle realtà che dovrebbero costituire un oggetto di continua meditazione. Non c'è da meravigliarsi se ne consegue un completo disordine morale. Sono messe nel dimenticatoio prima di tutto le verità escatologiche; non si pensa poi né ai benefici di Dio né a quale dolorosa Passione andò incontro per noi Gesù Cristo» (San Leonardo da Porto Maurizio, da una meditazione sulla Via Crucis).

«Una società occidentale senza Dio può diventare la culla di un terrorismo etico e morale più virulento e più distruttore del terrorismo degli islamisti» (Card. Robert Sarah, dall’omelia 21 maggio 2018 a Notre Dame de Chartres).

«Non ho più niente ma ho ancora il cuore e con quello posso sempre amare» (Beata Chiara Luce Badano).

«La vita di un cristiano è una continua battaglia contro se stessi; non può esserci nessuna fioritura dell'anima alla bellezza della sua perfezione senza il prezzo della sofferenza» (San Pio da Pietrelcina).

«la tristezza non alberga in un cuore che ama la volontà di Dio» (Santa Faustina Kowalska, dal Diario).

«Ci facciamo ingannare dalle aspirazioni di una vita comoda che non manchi di nulla e che, in realtà, diventa infelicissima perché manca del tutto, mancando della vita spirituale e di Dio (...). I fatti dimostrano che mai il popolo è stato più infelice di quello che è ora, perché mai è stato così lontano dallo spirito del Vangelo e dalla visione della vanità e della fugacità della vita» (Servo di Dio don Dolindo Ruotolo, dal commento alla I lettera di San Paolo ai Corinzi).

«Agiamo come se il buon esito dipendesse solamente da noi ma con la profonda convinzione che non facciamo nulla mentre Dio fa tutto» (Sant’Ignazio di Loyola).

«Il peccato non è la cosa peggiore del mondo, la cosa peggiore al mondo è negare il peccato (…). Se nego di essere peccatore, come posso mai essere perdonato? Pertanto peggio del peccato è negare il peccato, cioè il nostro atteggiamento moderno riguardo alla vita. Se dunque la tua anima è gravata dal peccato, portala dal Signore. È morto per te, ti perdonerà. E come è difficile trovare qualcosa di altrettanto rinfrescante di un buon bagno, così non c’è niente di spiritualmente più rinfrescante dell’assoluzione» (Ven. Fulton J. Sheen, da una catechesi sulla Confessione).

«Il peccato più grande di un apostolo è la paura. La paura di un apostolo è la prima alleata dei suoi nemici» (Beato Stefan Wyszyński).

«Chi semina scarsamente, scarsamente raccoglierà e chi semina con larghezza, con larghezza raccoglierà» (Seconda lettera di San Paolo ai Corinzi 9, 6).

«Non abbiamo bisogno di forza materiale per combattere quando abbiamo la forza morale; niente resisterà alla forza della preghiera e le mura, dove il male si è asserragliato, cadranno! Preghiamo! (…). Preghiamo degnamente, attentamente, devotamente; è questa la condizione per rendere la nostra preghiera veramente forte e capace di vincere l’aspra battaglia contro il male» (Servo di Dio don Dolino Ruotolo, dal commento al libro di Giosuè).

«Sii fedele fino alla morte e ti darò la corona della vita» (Libro dell’Apocalisse 2, 10).

«Vegliate e pregate per non cadere nelle tentazioni (cf Mt 26, 41). Dunque, chi non veglia e prega cadrà in qualche tentazione: di impazienza, di rabbia, di impurità... l'ha detto Gesù. Chi non spende il suo tempo in preghiera per irrobustirsi nell'anima, cadrà» (Padre Emmanuel dal Libano).

«I piccoli compromessi sono le “polpette avvelenate” di satana. Si pensa: “È una piccola cosa, che vuoi che sia?”. Questo è inganno diabolico, non ragionevolezza. E così, un po’ alla volta, si finisce per perdere la coscienza e l’anima» (Admin).

«Se il giusto si allontana dalla sua giustizia e commette l’iniquità, io porrò un inciampo davanti a lui ed egli morirà (…); morirà per il suo peccato e le opere giuste da lui compiute non saranno più ricordate» (Dal libro del profeta Ezechiele 3, 20).

«Una cosa di cui ho sempre fatto fatica a comprendere il perché è che Gesù Cristo non costituisca l'interesse della vita (...). È inaccettabile che Gesù Cristo non costituisca l'interesse della vita. Non un interesse: l'interesse! Tutto si gioca lì (...). Nel migliore dei casi Gesù Cristo è l'aiuto per gli interessi della vita, fossero anche i più santi (...). Fate lo sforzo di pensare che tutto ciò che avete non ci sarà più. Resta Gesù Cristo ma questo è vero già adesso (…). Non si è cattolici se l'interesse non è Gesù Cristo. Non ci sono due cattolicesimi. L'altro è falso» (Don Alberto Secci, da un’omelia domenicale).

«Il buon Dio non si aspetta da noi la perfezione ma l’intenzione di cercarla – perché “chi conosce il bene che deve fare e non lo fa, commette peccato” (Gc 4, 17) – e lo sforzo di tendere ad essa, perché non ci sarà richiesto di avere abbattuto l’albero ma di essere stati trovati con la scure in mano» (Pasquale Casillo, da una meditazione sull'accidia).

«Una sola e la sorgente di ogni inquietudine: l'amor proprio che fugge la croce» (San Massimiliano Kolbe).

«Dopo la S. Comunione, trattenetevi almeno un quarto d'ora a fare il ringraziamento. Sarebbe una grave irriverenza se, dopo pochi minuti aver ricevuto il Corpo-Sangue-Anima-Divinità di Gesù, uno uscisse di chiesa o, stando al suo posto, si mettesse a ridere, chiacchierare, guardare di qua e di là per la chiesa» (San Giovanni Bosco).

«Non piangere per chi muore ma piuttosto per chi vive in peccato» (San Giovanni Crisostomo).

«La Chiesa muore perché i pastori hanno paura di parlare con verità e chiarezza. Abbiamo paura dei media, dell’opinione pubblica, dei nostri confratelli! Ma il buon pastore dona la vita per le sue pecore (…). Tra non molto sarò chiamato al cospetto del Giudice Eterno. Se non vi trasmetto la verità che ho ricevuto, che cosa gli dirò? Noi vescovi dovremmo tremare al pensiero dei nostri silenzi colpevoli, dei nostri silenzi conniventi, dei nostri silenzi condiscendenti con il mondo» (Cardinal Robert Sarah).

«Quando arriveremo a provare orrore anche per la più piccola offesa a Dio, solo allora potremo dire a noi stessi: “Il mio cristianesimo è vero e sono sulla strada della vera conversione”. Finché non giungerà quel momento, non facciamoci illusioni: la nostra fede è come quell'albero di fico maledetto dal Signore perché aveva solo foglie e nessun frutto (cf Mt 21, 19)» (Admin).

«Nessuno, se non avrà provato la tentazione, potrà entrare nel Regno dei cieli. Togli le tentazioni e nessuno si salverà» (Sant’Antonio abate).

«Chi è stato rivestito di Gesù Cristo nel Battesimo deve rivestirsi di Lui nelle attività della vita terrena, conformandosi ai suoi precetti, alle sue massime ed alle sue virtù (…). La rinuncia a tutto ciò che è carnale o che soddisfa la concupiscenza dà al cristiano una conformità con Gesù Cristo, santità per essenza, e lo fa apparire veramente come membro vivo del suo Corpo mistico» (Servo di Dio Don Dolindo Ruotolo, dal commento alla Lettera ai Romani).

«NON PUOI ADATTARE DIO A TE, DEVI ADATTARTI TU A LUI (…). La sua sapienza è troppo più grande della nostra e a Lui dobbiamo abbandonarci per essere portati là dove Egli vuole (…). Io penso che il successo maggiore della Chiesa viene da quelli che falliscono e non da quelli che compiono grandi opere. Penso che i veri santi non sono quelli che lasciano un rimpianto per la loro morte ma quelli che spariscono nel silenzio» (Servo di Dio don Divo Barsotti).

«Essere sempre unito a Gesù: ecco il mio programma di vita» (Beato Carlo Acutis).

«La verità genera odio; per questo alcuni, per non incorrere nell’odio degli ascoltatori, velano la bocca con il manto del silenzio. Se predicassero la verità, come verità stessa esige e la divina Scrittura apertamente impone, essi incorrerebbero nell’odio delle persone mondane. Ma siccome camminano secondo la mentalità dei mondani, temono di scandalizzarli, mentre non si deve mai venir meno alla verità, neppure a costo di scandalo» (Sant’Antonio di Padova).

«Sono più felice nel mio letto di dolore di una regina sul suo trono» (Santa Bernadette Soubirous)

«Signore, alle spalle e di fronte mi circondi e poni su di me la tua mano» (Salmo 138, 5).

«Il Rosario è come una rete miracolosa che, gettata nel “mare” del Cuore di Dio, ottiene una pesca meravigliosa di grazie, benedizioni e ogni bene spirituale e materiale» (Admin).

«Quando la nostra volontà è unita a quella di Dio allora non accade nulla se non ciò che Dio vuole; e così non saremo mai delusi» (Ven. Fulton J. Sheen).

«Comprendiamo il valore della nostra anima dagli sforzi che il demonio fa per corromperla» (Santo Curato d'Ars).

«Il Signore tarda ad esaudirci per i suoi grandi fini d’amore (…). Non è vana la nostra prolungata tribolazione quando produce la nostra purificazione e, per questo, il Signore tarda ad esaudirci, mentre in realtà compie nel nostro cuore un lavoro più bello di misericordia e di grazia» (Servo di Dio don Dolindo Ruotolo, dal commento al secondo libro delle Cronache).

«Finché abbiamo tempo operiamo il bene verso tutti, soprattutto verso i fratelli nella fede» (Lettera di San Paolo ai Galati 6, 10).

«Come Dio nell’opera creativa “distinse” e da questa distinzione ne seguì l’ordine cosmico, così anche nell'opera redentiva non può esserci ordine senza vita morale e non può esserci vita morale se non c’è separazione tra vero e falso, tra bene e male, tra grazia e peccato. Qui emerge un concetto chiave: senza separazione tra ciò che deve essere separato perché non può coesistere non può esserci ordine e di conseguenza non può esserci quella pace che l’uomo cerca» (Admin, da La vera pace: cos'è e come conquistarla).

«La povertà è la cassa senza fondo della divina Provvidenza» (San Massimiliano Kolbe).

«La tolleranza si applica soltanto alle persone, e non mai ai principi, l’intolleranza vale per i principi e mai per le persone. Noi dobbiamo essere tolleranti verso le persone perché esse sono umane; dobbiamo essere intolleranti verso i principi perché sono divini. Dobbiamo essere tolleranti verso gli erranti, perché può essere stata l’ignoranza a farli traviare. Ma dobbiamo essere intolleranti verso l’errore perché la Verità non è opera nostra, ma di Dio» (Ven. Fulton J. Sheen, dal libro “Verità e menzogne: una critica profetica del pensiero moderno”).

«Non basta essere chiamati cristiani, ma bisogna esserlo davvero» (Sant'Ignazio di Antiochia).

«Oh! Maria Ausiliatrice è un terribile patrocinio: terribile per quelli che vogliono opporsi all’opera sua ma onnipotente per coloro che si tengono sotto il suo manto. Il Signore e la sua Divina Madre non permetteranno che si ripeta invano: “Maria Aiuto dei Cristiani, pregate per noi”. Da tutte parti si vedono effetti straordinari prodotti da questa confidenza in Maria Ausiliatrice» (San Giovanni Bosco).

«CI HAI FATTI PER TE, O SIGNORE E IL NOSTRO CUORE È INQUIETO FINCHÉ NON RIPOSA IN TE» (Sant’Agostino dalle Confessioni).

«In fondo di che preoccuparsi? Che la Madonna ci pensi. Io lavorerò (cioè mi impegnerò come posso, ndr)» (San Massimiliano Kolbe).

«I ragionamenti tortuosi allontanano da Dio (…). La sapienza non entra in un'anima che opera il male né abita in un corpo schiavo del peccato» (Libro della Sapienza 1, 3a-4).

«Non è il momento delle parole dolci. È il momento di una tromba chiara e squillante (…). Non siamo chiamati a mimetizzarci. Siamo chiamati a essere testimoni. Non siamo chiamati alla sicurezza. Siamo chiamati alla santità. Non siamo chiamati alla disperazione. Siamo chiamati alla fede» (Vescovo Joseph Strickland, dalla meditazione 28 maggio 2025).

«Il più bel credo è quello che prorompe dal tuo labbro nel buio, nel sacrificio, nel dolore, nello sforzo supremo di una infallibile volontà di bene; è quello che, come una folgore, squarcia le tenebre dell'anima tua; è quello che, nel balenar della tempesta, ti innalza e ti conduce a Dio» (San Pio da Pietrelcina).

«Temi Dio e osserva i suoi comandamenti perché questo per l’uomo è tutto. Infatti, Dio citerà in giudizio ogni azione, tutto ciò che è occulto, bene o male» (Libro di Qoelet 12, 13-14).

«Nelle tribolazioni, l’unica nostra luce è Dio, l’unico nostro appoggio è la fiducia piena nella sua onnipotenza; se togliamo lo sguardo da Lui e ci concentriamo nella tempesta che ci sconvolge, andiamo miseramente a fondo. Dio solo è tutto per noi, e dobbiamo veramente credere in Lui, proprio in quei momenti nei quali è tanto facile perdere questa fede. Dio può tutto» (Servo di Dio don Dolindo Ruotolo, dal Commento al libro dei Numeri).

«L'inganno di Satana è quello voler indurre a risolvere i problemi senza risolvere la causa: risolvere i problemi senza eliminare i peccati! E i peccati si eliminano con la Croce. Gesù non è caduto nell'inganno e neanche noi dobbiamo cadere» (Admin).

«Senza Tradizione, la Bibbia diventa ciò che qualcuno vuole che sia; all'interno della Tradizione, diventa ciò che Dio intendeva che fosse: la Parola vivente che plasma le persone, l'adorazione e lo stile di vita (…). La Parola di Dio non è mai stata pensata per essere isolata, è sempre stata pensata per essere respirata all'interno della Chiesa. È all'interno della Chiesa che viene ricordata, insegnata e vissuta. Tradizione e Scrittura, insieme, formano il ritmo della fede. La Chiesa respira la Parola e inspira la vita della grazia. Questo è ciò che rende la fede Cattolica integra, duratura e viva» (Ana Munley, dalla meditazione Scrittura e Tradizione: due polmoni dello stesso corpo).

«Ti dico che tu soffrirai di meno seguendo la croce che servendo il mondo e i suoi piaceri» (Santo Curato d'Ars).

«La fede cresce donandola. Chi non brucia dal desiderio di portare Gesù alle anime, la sua religione è vana» (Admin).

«Chi comincia a pregare sinceramente l’Immacolata, dopo poco tempo - soprattutto nella festa di Lei - si lascerà convincere a confessarsi. C’è molto male nel mondo ma ricordiamoci che l’Immacolata è più potente e schiaccerà il capo al serpente infernale (Gn 3,15)» (San Massimiliano Kolbe).

«La fortezza, temperata dalla bontà, ristabilisce l’ordine dov’è possibile; la speranza nella giustizia di Dio placa l’impeto che nasce contro l’ingiustizia e la misericordia copre di un velo di carità le miserie e le debolezze altrui. È così che si può evitare tanto l’irruenza contro i cattivi quanto la convivenza col male» (Servo di Dio don Dolindo Ruotolo, dal commento al Vangelo di San Matteo).

«Dovrai combattere molte battaglie ma non preoccuparti, perché alla fine vincerai la guerra davanti al Santissimo Sacramento» (Ven. Fulton J. Sheen).

«La morte non è la fine ma un confine» (Cardinal Angelo Comastri).

«Vuoi essere cristiano di fatto oltre che di nome? Vuoi essere un vero discepolo di Gesù? Fedeltà senza se e senza ma. Ai 10 Comandamenti. Ai tuoi obblighi di stato. Alle promesse fatte al Signore. Non c'è altra strada. Qualsiasi strada alternativa è sinonimo di compromesso e ipocrisia. E ricordiamolo sempre: “Deus non irridetur” (Gal 6, 7), non ci si può prendere gioco di Dio» (Admin).

«Ci sono due modi di soffrire: SOFFRIRE AMANDO E SOFFRIRE SENZA AMORE. I santi soffrivano tutti con pazienza, gioia e perseveranza perché amavano. Noi soffriamo con rabbia, dispetto e noia perché non amiamo. Se amassimo Dio, saremmo felici di poter soffrire per amore di Colui che ha accettato di soffrire per noi» (Santo Curato d’Ars).

«Dio benignamente dona i patimenti per correggere coloro che hanno il cuore indurito nel vizio e nel peccato, affinché si risveglino sotto la sferza del patire e, pentiti, raggiungano il bene operare» (Sant’Antonio abate, dai 170 testi sulla vita santa).

«Dio ha pietà di te perché sa di cosa sei fatto e plasmato, sa che sei polvere [cf Sal 102, 14]. Ma sa anche quanto può la sua grazia in te, per cui può comandare: “Siate perfetti come è perfetto il Padre vostro celeste” [Mt 5, 48]. Non rassegnarti alle tue debolezze: ricorda che non sei solo debole ma sei anche forte – se tu vuoi – per virtù di Gesù Cristo, di Colui che ti ha amato [cf Rm 8, 37] e ti ha liberato dai tuoi peccati con il suo Sangue [cf Ap 1, 5]. La Parola di Dio te lo assicura: quando sei debole è allora che sei forte [cf 2 Cor 12, 10] perché tutto puoi in Colui che ti dà la forza [cf Fil 4, 13]» (Admin).

«È stata una notte terribile ma non ho sprecato un solo momento perché ho offerto tutto a Gesù» (Beata Chiara Luce Badano, dalle confidenze alla madre durante la malattia).

«Ubi Deus, ibi pax (dove c'è Dio, lì c'è pace)» (Adagio monastico).

«Essere fedeli nel poco, nel poco di tutti i giorni, nell’ordinario, ma fatto con amore a Dio e verso quelli che sono intorno a noi, nell’ambiente professionale, familiare o sociale, è un pegno che ci apre le porte del cielo, quando compiamo con la maggiore perfezione possibile le azioni di tutti i giorni in unione con la Santissima Trinità, e con la nostra anima in grazia di Dio» (San Giovanni Paolo II, dall'omelia 8 giugno 1992).

«UN'ANIMA UNITA A DIO È TERRIBILE PER IL DIAVOLO COME DIO STESSO» (San Giovanni della Croce).

«Il matrimonio sia rispettato da tutti e il letto nuziale sia senza macchia. I fornicatori e gli adùlteri saranno giudicati da Dio» (Lettera di San Paolo agli Ebrei 13, 4).

«Il superfluo dei ricchi appartiene ai poveri» (San Giovanni Crisostomo).

«Molti marosi e minacciose tempeste ci sovrastano ma non abbiamo paura di essere sommersi, perché siamo fondati sulla roccia. Infuri pure il mare, non potrà sgretolare la roccia. S'innalzino pure le onde, non potranno affondare la navicella di Gesù (…). Cristo dice: “Io sono con voi tutti i giorni fino alla fine del mondo” (Mt 28, 20). Egli è con me, di chi avrò paura? Anche se si alzano contro di me i cavalloni di tutti i mari o il furore dei principi, tutto questo per me vale di meno di semplici ragnatele» (San Giovanni Crisostomo, dall'omelia prima dell'esilio).

«Ama la moglie, ama i figli ma secondo Dio (…). Non devi amarli più di Dio e li ameresti male se trascurassi di condurli a Dio insieme con te» (Sant’Agostino, dal discorso 344).

«Dobbiamo avere un grande timore della giustizia di Dio poiché, chi fa il male, non può raccogliere che il male. I perversi, i prepotenti, gli sfruttatori che pretendono asservire tutto e tutti al loro dominio non sanno che innalzano, con le loro mani, il patibolo che poi deve giustiziarli. La prosperità dei cattivi è la più pericolosa delle illusioni, è l’estrema menzogna di satana, è una falsità pratica. Non si eleva un edificio di male senza innalzare in esso il proprio patibolo interiore ed esteriore poiché il male produce il suo frutto quando meno lo aspettiamo ed il suo frutto è sempre la rovina e la morte» (Servo di Dio don Dolindo Ruotolo, dal commento al libro di Ester).

«Non fare a nessuno ciò che non piace a te» (Libro di Tobia 4, 15a).

«Madre, non prende mai qualche giorno di ferie? — Non ho bisogno di ferie perché i miei giorni sono tutti festivi. Far del bene è una festa; far del bene è un privilegio; far del bene è l'unico modo per essere felici» (Santa Teresa di Calcutta).

«Ogni piccola sofferenza sopportata per Dio e in unione a Gesù avrà una ricompensa ineffabile per tutta l’eternità» (Beato Columba Marmion).

«COLUI CHE HA FORMATO TE SENZA DI TE, NON RENDERÀ GIUSTO TE SENZA DI TE (…); ha creato chi non c'era a saperlo, fa giusto chi c'è a volerlo» (Sant’Agostino, dal discorso 169).

«Noi siamo la cera e Cristo è il sigillo. Egli vuole vedere in noi qualcosa della sua immolazione e spetta a ogni cristiano, quindi, condurre una vita morente: essere più umili quando veniamo ostacolati, più pazienti quando le cose vanno male, morendo un po’ al mondo e al nostro io» (Ven. Fulton J. Sheen, dal libro I 7 Sacramenti).

«Quando facciamo del bene ci facciamo del bene perché il bene rende felici» (Madre Teresa di Calcutta).

«Gesù Cristo è pellegrino con noi in questa terra e vive nel santo tabernacolo per aiutarci nella lotta. Egli adora, ringrazia, ripara, prega e saremo noi oziosi cercando i piaceri del mondo? Tanti servi e serve di Dio (…) [vivono] nell’umiltà e nella penitenza e noi solo saremo i gaudenti che cercano le comodità della vita? (…) Non ci lasciamo ubriacare dalle illusioni della vita e siamo degni del nome di cristiani» (Servo di Don Dolindo Ruotolo, dal commento al secondo libro di Samuele).

«Si educa molto con quello che si dice, ancor più con quel che si fa, molto più con quel che si è» (Sant'Ignazio di Antiochia).

«La pratica dell'esame di coscienza è fondamentale per la vita, quanto sono necessarie per la navigazione le segnalazioni luminose» (Cardinal Giuseppe Siri).

«Nella sua sollecitudine materna, la Santissima Vergine è venuta a Fatima per chiedere agli uomini di "non offendere più Dio, Nostro Signore, che è già molto offeso". È il dolore di mamma che l'obbliga a parlare; è in palio la sorte dei suoi figli. Per questo Ella chiede: "Pregate, pregate molto e fate sacrifici per i peccatori; tante anime finiscono nell'inferno perché non c'è chi preghi e si sacrifichi per loro" (…). A Fatima sono stati preannunciati questi tempi di tribolazione e la Madonna ha chiesto preghiera e penitenza per abbreviarli» (San Giovanni Paolo II, dall’omelia 13 maggio 2000).

«Sii con Dio come l'uccello che sente tremare il ramo e continua a cantare, perché sa di avere le ali» (San Giovani Bosco).

«Alcuni non cercano la verità perché hanno paura di trovarla» (San Massimiliano Kolbe).

«La fede ha la capacità di muovere la mano di Dio quando le nostre mani non hanno alcuna forza» (Admin).

«NON MOLLARE! GESÙ POSSIEDE LA CHIAVE DI OGNI PORTA CHIUSA» (Admin).

«Se non siete dei Santi sarete dei reprobi. Non c'è via di mezzo: bisogna essere o l'uno o l'altro» (Santo Curato d'Ars).

«Più chiudi fuori le cose della terra, più lo Spirito di Dio parla dentro di te. Imparerai più verità dallo Spirito che dai libri, come gli Apostoli a Pentecoste hanno imparato più sulla Vita di Cristo di quanto non abbiano fatto in tre anni di vita terrena con Lui» (Ven, Fulton J. Sheen dal libro Quaresima e ispirazioni pasquali).

«Il difficile non è l’accettare che Cristo sia Dio; il difficile sarebbe accettare Dio se non fosse Cristo» (Joseph Malègue).

«Una libertà senza argini è già inferno» (Platone).

«Anche se un solo uomo avesse scritto un libro di predizioni riguardanti il tempo e le circostanze della venuta di Gesù Cristo e Gesù Cristo fosse venuto in modo conforme a quelle profezie, ciò sarebbe di una forza infinita. Ma qui c'è ben di più. Si tratta di un corteo di uomini che per quattromila anni, senza soluzione di continuità, si succedono l'un l'altro e predicono questa venuta. Si tratta di un popolo intero che l'annuncia e che dura da quattromila anni per rendere fisicamente testimonianza delle promesse ricevute e che non può essere distolto da ciò per quante minacce e persecuzioni subisca. Questo deve avere ben altra considerazione» (Blaise Pascal, dai Pensieri).

«Ricordatevi che il Cristianesimo non è facile, il Cristianesimo ha un costo: la grazia non è a buon mercato. Non possiamo attraversare semplicemente la vita fino al regno dei cieli» (Ven. Fulton J. Sheen, dalla meditazione La nostra Croce: morire per avere la vita).

«Tutto si converte in favore di coloro che amano Dio (…). Se, dunque, succede che siate toccati da qualche dispiacere – di qualunque genere possa essere – rassicuratevi poiché, se amate molto Dio, tutto si convertirà in bene. Sebbene non vediate le vie attraverso le quali questo arriverà a voi, state pur certi che arriverà» (San Francesco di Sales).

«E neppure i demoni lo crocifissero, ma sei stato tu con essi a crucifiggerlo e ancora lo crucifiggi quando ti diletti nei vizi e nei peccati» (San Francesco di Assisi, dalle Ammonizioni).

«Se Dio fosse buono e non fosse severo, tutti disprezzerebbero la sua bontà; se fosse soltanto severo senza essere buono, i nostri peccati ci condurrebbero alla rovina» (Origene alessandrino).

«Noi troppo spesso abbiamo paura di diventare santi perché (...) amiamo comodità e tranquillità. Chi muove passi verso la santità ingaggia una grande battaglia e noi, così spesso, non abbiamo voglia di farlo (…). Dove mai, nel Vangelo, il nostro Benedetto Signore ha dichiarato che i suoi discepoli avranno tranquillità e comodità? Mai Egli ha detto: “Beati i tranquilli”. Questa nona beatitudine non esiste e mai esisterà» (Admin).

«Il vincitore è colui che combatte seriamente. Ogni battaglia combattuta per il Signore viene da Lui già valutata come una vittoria. E se uno combatte con umiltà non cadrà, infatti in tal caso anche le piccole e momentanee sconfitte vengono utilizzate dal Signore per rinvigorirlo. Il combattimento sincero per il cristiano è già una vittoria, il Signore accoglie nel suo amore il nostro tentativo di amare».

«Vi sono due categorie di persone che si possono dire ragionevoli: o quelli che servono Dio con tutto il cuore perché lo conoscono, o quelli che lo cercano con tutto il cuore perché non lo conoscono» (Blaise Pascal, dai Pensieri).

«Dobbiamo lasciarci lavorare a fondo. È difficile ma desiderarlo è ancora più difficile. Quando scendiamo fino in fondo, di che cosa abbiamo paura? Abbiamo paura di dare le nostre dita a Dio per timore che prenda tutta la mano. Nei nostri cuori coltiviamo dei piccoli giardini segreti ma il frutto non è suo, è nostro. Lo nascondiamo a Lui, talvolta è un peccato di poco conto, un vizio o egoismo, qualsiasi cosa che ci toglie la piena gioia di essere cristiani» (Ven. Fulton John Sheen, dal libro Perché credere? 50 risposte sul senso della vita).

«La pace è la tranquillità dell'ordine» (Sant'Agostino, da De Civitate Dei).

«La Chiesa deve tener conto delle potenze oscure che hanno sempre operato nella storia. Questo è anche il motivo per cui essa diffida di ogni propaganda pacifista nella quale si abusa della parola di pace per dissimulare scopi inconfessati» (Ven. Pio XII, Allocuzione al Movimento "Pax Christi").

«C’era molta sofferenza prima della Resurrezione. Il tuo percorso non sarà diverso, quindi accetta la tua croce e cammina verso il tuo obiettivo. Voglio che tu (...) abbia il coraggio di andare in questo mondo pagano ed esprimere spudoratamente la tua fede in pubblico. Il mondo ha bisogno di guerrieri orgogliosi animati dalla loro fede. Guerrieri come San Paolo e San Luca, che hanno rischiato il loro nome e la loro reputazione per portare al mondo la loro fede e il loro amore per Gesù. Dio chiama ognuno di noi, ognuno di voi, a fare grandi cose ma quante volte falliamo nella nostra risposta!» (Testimonianza dell'attore Jim Caviezel, gennaio 2018 a Chicago).

«L’umiltà cristiana non consiste nella menzogna ipocrita di chi neghi di avere doni particolari. L’umiltà è verità: riconoscere quei doni, se ci sono, ma riconoscere al contempo che non sono per niente merito nostro, che essi vengono interamente da Dio, come suo dono gratuito e da mettere a disposizione dei fratelli» (Paul Claudel).

«Crediamo che Dio non ascolti le nostre domande. In realtà, siamo noi che non ascoltiamo le sue risposte» (François Mauriac).

«La celebrazione indiscreta che la Chiesa e la teologia ammodernata fanno dell’amore è una perversione del dogma trinitario, perché (…) la nostra fede porta che in principio sia il Padre, il Padre genera il Figlio, che è il Verbo, e, dal Padre e dal Figlio, si genera lo Spirito Santo, che è l’amore. L’amore è preceduto dal Verbo, è preceduto dalla conoscenza. Separare l’amore, la carità, dalla verità, non è cattolico» (Romano Amerio, da "Iota unum").

«Una cosa è certa: la nostra fede non impedisce a una persona di peccare, non la rende impeccabile, ma toglie al peccato anche quelle gioie amare che potrebbe donare a chi lo commette. La coscienza inquieta diviene un po’ come il mal di denti che ripeta: “Vai dal dottore!”. Il rimorso e l’inquietudine sussurrano molesti: “Questa non è la strada che conduce alla pace; torna, torna a Dio!”» (Ven. Fulton J. Sheen, dal radiomessaggio 12 marzo 1950).

«Adorare il Dio di Gesù Cristo, fattosi pane spezzato per amore, è il rimedio più valido e radicale contro le idolatrie di ieri e di oggi. Inginocchiarsi davanti all’Eucaristia è professione di libertà: chi si inchina a Gesù non può e non deve prostrarsi davanti a nessun potere terreno, per quanto forte» (Papa Benedetto XVI, dall'omelia 22 maggio 2008).

«Unità nelle cose necessarie, libertà in quelle dubbie, carità in tutte» (Sant’Agostino).

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PS: invito tutti ad iscriversi al canale telegram di Tempi di Maria nato per poter continuare a condurre con maggior libertà la buona battaglia della diffusione della verità, anche riguardo a quei temi oggi più osteggiati e censurati: Tempi di Maria
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